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Mycenella rubropunctata Boekhout 1985


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Mycenella rubropunctata Boekhout 1985

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Tricholomataceae

Etimologia
L'epiteto Mycenella è un diminutivo che deriva dal genere Mycena dal greco, μύκης [mýces] = fungo, attinente i funghi.
L'epiteto rubropunctata è composta da rubro che deriva dal latino ruber, -ra, -rum = rosso e punctata che deriva da punctatus, a, um = pungo, pungere, punteggiato, per la caratteristica colorazione delle lamelle, punteggiate di rosso.

Cappello
Conico campanulato, poi aperto mai disteso, con umbone prominente, la cuticola è liscia e ricoperta da una sottile pruina biancastra che si dissolve a maturazione, le colorazioni variano dal bruno olivastro fino al marrone ocraceo, il margine esterno si presenta eccedente e striato per trasparenza, con colori attenuati sul bordo che è sottile e fimbriato.

Lamelle
Da sinuose a ventricose, spesse, intervenate, piuttosto spaziate, uncinate, subdecorrenti, alternate a brevi lamellule. Colore di fondo bianco grigiastro nei giovani soggetti, crema ocraceo a maturità, evidenzia puntinature e macule rossastre caratteristiche di questa specie.

Gambo 
Cilindrico leggermente sinuoso, bianco grigiastro, completamente rivestito da pruina bianca, assume nella parte intermedia e in quella basale tonalità rossastre, che si accentuano con la manipolazione, il gambo è leggermente dilatato alle estremità, alla base ingloba notevoli quantità di detriti organici.

Carne
Di consistenza esigua, privo di odori particolari, sapore dolce.

Habitat
Fruttifica nel periodo autunno-invernale, prevalentemente su terreno calcareo sotto Pinus nigra J.F. Arnold, in abbondante substrato di muschio e lettiera di aghi.

Microscopia
Pileipellis la cuticola nella parte esterna è rivestita da un sottile strato di gel, ed è costituita da ife diverticolate, sinuose, nodulose, di varie forme e dimensioni con una struttura coralloide.
Pileocistidi settati, sinuosi, sublanceolati, lageniformi con apice capitulato.

Cheilocistidi molto abbondanti, principalmente lageniformi, ma anche subfusiformi e cilindracei, capitulati o mucronati, alcuni presentano incrostazioni, che ne rivestono la parte alta o quella mediana.
Pleurocistidi simili ai cheilocistidi.
Basidi clavati, in prevalenza tetrasporici.
Spore (5,3) 5,4-6,7 (7,0) × (1,4) 5,0-6,2 (6,7) µm; Q = (1,0) 1,02-1,2 (1,3); N = 42; Media = 6,1 × 5,6 µm; Qm = 1,1; ialine, inamiloidi, subglobose con verruche nodulose e grosso apicolo. 
Stipitipellis costituita da sottili ife parallele.
Caulocistidi abbondanti cilindrici, subfusiformi, capitulati, ma anche simili ai cistidi imeniali.
GAF osservati in tutti i tessuti.

Commestibilità e tossicità
Non commestibile.

Note Tassonomiche
Il subgenere Mycenella viene elevato a rango di genere nel 1914 da J.E. Lange e comprende entità saprofite di piccole dimensioni caratterizzate da una crescita su residui di lettiera frammisti a terriccio, direttamente su terreno nudo o muschi o su residui legnosi marcescenti, sporadicamente anche su piante ancora viventi o residui vegetali in decomposizione. Il cappello presenta una fittissima pruina bianca nei giovani esemplari. Il rivestimento pileico è caratterizzato microscopicamente dalla presenza di pileocistidi (MUSUMECI, 2014). 

Specie simili 
Il genere Mycenella comprende diverse specie con habitus micenoide, tutte poco comuni, in Europa vengono segnalate sette-dieci specie a seconda delle fonti considerate.
Mycenella margaritifera (Maire) Maas Geest. e Mycenella salicina (Velen.) Singer presentano spore lisce.
Mycenella variispora Robich presenta spore variabili (inde nomen), eterogenee, sia lisce che verrucose.
Mycenella margaritispora (J.E. Lange) Singer, ha cistidi con escrescenze coralloidi semplici o ramificate.
Mycenella bryophila (Voglino) Singer ha cheilocistidi e pleurocistidi lageniformi, con apice ottuso e basidi bisporici.
Mycenella trachyspora (Rea) Bon è la specie più affine morfologicamente e microscopicamente, le differenze sono da ricondurre alla diversa conformazione dei cheilocistidi e pleurocistidi più longilinei e con apice acuto, mai mucronati, e all'assenza delle caratteristiche puntinature e macule rossastre sul filo lamellare e sulle facce. Alcuni autori sinonimizzino Mycenella rubropunctata con Mycenella trachyspora (Rea) Bon, sostenendo che i caratteri distintivi non siano sempre presenti in tutte le raccolte. Certamente sarebbe auspicabile che indagini molecolari approfondite, chiarissero definitivamente questo aspetto.

Bibliografia
AA.VV., 2012. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp.
MUSUMECI, E., 2014. Due interessanti specie del genere Mycenella (J.E. Lange) Singer: M. salicina (Velen.) Singer e M. rubropunctata Boekhout. 10
RMR 92, Anno XXX, 2014 (2): 10-20.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Giovanni Galeotti, Mario Iannotti e Tomaso lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. 

Regione Umbria; Dicembre 2022; Foto e microscopia di Giovanni Galeotti.
(Exsiccatum GG221218-01)

Uno dei caratteri fondamentali per determinare la specie, osservato in tutte quattro le raccolte effettuate a poca distanza l'una dall'altra, è la presenza di macule e puntinature rossastre sul filo e sulla faccia delle lamelle, nonché alla base del gambo dopo manipolazione.
Si segnala il ritrovamento di questa bella specie, di cui non ci risultano al momento altri ritrovamenti italiani. Sono stati effettuate osservazioni su quattro campioni, provenienti da raccolte effettuate nello stesso habitat a distanza di alcuni giorni. Le foto e la microscopia fanno riferimento al primo ritrovamento del 22 dicembre 2022.

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Particolare del margine cappello.

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Imenoforo, si notano le macule e puntinature rossastre, meglio evidenti se osservati con la lente, sul filo e sulle facce di alcune lamelle.

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Pileipellis. Textura formata da ife diverticolate, disposte come tessere di un puzzle. Osservazione in rosso Congo, a 400×.

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Ife della pileipellis ramificate e settate, con escrescenze coralloidi. Osservazione in rosso Congo, a 400×.

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Cheilocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 400×.

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Cheilocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 1000×.

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Pleurocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 400×.

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Pleurocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 1000×.

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 Basidi tertasporici. Osservazione in rosso Congo, a 1000×.

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GAF alla base dei basidi. Osservazione in rosso Congo, a 1000×.

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Spore. Osservazione in floxina, a 400×.

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Spore (5,3) 5,4-6,7 (7,0) × (1,4) 5,0-6,2 (6,7) µm; Q = (1,0) 1,02-1,2 (1,3); N = 42; Media = 6,1 × 5,6 µm; Qm = 1,1.
Osservazione in floxina, a 1000×.

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Spore. Osservazione in acqua, a 1000×.

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Spore. Osservazione in blu cotone in acido lattico, a 1000×.

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Stipitipellis. Osservazione in rosso Congo, a 1000×.

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Caulocisti. Osservazione in rosso Congo, a 400×.

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Caulocisti. Osservazione in rosso Congo, a 1000×.

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