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Sarcoscypha coccinea (Gray) Boud. 1907


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Sarcoscypha coccinea (Gray) Boud. 1907

Tassonomia
Divisione Ascomycota
Classe Pezizomycetes 
Ordine Pezizales
Famiglia Sarcoscyphaceae

Sinonimi
Peziza coccinea Jacq. 1774

Etimologia
L'epiteto coccinea significa di colore rosso vivo. Da alcune specie di cocciniglia si estraeva un prezioso colorante rosso, molto in voga in pittura e per tingere i tessuti dal periodo della scoperta dell'America fino al 1900.

Ascoma
1-5 cm di diametro, apotecio da giovane semichiuso a forma di coppetta profonda con bordo ripiegato verso l’apertura, trapezoidale, a maturità cupolato, disteso, regolare o meno in funzione della crescita appressata degli apoteci. Imenoforo liscio, sericeo rosso scarlatto; superficie esterna delicatamente pruinosa, rosata-biancastra; orlo sottile, più o meno liscio, ma particolari condizioni ambientali quali scarsa umidità o eccessivo soleggiamento possono portare a leggere crenulazioni e fessurazioni. Frequentemente fornito di uno stipite attenuato verso il basso, biancastro e villoso, inserito profondamente nei residui del legno. Con l’avanzare della maturità lo stipite perde la caratteristica villosità basale poiché i peli, di consistenza cotonosa, tendono ad appressarsi e distendersi sulla superficie del gambo.

Carne
Biancastro-rosata, ceracea, elastica ma fragile, insapore e senza odori.

Microscopia
Le spore sono cilindrico ellissoidali, con estremità ottuse, lisce, nude, che contengono molte piccole guttule. Sarcoscypha austriaca è praticamente il suo sosia con cui è più facile confonderla, ha spore con esteremità polari decisamente appiattite e su tali estremità molte spore posseggono due piccole calotte polari.
Per quanto riguarda le osservazioni delle calotte polari e delle strutture gelatinose che decorano le spore nel Genere Sarcoscypha bisogna precisare che con la maturazione estrema degli ascomi, o dopo l'essiccamento, queste stutture tendono a scomparire. Tutte le osservazioni di queste strutture devono essere fatte su campioni freschi. Dato che i campioni essiccati non le mostrano più o le mostrano diversamente non ha quindi senso cercarle in campioni provenienti da exsiccata.

Habitat
Cresce nel tardo autunno e fino a primavera su residui legnosi di latifoglie e su frustuli interrati in condizioni d’elevata umidità. La Sarcoschypha juranaè invece a crescita esclusiva su resti di Tiglio (Tilia cordata e Tilia europea).

Commestibilità e tossicità
Non commestibile.

Osservazioni
È un ascomicete che possiamo trovare nei boschi anche in periodi freddi, quando a volte non è presente nessun altra specie fungina. Col suo colore rosso intenso spicca nel sottobosco dai colori smorti invernali.

Specie simili
Sarcoscypha coccinea si distingue soprattutto per la diversa forma delle spore cilindrico ellissoidali, con estremità ottuse, lisce, nude, che contengono molte piccole guttule.
Un’osservazione attenta ci aiuta a non confonderla con il Genere Melastiza, gli ascomi appartenenti a questo Genere infatti posseggono dei peli scuri e minuti sul bordo pileico, così come la presenza dello stipite e le colorazioni non giallo-aranciate ci fanno escludere il Genere Aleuria in quanto gli ascomi appartenenti a quest’ultimo sono sessili e mai rosso-scarlatto.
In Europa sono state trovate sei specie di Sarcoscypha, le differenze morfocromatiche sono veramente minime e di difficile interpretazione e variano in funzione del grado di maturità del micete. Per poter arrivare ad una determinazione occorre quindi effettuare un'analisi microscopica, che è l'unica a poterci fornire differenze apprezzabili. In ambito sporale le differenze più significative si osservano nella forma, nelle granulazioni, nella presenza di guttule e nel rivestimento delle spore (vedi nota sull'osservazione delle strutture gelatinose nel paragrafo della microscopia).
Sarcoscypha austriaca (Beck ex Sacc.) Boud. è praticamente il suo sosia con cui è più facile confonderla, ha spore con esteremità polari decisamente appiattite, su tali estremità è poi presente un velo mucilagginoso. Le spore contengono piccole granulazioni distribuite all'interno.
Sarcoscypha dudley (Peck) Baral, ha spore ellissoidali contenenti due grosse guttule polari, rivestimento sporale mucilagginoso completo.
Sarcoscypha jurana (Boud.) Baral , ha spore ellissoidali, estremità polari meno appiattite che in Sarcoscypha austriaca, rivestimento sporale mucilagginoso completo. Le spore contengono due o tre grosse guttule. Cresce in ambiente esclusivo di Tilia spp.
Sarcoscypha occidentalis (Schwein.) Sacc., ha spore piccole, piuttosto tondegianti, non rivestite dal alcun velo, contenenti due guttule, leggermente appiattite ai poli.

