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Helvella acetabulum (L. : Fr.) Quél. 1874

Tassonomia
Divisione Ascomycota
Classe Pezizomycetes
Ordine Pezizales
Famiglia Helvellaceae

Etimologia
L'epiteto Helvella deriva dal sostantivo latino helvellă = erbetta aromatica usata in cucina, per l'aspetto spesso riccio della mitra.
L'epiteto acetabulum deriva dal latino acetabulum = ampollina, piccola coppa, piccolo recipiente che gli antichi romani utilizzavano per l’aceto. 

Sinonimi
Paxina acetabulum (L. : Fr.) Kuntze 1891

Ascoma
Ascocarpo stipitato con apotecio a forma di coppa, con una grandezza che varia da 2 a 8 cm.

Imenoforo
L’imenio si trova sulla superficie interna dell’ascoma, di colore antracite, con bordo imeniale che presenta zone con una leggera sfumatura ocra.

Gambo
Alto da 2 a 4 cm; biancastro alla base che presenta venature fino alla connessione con l’apotecio,  solcato alla base, cavo all’interno.

Carne
Biancastra alla base per poi passare al marrone verso l’apotecio, consistente, leggermente elastica, odore lievemente fungino e sapore nullo.

Habitat
È una specie primaverile, si rinviene in boschi di latifoglie e conifere.

Microscopia
Spore (14,8) 17,3-22,7 (22,8) × (10,2) 11,0-14,1 (16,6) µm; Q = 1,1-1,8 (1,9); Me = 19,3 × 12,6 µm; Qe = 1,6; ellissioidali, ialine, con una grossa guttula centrale, uniseriate nell’asco, debolmente schiacciate ai poli.
Parafisi settate, eccedenti gli aschi, con una lieve pigmentazione disciolta ocracea.
Excipulum medullare con textura intricata, formata da ife cilindriche lunghe 4-9 µm.
Excipulum ectale con ife catenulate. 
Aschi (272,6) 284,7-309,4 (324,6) × (9,4) 11,2-15,9 (17,4) µm; Q = (16,9) 16,92-25,4; Me = 295,6 × 13,6 µm; Qe = 21,3; cilindrici, pleurorinchi, ottasporici, inamiloidi, a parete spessa, con ascospore uniseriate all’interno.

Commestibilità e Tossicità
È sospettata di essere velenosa, come tutte le Helvella e di essere responsabile della sindrome giromitrica.

Specie simili
Helvella costifera Nannf. è la specie più simile. Presenta costolature più marcate che risalgono vero l’imenio, con colorismi tendenti al grigio. 
Dissingia leucomelaena (Pers.) K. Hansen & X.H. Wang si differenzia per l’assenza di venature sullo stipite e per il periodo di fruttificazione più precoce rispetto ad Helvella acetabulum.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Giovanni Guidi, revisionata da Tomaso Lezzi - Approvata dal CLR Micologico di AMINT.

Regione Marche. Aprile 2025. Foto e microscopia di Giovanni Guidi. 

Ascoma.

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Aschi e parafisi. Osservazione in acqua, a 600×

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Excipulum medullare a textura intricata. Osservazione in acqua, a 400×

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Sezione radiale dell'ascoma con palizzata di aschi e parafisi. Osservazione in acqua, a 400×

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Spore (14,8) 17,3 - 22.,7 (22,8) × (10,2) 11,0 - 14,1 (16,6) µm; Q = 1,1 - 1,8 (1,9); N = 12; Me = 19,3 × 12,6 µm; Qe = 1,6; ellissioidali, ialine, con una grossa guttula centrale, uniseriate nell’asco, leggermente schiacciate ai poli. Osservazione in acqua, a 400×.

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Helvella acetabulum (L. : Fr.) Quél. Regione Marche. Aprile 2008. Foto di Pietro Curti.

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Fotografate con i fiori trovati nei pressi del sito: Ajuga reptans, Cyclamen repandum, Buglossoides purpureo-caerulea e Coronilla emerus.

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Dettaglio della zona sterile costolata e più chiara.

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Helvella acetabulum (L. : Fr.) Quél. Regione Toscana. Aprile 2009. Foto di Alessandro Francolini.

Apotecio a forma di coppa più o meno profonda. Gambo caratteristicamente e irregolarmente costolato, con costolature che salgono in alto fino a interessare la parte inferiore della coppetta. La carne è elastica e cerosa. La superficie esterna dell’apotecio è liscia ma finemente forforacea, da grigiastra a brunastra ma tendente al bianco verso l’inserzione col gambo. La superficie imeniale è anch’essa liscia e grigiastra o brunastra o marrone.
Le può essere simile la Helvella leucomelaena che ha però apotecio bruno-nerastro e gambo corto; la Helvella costifera ha superficie esterna villosa e percorsa da costolature-venature biancastre ben in rilievo che possono raggiungere anche il margine della coppetta.

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Le costolature del gambo.

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