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Cortinarius uliginosus Berk. 1860

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Cortinariaceae
Genere Cortinarius
Sottogenere Dermocybe
Sezione Dermocybe Gillot & Lucand
Clade /dermocybe

Sinonimi
Cortinarius concinnus P. Karst. 1876
Dermocybe uliginosa (Berk.) M.M. Moser 1974

Etimologia 
L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina.
L'epiteto uliginosus derica dal latino uligo = umore, umidità della terra, riferito al substrato di crescita.

Cappello
Di piccole dimensioni (1-4 cm), inizialmente conico-convesso, poi appianato a maturazione e generalmente provvisto di un umbone più o meno accentuato. Superficie pileica di aspetto brillante decorata da fini fibrille radiali, colorazioni pileiche di un bel rosso mattone, rosso brunastro spesso con riflessi aranciati, margine impallidente più evidente con l'età, velo inizialmente giallastro, poi rosso-brunastro.

Lamelle
Generalmente adnate al gambo, intercalate da lamellule di varia lunghezza, inizialmente giallastre, poi ocra-giallastre con riflessi aranciati, infine bruno-ruggine per il deposito sporale.

Gambo
Slanciato, cilindrico, un poco flessuoso, pieno in gioventù, poi fistuloso in vetustà; di colore giallastro all'apice, arancio rossastro o bruno rossastro verso la base, decorato in tutta la sua lunghezza da fibrille bruno-rossastre con riflessi arancio.

Carne
Giallastra, odore leggermente rafanoide e sapore un poco astringente, non amaro.

Habitat
Cresce prevalentemente in presenza di Salix spp. e Alnus spp. in zone molto umide in prossimità di acquitrini, affioramenti, sponde di piccoli corsi d'acqua con presenza di muschi o sfagni.

Microscopia
Spore 8,5-10,2 (11) × 5-6,3 (6,5) µm, da ellissoidali a amigdaliformi, leggermente verrucose con grossa guttula oleosa centrale, sporata bruno-oliva. Basidi tetrasporici, cellule marginali cilidriche, clavate, sinuose, GAF presenti.

Commestibilità, tossicità
Specie sospettata di tossicità insufficientemente conosciuta, da sottoporre a nuove indagini e valutazioni.

Osservazioni
La crescita in zone muschiose e molto umide presso Alnus spp. e Salix spp., in zona prettamente alpina, almeno nelle nostre latiduni, i toni arancio-rossastri del pileo, le lamelle ocraceo-giallastre e il gambo coperto da residui velari rossastri sono le caratteristiche di questa specie che portano a una corretta determinazione sul campo. Può essere confuso con Chroogomphus helveticus (Singer) M.M. Moser e Croogomphus rutilus (Schaeff.) O.K. Mill., commestibili discreti, sopratutto con esemplari ancora non svipuppati; l'odore non rafanoide, il gambo privo di decorazioni velari, e sopratutto le lamelle, di colore diverso e ben decorrenti al gambo, sono elementi utili per distinguerli ed evitare spiacevoli e pericolose intossicazioni.

Specie simili
Cortinarius alnophilus (M.M. Moser) Nespiak = Dermocybe alnophila M.M. Moser cresce nella stessa tipologia di habitat ma preferibibilmente sotto Alnus viridis, si riconosce macroscopicamente per le colorazioni pileiche più pallide, bruno-giallastre, lamelle e gambo color paglierino, poi con riflessi bruno-oliva. Microscopicamente ha spore che raggiungono i 13 µm di lunghezza.
Cortinarius cinnamomeus (L.) Fr. = Dermocybe cinnamomea (L.) Moser cresce prevalentemente nelle foreste di conifera sotto Picea spp. o Pinus spp., presenta un cappello bruno-oliva o bruno rossastro impallidente verso il margine, lamelle arancio, arancio-brunastro, gambo giallastro, giallo-oliva con tendenza a sporcarsi di bruno verso la base, odore rafanoide e sapore amaro. Microscopicamente ha spore più piccole 5,5-8 × 4-5,5 µm.
Cortinarius sanguineus (Wulfen) Fr. = Dermocybe sanguinea (Wulfen) Gray si riconosce per le colorazioni del cappello e dell'imenio di un bel rosso-sangue, gambo rosso chiaro ricoperto da fibrille bruno-rossastre o rosso scuro. Cresce nelle Peccete montane in presenza di muschio. Microscopicamente presenta spore di 6-8,5 × 4-,5,5 (6) µm.
Cortinarius malicorius Fr. = Dermocybe malichoria (Fr.) Ricken è specie prevalentemente praticola, prenta un cappello bruno-oliva-bruno rossastro, lamelle giallo-arancio, gambo su toni bruno-oliva, e ha spore relativamente piccole 5-7 (7,5) × 3,5-4,5 µm

Bibliografia
AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing.
BIDAUT, A., MOËNNE-LOCCOZ, P., E REUMAUX, P. 1994. Atlas des Cortinaries. Clé Genérale des Sous.Genres, Section, Sous-Sections et Series. Ed. Féd. Myc. Dauphiné-Savoie.
BRANDRUT, T. E., LINDSTROEM, H., MARKLUND, H., MELOT, J. E MUSKOS, S. 1994. Flora photographica 3ème Partie.
CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride.
NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF).

KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Regione Lombardia, località Aprica. Luglio 2009. Foto, commento e microscopia di Massimo Biraghi.
(Exsiccatum MB20090816-68)

Habitat: sponda umida con Alnus viridis.

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Cellule marginali cilidriche, clavate, sinuose, GAF presenti.

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Basidi tetrasporici, clavati o ventricosi.

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Spore 8,5-10,2 (11) × 5-6,3(6,5) µm, da ellissoidali a amigdaliformi, leggermente verrucose, con grossa guttula centrale.
Osservazione in Rosso Congo, a 400×.

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Osservazione a 1000×.

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Osservazione in Melzer e Rosso Congo.

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Presenza di GAF in tutti i tessuti.

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Inviato

Cortinarius uliginosus Berk. Regione Lombardia. Agosto 2010. Foto di Massimo Mantovani.

La crescita presso Alnus viridis, i toni arancio-rossastri del pileo, le lamelle ocraceo-giallastre e il gambo coperto da residui velari rossastri sono le caratteristiche di questa specie.

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