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  1. Pluteus nanus (Pers. : Fr.) P. Kumm. 1871 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Pluteaceae Genere Pluteus Sezione Celluloderma Sottosezione Eucellulodermini Etimologia L'epiteto Pluteus deriva dal latino pluteus = macchina d'assedio con tettoia di legno, per l'aspetto del cappello. L'epiteto nanus deriva dal latino nānus = piccolo, nano; per le dimensioni minute della specie. Cappello 1-3 cm, marrone, più scuro al centro, con leggere rugosità (non vene), leggermente umbonato. Imenoforo Lamelle bianche poi rosa a maturità per la sporata. Gambo bianco, fibrilloso, sericeo, grigiastro nella parte alta, un poco bulboso alla base, leggermente ingrigente alla manipolazione. Micorscopia Spore cortamente ellissoidali, subglobose. Pileipellis formata esclusivamente da cellule corte, sferopeduncolate, piriformi, alcune (rare) mucronate. Appartenenza quindi alla sezione Celluloderma, sottosezione Eucellulodermini. Cheilocistidi fusiformi, lageniformi. Pleurocistidi largamente fusiformi, largamente lageniformi. Note tassonomiche I campioni presentati appartengono alla sezione Celluloderma, sottosezione Eucellulodermini per la tipologia delle cellule della pileipellis, solo sferopeduncolate e piriformi. I caratteri che conducono ad determinare questa specie come Pluteus nanus sono il colore bruno del cappello che presenta un basso umbone, assenza di colorazioni blu nel gambo, il filo della lamella non bruno, le spore cortamente ellissoidali, subglobose, la presenza di cheilocistidi senza appendice, la presenza di una maggioranza di pleurocistidi largamente fusiformi lageniformi, non utriformi-ellissoidali. È da notare come autori diversi abbiano opinioni diverse riguardo alla sistematica del genere Pluteus, in particolare nella sottosezione Eucellulodermini. Vellinga nel 1985 nega la validità del carattere della morfologia dei pleurocistidi per differenziare le specie, e sinonimizza P. nanus, P. satur (bruni) e la loro variante grigia P. griseopus. Orton nel 1986 critica queste sinonimizzazioni sostenendo la vaidità delle specie da lui create P.griseopus e P. pallescens, e sostiene che bisogna prendere in considerazione come carattere la maggioranza dei pleurocistidi, che in P. satur e P.griseopus sono ellittico-utriformi, con apice fino largo da 10 a 20 µm nella sua chiave, mentre in P. nanus e P. griseoluridus sono lageniformi con apice di larghezza massima di 14 µm. Citérin e Eyssartier in un lavoro del 1998, basato sulle chiavi di Orton distinguono: P. griseopus; P. satur per i pleurocistidi utriformi o ellittici; P. phlebophorus; P. nanus; P. griseoluridus per i pleurocistidi fusiformi, lageniformi. Vizzini, Justo e altri autori hanno scritto un interessante articolo nel 2010, basato su studi molecolari, in cui fanno il punto su diversi gruppi "difficili" all'interno del genere Pluteus e Volvopluteus, e spiegano come i dati molecolari supportino la separazione delle tre specie P. nanus, P. phlebophorus e P. chrysophlebius, ma che per P. nanus (ed altre specie) ci sarà bisogno in modo significativo di nuove raccolte per poter capire le corrispondenze tra specie morfologiche e dati molecolari. Bibliografia AA.VV., 1990. Pleurotaceae, Pluteaceae and Tricholomataceae I. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 2. Curatori: Noordeloos, M.E., Kuijper, T.W. & Vellinga, E.C. AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. CITÉRIN & EYSSARTIER, 1998. Cle analytuque du genre Pluteus Fr. Documents Mycologiques XXVIII (111): 47-67. JUSTO, A. et al., 2010. Species recognition in Pluteus and Volvopluteus (Pluteaceae, Agaricales): morphology geography and phylogeny. Mycological Progress. ORTON, P.D., 1986. British Fungus Flora 4. Pluteaceae: Pluteus & Volvariella. Edinburgh: Royal Botanic Garden. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Umbria; Giugno 2013; Foto, commenti e microscopia di Tomaso Lezzi. Comitato Scientifico A.Mi. Umbria 2013. Bevagna. (Exsiccatum TL20130531-02) Ritrovamento in bosco di Cerro e Roverella, attorno alla base di un albero di Cerro, ambiente molto umido. Cuticola. Osservazione in acqua, a 100×. Cuticola. Osservazione in acqua, a 100×. Cuticola. Osservazione in rosso Congo, a 100×. Cuticola. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Cheilocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 100×. Cheilocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Pleurocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Spore. Osservazione in rosso Congo, a 1000×.
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