Vai al contenuto

Lactarius dryadophilus Kühner 1975


Recommended Posts

Lactarius dryadophilus Kühner 1975

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Russulales
Famiglia Russulaceae
Genere Lactarius
Sottogenere Piperites
Sezione Uvidi
Sottosezione Aspideini

Etimologia
L'epiteto Lactarius deriva dal latino lactarius = lattaio, per la presenza del latice.
L'epiteto dryadophilus deriva dal greco δρῦς [drýs] = quercia, per la forma delle foglie dell'erba perenne Dryas octopetala appartenente alla famiglia delle Rosaceae, tipica dell'ambiente di micro selva alpina e dall'aggettivo greco φίλος [philos] = amante di, che ha amore, simpatia, tendenza, affine a, per la simbiosi che questa specie ha con Dryas octopetala

Cappello
Diametro 4-10 cm, Inizialmente convesso, diviene successivamente piano convesso, con lieve depressione centrale, margine, sottile, regolare, leggermente involuto, anche in età tardiva, privo di striature o costolature, ma con aspetto pubescente o lievemente villoso, carattere ben osservabile soprattutto negli esemplari immaturi, infine con aspetto quasi liscio o glabro. Superficie, vischiosa, glutinosa con tempo umido, asciutta in condizioni siccitose, liscia, leggermente ruvida verso il centro, non zonata, di color crema biancastro, avorio giallino, con presenza di rade fibrille riunite a ciuffetti dalle tonalità ocraceo giallastre.

Imenoforo
Lamelle, da sottili a mediamente spesse, da adnate a sub decorrenti, inizialmente fitte, poi leggermente più spaziate, di colore crema biancastro, avorio, con svariate anastomosi e biforcazioni distribuite in maniera irregolare sulla superficie imeniale, ma maggiormente concentrate verso il gambo,  sono presenti numerose lamellule. Nelle zone contuse, sono evidenti macchie che inizialmente assumono una tonalità lilla-violacea, poi col passare dei minuti lillacino brunastra, condizione dovuta al viraggio del latice a contatto con le lamelle.

Latice
Bianco, poco abbondante, vira su toni lilla-violacei a contatto con le lamelle, sapore mite.

Gambo
Cilindrico, regolare, tozzo, più corto rispetto al dimetro del cappello, negli esemplari di maggior dimensioni leggermente attenuato e ricurvo verso la base, liscio, concolore al cappello, scrobicoli assenti o sporadici, tende a macchiarsi di giallo paglierino, ocraceo verso la base.

Carne
Soda e compatta, esternamente dalle colorazioni crema biancastre, avorio, con leggere sfumature giallo ocracee; internamente di colore bianco, virante su toni lilla-violacei, maggiormente nella zona corticale del gambo. Odore leggero, fruttato; sapore mite. 

Habitat
Specie legata agli ambienti di microselva alpina, con predilezione per Dryas octopetala e Salix retusa

Microscopia
Spore (8,0) 8,4-10,3 (10,5) × (6,7) 7,1-8,7 (9,5) µm; Q = (1,0) 1,1-1,3 (1,4); N = 30; Media = 9,3 × 7,9 µm; Qm = 1,2; crestato-subreticolate, con presenza sia di rade connessioni tra le creste, che di verruche ottuse ed isolate. È ben visibile la presenza di uno pseudoreticolo che presenta rare maglie chiuse e complete.
Basidi tetrasporici.
Macrocistidi generalmente fusiformi o subfusiformi, con apice attenuato e moniliforme, numerosi e nettamente emergenti dai tessuti imeniali.
Pileipellis con struttura a ixotrichoderma, costituito da ife sinuose, filiformi, gelificate, con apice sottile, appuntito. 

Commestibilità e Tossicità
Non commestibile.

Specie simili
All'interno della sottosezione Aspideini, caratterizzata da carpofori dalle colorazioni crema, crema biancastre, avorio, latice bianco virante su toni lilla-violacei, simili a Lactarius dryadophilus, con medesima e caratteristica ecologia, costituita appunto da ambienti di microselva alpina con presenza di Dryas octopetala e Salix spp., troviamo:
Lactarius salicis-reticulatae Kühner, macroscopicamente si differenzia per la taglia decisamente inferiore 2,5-4,5 cm, la cuticola maggiormente glutinosa, il margine del cappello non villoso; microscopicamente per le spore più piccole, la differente conformazione della pileipellis con struttura intermedia tra ixocutis e ixotrichoderma con la presenza di rade ife emergenti;
Lactarius salicis-herbaceae Kühner, a livello macroscopico la taglia di questa specie, 1,3-2,5 cm, è di molto inferiore a quella più grande e massiccia di L. dryadophilus; oltre a questo carattere L. salicis-herbaceae si differenzia per avere tonalità dal cappello nettamente più giallo ocracee e non crema biancastre e margine del cappello non pubescente; microscopicamente differisce per avere spore più piccole e differente conformazione della pileipellis costituita da una ixocute mista ad ixotrichoderma, come nel caso di L. salicis-reticulatae.

Bibliografia
BASSO, M.T., 1999. Lactarius Pers. Fungi Europæi. Vol 7. Alassio (SV): Ed. Mykoflora.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Alessandro Gigli e Tomaso Lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Regione Trentino Alto-Adige, Passo Vizze; Luglio 2022; Foto di Alessandro Gigli.
(Exsiccata AG220725-04, TL220728-01)

Ritrovamento in zona alpina.

AG220725_04_Lactrius-dryadophilus_002.gif

AG220725_04_Lactrius-dryadophilus_005.gif

AG220725_04_Lactrius-dryadophilus_010.gif

AG220725_04_Lactrius-dryadophilus_007.gif

AG220725_04_Lactrius-dryadophilus_008.gif

Foto di Tomaso Lezzi.

Lactarius-dryadophilus-01-2.jpg

Sulla sinistra il latice bianco che emerge dal taglio appena fatto, sulla destra il latice virato al lilla-violaceo a contatto con le lamelle.

Lactarius-dryadophilus-03.jpg

Sulla sinistra il latice bianco appena fuoriuscito dalle lamelle, sulla destra, in basso, il latice virato al lilla-violaceo a contatto con le lamelle.

Lactarius-dryadophilus-04.jpg

Foto di Alessandro Gigli.

Spore (8,0) 8,4-10,3 (10,5) × (6,7) 7,1-8,7 (9,5) µm; Q = (1,0) 1,1-1,3 (1,4); N = 30; Media = 9,3 × 7,9 µm; Qm = 1,2; crestato-subreticolate, con presenza sia di rade connessioni tra le creste, che di verruche ottuse ed isolate. È ben visibile la presenza di uno pseudoreticolo che presenta rare maglie chiuse e complete. Osservazione in melzer, a 1000×.

image.jpeg

image.jpeg

Pileipellis con struttura a ixotrichoderma, costituito da ife sinuose, filiformi, gelificate, con apice sottile, appuntito. Osservazione in rosso Congo, a 400×.

Lactarius-dryadophilus__Pileipellis_RC_400x_6-7.gif

Lactarius-dryadophilus__Pileipellis_RC_400x_11-12.gif

Macrocistidi generalmente fusiformi o subfusiformi, con apice attenuato e moniliforme, numerosi e nettamente emergenti dai tessuti imeniali. Osservazione in rosso Congo, a 400×.

Lactarius-dryadophilus__Cheilo_RC_1000x006.gif

Lactarius-dryadophilus__Cheilo_RC_1000x003.gif

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 5 months later...
×
×
  • Crea Nuovo...

Important Information

Termini d'uso Informativa sulla riservatezza