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  1. Pluteus aurantiorugosus (Trog) Sacc. 1896 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Agaricales Famiglia Pluteaceae Genere Pluteus Sezione Celluloderma Sottosezione Eucellulodermini Sinonimi Pluteus caloceps G.F. Atk. 1909 Pluteus coccineus (Massee) J.E. Lange 1937 Pluteus leoninus var. coccineus Massee 1893 Etimologia Dal latino aurantiacus = aranciato e rugosus = con le rughe, per la superficie del cappello. Cappello Di piccole-medie dimensioni (2-5 cm) convesso-campanulato in gioventù, piano-convesso a maturazione, mai completamente appianato, con presenza di un umbone poco evidente. Colorazioni pileiche giallo-arancio, arancione, arancio-rossastro, con tendenza a decolorarsi verso il margine; cuticola inizialmente liscia, glabra, poi percorsa da leggere rugosità simili a piccole venature, più evidenti con l’età (caratteristica che può, a volte, essere poco riscontrabile o addirittura assente), di aspetto lucente, non igrofana, bordo regolare in gioventù, leggermente striato a maturazione. Lamelle Libere al gambo, mediamente fitte e intercalate da lamellule; di colore biancastre in gioventù, poi rosa chiaro, rosa-arancio per il deposito delle spore. Gambo Cilindrico, incurvato e un poco allargato alla base, inizialmente pieno, presto molliccio, farcito; di colore biancastro verso l’apice, giallastro altrove, a volte con riflessi arancio-rossastri in prossimità della base, decorato da fibrille lungitudinali bianco-giallastre, anche fibrilloso-fioccoso nei giovani primordi. Carne Esigua, biancastra, odore non caratteristico, sapore leggermente amarognolo. Habitat Cresce nelle fessure delle ceppaie di legno morto oppure su grossi tronchi caduti a terra di varie latifoglie, con preferenza per Populus spp, Alnus spp, Ulmus spp, Fraxinus spp, Acer spp, in letteratura sono segnale anche fruttificazioni su legno di Pinus spp.; il ritrovamento da noi illustrato e studiato (microscopia) cresceva all'interno di tronchi marcescenti di Pioppo". Microscopia Spore (5) 5,5-6,5 (7) × (4) 4,5-5,5 µm, largamente ellissoidali. Basidi banali, clavati, tetrasporici. Cheilocistidi clavati o sferopeduncolati, filo lamellare sterile. Pleurocistidi da utriformi a subfusiformi. Pileipellis tipo imeniderma con elementi terminali sferopeduncolati o claviformi. GAF assenti. Commestibilità e Tossicità Non commestibile per la scarsità della carne e il sapore amarognolo. Osservazioni Specie abbastanza rara appartenente alla sezione Celluloderma, che racchiude specie con gambo solido o fistoloso, pleurocistidi presenti e a pareti sottili, pileipellis tipo imeniderma o trichoderma; sottosezione Eucellulodermini che annovera specie con cheilocistidi ben radicanti nella trama lamellare e la pileipellis tipo imeniderma con cellule clavate o sferopeduncolate. Si riconosce facilmente per le colorazioni pileiche giallo-arancio, arancio-rossastre, le lamelle rosate e per l’habitat prettamente lignicolo. Specie simili Le caratteristiche salienti, sopra descritte, non dovrebbero generare difficoltà nella sua identificazione; altri Pluteus con habitat lignicolo quali: Pluteus romellii (Briz.) Sacc. e Pluteus chrysophaeus(Schaeff.) Quél. presentano colorazioni giallastre ma in nessun caso arancio-rossastre. Le particolari colorazioni pileiche di Pluteus aurantiorugosus potrebbero far pensare a qualche specie di Hygrocybepraticola, la diversa tipologia di habitat e le lamelle libere al gambo sono peculiarità che tolgono qualsiasi dubbio. Recentemente è stato descritto il taxon Pluteus aurantiorugosus var. aurantiovelatus (Vizzini A. et al. 2011. Mycologia 103 (4), che si differenzia dalla specie tipo per la presenza di resti velari verso la base dello stipite, come quelli, per esempio, del complesso Coprinus atramentarius (Bull.) Fr. = Coprinopsis atramentaria (Bull.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo. Bibliografia AA.VV., 1990. Pleurotaceae, Pluteaceae and Tricholomataceae I. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 2. Curatori: Noordeloos, M.E., Kuijper, T.W. & Vellinga, E.C. AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. BOCCARDO, F. et al., 2008. Funghi d'Italia. Bologna: Ed. Zanichelli. BREITENBACH, J. & KRANZLIN, F., 1986. Champignons de Suisse. Vol. 2. Champignos sans lames. Lucerna: Ed. Verlag Mykologia. CETTO, B., 1984. I funghi dal vero. Vol. 2. Ed. Saturnia. CONSIGLIO, G. & PAPETTI, C., 2009. Atlante dei Funghi d’Italia. Vol. 3. Ed. AMB. COURTECUISSE, R. & DUHEM, B., 2007. Guides des champignons de France et d'Europe. Parigi: Ed. Delachaux et Niestlé. EYSSARTIER, G., & ROUX, P., 2011. Le guide des Champignons France et Europe. Parigi: Ed. Belin. JUSTO, A. et al., 2010b. Phylogeny of the Pluteaceae (Agaricales, Basidiomycota): taxonomy and character evolution, Fungal Biology XXX: 1-20 VIZZINI. A. & ERCOLE. E., 2011. A new annulate Pluteus variety from Italy. Mycologia. July/August 2011 vol. 103. Fonti Internet JENS, J.H. & LÆSSØE T., 2011. Mycokey. www.mycokey.com [Data di accesso: 29/03/2012]. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Friuli Venezia Giulia; Novembre 2011; Foto di Nicolò Parrino; Microscopia di Massimo Biraghi. (Exsiccatum MB20111126-134) Microscopia di Massimo Biraghi. (Exsiccata MB20111126-134) Spore (5) 5,5-6,5 (7) × (4) 4,5-5,5 µm, largamente ellissoidali, osservazione 1000×. Filo lamellare sterile. osservazione 400× in rosso Congo. Cheilocistidi clavati o sferopeduncolati, osservazione 400× in rosso Congo. Pleurocistidi da utriformi a subfusiformi, osservazione 400× in rosso Congo. Pileipellis tipo imeniderma con elementi clavati e sferopeduncolati, osservazione 200×. Osservazione 400×. Osservazione 1000×.
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