Scheda di proprietà AMINT realizzata dal CLR Micologico di AMINT.

Regione Lazio; Febbraio 2006; Macchia mediterranea; Foto macro e micro di Gianni Pilato.

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Microscopia degli esemplari precedenti. Asco inopercolato con relative spore da espellere (una appena espulsa).

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Aschi con spore, da notare lo spessore considerevole degli aschi, tale da farli apparire tunicati, i filamenti più chiari che si incrociano con l'asco sono le parafisi, in questo caso filiformi. Notare le piccole guttule interne alle spore, questo carattere concorre alla corretta determinazione.

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Visione dell'excipulum con ife allungate, non settate, intrecciate.

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Aschi e parafisi.

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Aschi, spore e parafisi.

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Regione Lazio; Gennaio 2005; Foto di Mauro Cittadini.
Esemplari verificati con microscopia.

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Regione Lazio; Gennaio 2005; Foto Gianni Pilato.
Primordi.

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Sarcoscypha coccinea (Gray) Boud.; Regione Lazio, Villa Pamphili, Roma; Marzo 2010; Foto di Mauro Cittadini.

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Spore 27-36 × 10-12 µm, di forma cilindrica, allargate in zona mediana, con molte piccole guttuline appressate verso i poli, questi ultimi sono un po' schiacciati ma non depressi, ed assolutamente privi di cuffie gelatinose.

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Foto di Tomaso Lezzi.

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Sarcoscypha coccinea (Gray) Boud.; Regione Piemonte, Valsesia, Pila (VC); Marzo 2011; Foto di Alessandro Remorini.

Ritrovamento effettuato a 700 m s.l.m.; bosco misto con prevalenza di conifera (Picea abies), ritrovato su residuo legnoso in zona umida a fianco di un ruscelletto.

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Conferma microscopica di Massimo Biraghi.

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Sarcoscypha coccinea (Gray) Boud.; Regione Piemonte, Valsesia, Pila (VC); Febbraio 2013; Foto e microscopia di Angelo Mariani.

Crescita su rametto di latifoglia interrato.
Spore 25-40 × 10-12 µm ellittiche, lisce, con i poli arrotondati o appiattiti, ialine.
Aschi 380-420 × 14-15 µm ottosporici J-.
Parafisi sottili, cilindriche, settate, con contenuto granuloso rossastro.
Excipulum medullare formato da una textura intricata.
Excipulum ectale formato da una textura prismatica e da peli flessuosi a parete spessa, ialini.

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Sezione dell'ascoma 10×.

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Aschi e parafisi 20×.

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Spore in asco 100×.

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Excipulum medullare.

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Excipulum ectale.

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Sarcoscypha coccinea (Gray) Boud.; Regione Lombardia; Marzo 2013; Foto e microscopia di Gianluigi Boerio.

Appennino pavese, 350 m s.l.m., su rametti in decomposizione di Ciliegio.

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Colorante: Blu Cotone a freddo. Sezione con alcuni peli dritti. Osservazione a 100×.

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Aschi, spore e pigmenti. Osservazione a 630× in immersione ad olio.

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Misure rilevate sui campioni esaminati: 31-49 × 11-14 µm.

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Pigmenti carotenoidi nelle parafisi.

