Archivio Micologico Inviato 9 Giugno 2016 Inviato 9 Giugno 2016 Cortinarius pluvius (Fr.: Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Myxacium Sottogenere Vibratiles Soop Sezione Vibratiles Melot Clade /vibratilis Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Specie simili Cortinarius vibratilis (Fr.) Fr., e Cortinarius pluvius sono due specie appartenenti alla sezione Vibratiles, che sono molto vicine e difficili da separare, entrambe con colori e aspetto generale simili, sapore della carne e della cuticola amara. Le piccole differenze riguardano il profilo sporale, le dimensioni sporali, leggermente minori nella prima specie e la dimensione dei carpofori, minori sempre nella prima specie. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Umbria, Castel Rigone (PG), loc. Trecine. Giugno 2016. Fotoe microscopia di Tomaso Lezzi e Mario Iannotti. VI° Comitato scientifico A.Mi. Umbria, Castel Rigone (PG) (exsiccatum MI20160604-02) I campioni sono stati ritrovati durante il VI° Comitato scientifico A.Mi. Umbria, Castel Rigone (PG) sotto Quercus cerris. Cortinarius pluvius appartiene ai Cortinarius del subgenere Myxacium, sezione Vibratiles, con cappello e gambo glutinosi, sapore amaro della carne. Il cappello, fino a 3 cm, si presenta liscio, di colore giallo-bruno vivace, senza toni violacei e con il bordo del cappello chiaro, quasi bianco; umbone basso e ottuso; velo bianco che diventa ruggine per il colore del deposito sporale; cuticola amara, carne amara, igrofano. Lamelle grigio giallastre, presto ruggine per il deposito sporale; gambo cilindrico, con estremità a volte appuntita, biancastro, poco viscido. Spore 5,8-6,9 × 4,0-5,1 µm; media 6,5 × 4,7 µm; Q = 1,2-1,6; Qm = 1,4; ellissoidi, finemente verrucose. Cheilocistidi cilindrico-clavati, di profilo irregolare. Cortinarius pluvius e Cortinarius vibratilis (Fr.) Fr., sono due specie appartenenti alla sezione Vibratiles, che sono molto vicine e difficili da separare, entrambe con colori e aspetto generale simili, sapore della carne e della cuticola amara. Le piccole differenze riguardano il profilo sporale, le dimensioni sporali, leggermente minori nella prima specie e la dimensione dei carpofori, minori sempre nella prima specie. Attribuiamo il ritrovamento a Cortinarius pluvius per le dimensioni delle spore, dei carpofori e per la presenza del margine del cappello chiaro, non descritta in Cortinarius vibratilis. Spore 5,8-6,9 × 4,0-5,1 µm; media 6,5 × 4,7 µm; Q = 1,2-1,6; Qm = 1,4; ellissoidi, finemente verrucose. Osservazione in rosso Congo ammoniacale, a 1000×. Basidi tetrasporici. Osservazioni in rosso Congo ammoniacale, a 1000×. Basidi, basidioli e cheilocistidi. Basidi tetrasporici, cheilocistidi cilindrico-clavati, di profilo irregolare. Osservazioni in rosso Congo ammoniacale, a 1000×.
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