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Massimo Biraghi

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Tutti i contenuti di Massimo Biraghi

  1. Tricholoma saponaceum (Fr.: Fr.) Kummer
  2. Tricholoma portentosum (Fr.: Fr.) Quélet
  3. Lepista nuda (Bull.: Fr.) Cooke
  4. Colline della Brianza, bosco misto di Pino silvestrre, Castagno, Robinia pseudoacacia. Laccaria amethystina (Huds.) Cooke
  5. Periferia di Bergamo bassa, in giardino privato Tricholoma terreum (Schaeff.: Fr.) Kummer
  6. Mycena galopus var. galopus (Pers.: Fr.) P. Kumm. =Mycena galopoda (Pers. ex Fr.) Kumm. Basidi tetrasporici Cheilocistidi subclavati, lageniformi. Pleurocistidi fusiformi con restrizione al collo dell'apice. Pileipellis con ife cilindriche e presenza di diverticoli Caulopellis con ife distese, cilindriche e con diverticoli.
  7. Mycena galopus var. galopus (Pers.: Fr.) P. Kumm. =Mycena galopoda (Pers. ex Fr.) Kumm. Ritrovamento in località Spirano, bosco dei fontanili. Ritrovamento località Alzate Brianza (como) Spore ellissoidali (8,90) 9,02-9,91-11,50 (11,86) x (4,19) 4,29-4,85-5,46 (5,65) µm, Q = (1,81) 2,10 (2,45)
  8. Mycena pura (Pers.) P. Kumm.
  9. Osio sotto, località Parco Itala. Lepista sordida (Schum.: Fr.) Singer
  10. Arcene, parco pubblico, tra l'erba. Psathyrella lacrymabunda (Bull.: Fr.) Moser (= Lacrymaria lacrymabunda (Bull.) Pat.) Spore (8,05) 8,15-8,66-9,59 (10,30) x (4,98) 5,12-5,47-6,19 (6,65) µm, Q = (1,43) 1,59( 1,77), largamente ellissoidali o agmidaliformis, verruche evidenti, poro germinativo di grosse dimensioni. Cheilocistidi a forma di clava allungata con apice subgloboso. Osservazione 400× Osservazione 1000×
  11. Arcene, aiuola pubblica, sotto Cedrus atlantica Agaricus xanthodermus Genev.
  12. Boschetto planiziale dei Fontanili, loc. Spirano Cortinarius anomalus (Pers.) Fr. Cortinarius azureus Fr. Cortinarius azureovelatus P.D. Orton Spore subglobose (7,17) 7,19-7,84-8,59( 9,19) x (5,12) 5,29-5,84-6,67( 6,79) µm, Q = (1,23) 1,32 (1,46)
  13. Mycena epipterygia (Scop.: Fr.) Gray Spore (6,80) 8,68 (8,99) x (3,76) 4,29 (4,52) Q medio 2,05, ialine, ellissoidali. Basidi tetrasporici Cheilocistidi diverticolati, subglobosi e inglobati in una sostanza gelatinosa. Trama lamellare
  14. Colline della Brianza, località Alzate brianza, alla base di un tronco di Pinus sylvestris. Callistosporium xanthophyllum (Malençon & Bertault) Bon Basidi banali, tetrasporici, assenza di cistidi. Spore (4,13) 4,30-4,3-5,28 (5,53) x (2,47) 2,77-3,32-3,54 (3,79 µm, Q = (1,32) 1,48 (1,75), ovali-ellissoidali con guttula rifrangente.
  15. Nell'erba sotto Picea excelsa, in giardino comunale Hebeloma mesophaeum (Pers.) Quélet Spore 8,60) 8,77-9,56-9,82 (9,92) x (4,77) 5,04-5,49-5,70 (5,71)µm, Q = (1,62) 1,74 1,87, ellittiche o subcitriformi, non destrinoidi. Cheilocistidi generalmente cilindrici o con rigonfiamento basale, lunghi fino a 60-65 µm.
  16. Boschetto planiziale dei Fontanili, loc. Spirano Entoloma rhodopolium (Fr.: Fr.) Kummer Spore (8,08) 8,10-8,62-9,10 (9,13) x (6,40) 6,43-6,64-7,42 (7,46) µm, Q = (1,18) 1,26 (1,36) Pileipellis composta da ife strette (6-7 µm, e da elementi corti subcilindrici, ife senza pigmento incrostante e intracellulare, presenza di GAF.