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Sarcoscypha coccinea (Gray) Boud.; Regione Lombardia; Aprile 2013; Foto e microscopia di Massimo Biraghi e Gianluigi Boerio.

Boschetto planiziale località Lodi.

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Foto e di Gianluigi Boerio.

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Base miceliare di Sarcoscypha coccinea attaccata a un residuo legnoso, probabilmente di Crataegus sp.

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Dettaglio del margine dell'ascoma con evidente peluria che secondo alcuni autori costituisce carattere differenziale macroscopico dalle specie vicinori (Sarcoscypha austriaca).

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Foto di Massimo Biraghi.
Spore
N° Long. Larg. Q
Moy 36,18 13,46 2,69
Min 31,51 12,34 2,43
Max 42,17 14,96 3,12

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Foto e commento di Gianluigi Boerio.
Pigmenti e forma sporale. Dimensioni nel range tipico, già indicato da Massimo. La forma delle spore e la loro misura costituisce carattere discriminante per la corretta determinazione.

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Sarcoscypha coccinea (Gray) Boud.; Regione Lazio (VT); Gennaio 2020; Foto e microscopia di Tomaso Lezzi.

Si distingue dalle Sarcoscypha simili soprattutto per la diversa forma delle spore cilindrico ellissoidali, con estremità ottuse, lisce, nude, che contengono molte piccole guttule.
Spore (20,8) 24,0-30,9 (32,5) × (8,5) 9,3-11,6 (12,1) µm; Q = (1,8) 2,3-3,0 (3,6); N = 29; Media = 27,4 × 10,4 µm; Qm = 2,7.
Parafisi con contenuto arancio rosso che da il colore macroscopico ai campioni.

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Alcuni autori considerano caratteristica della specie la sottile peluria bianca presente sul bordo dell'ascoma.

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Parafisi con contenuto arancio rosso che da il colore macroscopico ai campioni. Osservazione in L4 a 400×.

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Spore (20,8) 24,0-30,9 (32,5) × (8,5) 9,3-11,6 (12,1) µm; Q = (1,8) 2,3-3,0 (3,6); N = 29; Media = 27,4 × 10,4 µm; Qm = 2,7. Osservazione in L4 a 400×.

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  • 4 weeks later...

Sarcoscypha coccinea (Gray) Boud.; Regione Lazio; Gennaio 2017; Foto e Microscopia di Tomaso Lezzi.

Esemplari fino a 5 cm con stipite rudimentale, interno dell'apotecio rosso scuro, parte esterna biancastra. Crescita su legno di latifoglia.
Spore 13-22 ×7-9 µm; con estremità arrotondate, presenza di 2 guttule, senza presenza di conidiospore, assenza di copertura gelatinosa attorno alla spora; parafisi lungamente clavate, con guttule oleose arancione scuro, soprattutto verso l'estremità superiore, parte basale non moniliforme.

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Parafisi, in Rosso Congo, 600×.

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Spore, in Melzer, 600×.

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Spore, in Acqua, 1000×.

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Sarcoscypha coccinea (Gray) Boud.; Regione Lazio (VT); Marzo 2018; Foto e microscopia Tomaso Lezzi.

Bordo pileico con peli chiari (il genere Melastiza ha peli scuri), Colore rosso aranciato, stipite presente, attaccato su un rametto di Quercia.
Spore 24 × 9.5 µm, ellissoidali con estremità arrotondate, non rivestite da strato gelatinoso, contenenti parecchie piccole guttule, di cui due spesso un po' più grandi delle altre.
Sarcoscypha occidentalis ha lunghezza sporale inferiore a 21 µm; 
Sarcoscypha dudleyi presenta due grosse guttule, e un evidente rivestimento gelatinoso;
Sarcoscypha austriaca ha estremità delle spore spesso appiattite e rivestite da uno strato gelatinoso alle estremità.

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Aschi ottosporici e parafisi. 100×.

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Spore ellissoidali con estremità arrotondate, non rivestite da strato gelatinoso, contenenti parecchie piccole guttule, di cui due spesso un po' più grandi delle altre. 400×.

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Aschi e parafisi, che in Melzer diventano verdi. 400×.

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