Gruppo Botanico AMINT Posted January 21, 2012 Share Posted January 21, 2012 Tamus communis L. Tassonomia Ordine Dioscoreales Famiglia Dioscoreaceae Foto e Descrizioni Il Tamaro è una pianta erbacea perenne, dioica, cioè che presenta esclusivamente fiori maschili oppure femminili, provvista di un apparato radicale cilindraceo, nero, quasi tuberoso, molto sviluppato e carnoso; da questo nascono numerosi tralci, di colore ramato-bronzeo, flessibili ed esili, inizialmente teneri, poi assai coriacei; questi getti, attorcigliandosi tra loro ed attorno agli arbusti, possono superare anche 4-5 m di estensione; le foglie sono semplici, provviste di molte nervature principali, longitudinali-ellittiche, ramificate e interallacciate irregolarmente tra loro; queste nervature principali possono essere anche in numero superiore a 7; le lamine misurano 5-10 × 4-8 cm, sono provviste di un picciolo lungo 5-10 cm, cuoriformi a margine intero e apice acuto, glabre, lucide in gioventù; i fiori sono unisessuali, minuti, giallo-verdognoli, quelli maschili situati in racemi lunghi fino a 16 cm e sono muniti di lungo peduncolo, mentre quelli femminili si trovano in racemi lunghi 0,8-1 cm e possiedono un peduncolo molto più corto; fiorisce in (marzo) aprile-maggio (giugno) in relazione al clima; i frutti sono delle bacche amarissime, di colore rosso vivo, contenenti (3) 6 semi; in autunno i rami ormai spogli delle foglie e adornati di rossi frutti, appaiono come spettacolari ghirlande; in Italia è presente in tutte le regioni, fino a 800-900 m s.l.m., preferendo tipicamente il sottobosco, le rive cespugliose dei piccoli corsi d’acqua, le siepi. Nota: il Tamaro è una pianta velenosa per la presenza di alcuni principi attivi tossici: ossalati, saponine, tannini e altre sostanze. Regione Lombardia, maggio 2006, foto di Giovanni Baruffa. Link to post Share on other sites
Gruppo Botanico AMINT Posted January 21, 2012 Author Share Posted January 21, 2012 Tamus communis L. Regione Lombardia, maggio 2006, foto di Giovanni Baruffa. I giovani turioni sono molto flessibili e spesso si avvinghiano tra loro per sostenersi. Link to post Share on other sites
Gruppo Botanico AMINT Posted January 21, 2012 Author Share Posted January 21, 2012 Tamus communis L. Regione Lombardia, maggio 2006, foto di Giovanni Baruffa. Qualsiasi mezzo è utile, pur di salire verso la luce. Link to post Share on other sites
Gruppo Botanico AMINT Posted January 21, 2012 Author Share Posted January 21, 2012 Tamus communis L. Regione Lombardia, maggio 2006, foto di Giovanni Baruffa. La cima, classicamente ripiegata verso il basso, per la flessibilità dei teneri getti. Link to post Share on other sites
Gruppo Botanico AMINT Posted January 21, 2012 Author Share Posted January 21, 2012 Tamus communis L. Regione Lombardia, maggio 2006, foto di Giovanni Baruffa. Foglie, cuoriformi, profondamente incise, acuminate, lucide. Link to post Share on other sites
Gruppo Botanico AMINT Posted January 21, 2012 Author Share Posted January 21, 2012 Tamus communis L. Regione Lombardia, maggio 2006, foto di Giovanni Baruffa. Crescendo, l'apice fogliare diventa meno acuto. Link to post Share on other sites
Gruppo Botanico AMINT Posted January 21, 2012 Author Share Posted January 21, 2012 Tamus communis L. Regione Liguria, Giugno 2009, foto di Lord Jaan. Foglie. Link to post Share on other sites
Gruppo Botanico AMINT Posted January 21, 2012 Author Share Posted January 21, 2012 Tamus communis L. Regione Lazio, Luglio 2005, foto di Mauro Cittadini. Frutti ancora acerbi; notare in alto fin dove sono arrivati i rami. Link to post Share on other sites
Gruppo Botanico AMINT Posted January 21, 2012 Author Share Posted January 21, 2012 Tamus communis L. Regione Veneto, Settembre 2007, foto di Giuliano Gnata. Inizia l'autunno: foglie ingiallite e bacche mature. Link to post Share on other sites
Gruppo Botanico AMINT Posted January 21, 2012 Author Share Posted January 21, 2012 Tamus communis L. Regione Veneto, Settembre 2007, foto di Giuliano Gnata. Frutti. Link to post Share on other sites
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