  17. Tricholoma portentosum (Fr.) Quél.
  18. Amanita gemmata (Fr.) Bertill. = Amanita junquillea Quél.
  19. Russula sardonia Fr. = Russula drimeia Cooke
  20. Clytocibe clavipes (Pers.) P. Kumm. = Ampulloclitocybe clavipes (Pers.) Redhead, Lutzoni, Moncalvo & Vilgalys
  21. Alzate brianza, 370/400 m slm, essenze Pinus sylvestris, Castanea sativa, Quercur petrae Russula atropurpurea var. dissidens Zvára
  22. Pianura Bergamasca, località Spirano, bosco planizale percorso da risorgive, essenze primarie quercia, carpino, ontano, quattro stazioni sulle sponde o nelle immediate vicinanze delle rogge, fruttificazione gregaria, anche abbondate in numerosi esemplari, terreno ricco di sostanze organiche, fogliame, piccoli detriti legnosi, tereno tipico delle sponde di questi corsi d'acqua con matrice sabbiosa. Naucoria striatula P.D. Orton = Alnicola striatula (P.D. Orton) Romagn. Cappello di piccole dimensioni max 1,5/2 cm di diametro color bruno chiaro, più chiaro perifericamente, e striato per trasparenza fino a un terzo del raggio, presenza di un piccolo umbone, lamelle da ocra chiao nei giovani esemplari fino brunatre in maturazione, da adnate ad appena ecorrenti sul gambo, quest'ultimo si prenta cilindrico, appena bulbosetto alla base, un poco più scuro del cappello e percorso da fibrille longitudinali più chiare, più evidenti verso l'apice, consitente, non fragile, lungo almeno il doppio del cappello, sapore un poco sgradevole, odore leggero ma rafanoide / terroso ma , difficile da identificare per la crescita su lettiera umida. Spore (10,45)10,74-11,85-12,60(12,62) x (4,82)5,02-5,2-5,78(5,99), Q: (1,99)1,99 - 1,99 - 2,351(2,47), da lungamente agmidaliformi a fusiformi con restrigimento basale, presenza di apicolo, marcatamente verrucose, appena destrinoidi. Osservazione in Acqua Osservazione in Rosso Congo. Osservazione in Melzer Basidi banali, tetrasporici, ma anche bisporici, con GAF, lunghi 30/40 µm. Cheilocistidi abbondanti lunghi fno a 60 µm, con base ventricosa e con collo stretto e allungato, non capitulato. Osservazione 400× Osservazione 1000× Caulocistidi presenti verso l'apice del gambo, simili ai cheilocistidi. Osservazione 400× Osservazione 1000× Gaf presenti in tutte le strutture osservate, cutis composta da ife cilindriche a ovoidi, alcune con pigmento incrostante.
  23. Località Spirano, Bosco dei Fontanili, essenze Quercus robur e Popupus alba. Cortinarius delaportei Rob. Henry. Specie molto vicina al più conosciuto Cortinarius arcuatorum Rob. Henry, dal quale si differenzia per avere le lamelle non con tinte dominanti violette, la diversa reazione al KOK, rosso porpora in C. arcuatorum, e per le spore che possonon raggiungere i 13/14 µm. Viene citato in letteratura un'entità simile delineata sotto il Taxon di Cortinarius pseudoarcuatorum Rob Henry, ma che non è ancora ben chiaro quali siano i confini morfologici e microscopici con C. delaportei, probabilmente si tratta di raccolte della stessa entità con colorazioni pileiche più cariche o in condizioni ecologiche diverse. Cortinarius delaportei è caratterizzato da una morfologia macroscopica che potrebbe farlo scambiare sul campo con un Hebeloma del gruppo Crustuliniforme, infatti presenta colorazioni pileiche color crosta di pane, più scure verso il centro, con presenza di guttule tipo Hebeloma, che gli conferisconio un aspetto brillante, un poco viscoso specie con tempo umido. Le lamelle sono di color bianco-argilla con a volte lievissime sfumature violette visibili soltanto nei giovani esemplari, si assestano su toni argilla-ocra in maturazione, filo più chiaro. IL gambo è cilindrico, terminante con un bulbo a "cipollotto", abbastanza robusto, biancastro con sfumature violacee evidenti, odore subrafanoide e sapore come di erba bagnata, ma non amarescente, reazione subnulla al KOH sul cappello e reazione nulla sulla carne. Microscopia Spore 10-12 × 5-6,5 µm, citriformi, con verruche ben delineate. Pileipellis conposta da ife strette con pigmento incrostante e intracellulare. Commestibilità Non Commestibile.
  24. Colline Bergamasche, Val Maggiore, Endine Gaiano, essenze primarie Castagno, Quercia, Carpino, in luogo aperto. Cortinarius quercus-ilicis (quercilis) (Chevassut & Rob. Henry) Melot = Cortinarius elegantior (Fr.) Fr. (Nome corrente) Specie dalle dimensioni importanti e dalle colorazioni pileiche fulvo-aranciate, con crescita nei boschi di latifoglia xerofili, in particolare sotto Quercia e Castagno. Cappello che può raggiungere i 15 cm di diametro, di color gialo-occra, ocra fulvo, con macchie bruno-rossastre disposte in modo irregolare, lamelle giallognole, poi concolori al cappello, infine rugginose in maturazione, gambo sodo, robusto, pieno e terminante in un bulbo a “trottola”, carne giallastra, odore e sapore rafanoidi Reazione nulla o appena brunastra al KOH sul cappello, debolmente rosa alla base del bulbo. Spore 10-12(13) × 6-7(8) µm in media, Q. medio 1,70, da lungamente agmidaliformi a citriformi, verruche ben eccentuate. Cortinarius elegantior, secondo altri autori e specialisti di questo Genere, è specie a se stante e separata per la diversa tipologia dell’habitat (conifere) e per la dimensione maggiore delle spore, che possono arrivare fino a 14/15 µm. Pur annoverando questo Taxon con il riferimento tassonomico qui adottato per il Genere Cortinarius, per quanto sopra specificato, si ritiene fondata l'autonomia tassonomica della specie descritta da Melot e annoverata nell' opera "Atlas des Cortinaires" nel Sottogenere Phlegmacium, Sezione Fulvi, Sottosezione Elegantiores, Serie Pseudofulmineus.
  25. ebbravo l'Emilio.......... :clap: Max
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