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Massimo Biraghi

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Tutti i contenuti di Massimo Biraghi

  1. Parco pubblico di Pino silvestre, Crespi d'Adda Auriscalpium vulgare
  2. Solita stazione di Osio Sotto Entoloma saundesii
  3. il risveglio Massimo
  4. Tubaria hiemalis Romagn. ex Bon
  5. si inizia a pittare, ma non solo, la casa di mia figlia e del suo compagno.........prevedo tempi duri

  6. Pronti................ Massimo
  7. Bellissima, e si la natura è bella perchè imprevedibile, non indossa orologi, non cerca di di dominare il tempo, non ha scadenze fisse, ma sopratutto non specula sugli eventi. ciao e continua a stupirci. Massimo
  8. Buoni nuovi ritrovamenti Massimo
  9. auguri sinceri anche da parte nostra.

    Massimo e gio

  10. chi ama la micologia non dovrebbe avere "segreti" e nemmeno conflitti di gelosia. ma questo dovrebbe essere anche un dogma nella vita quotidiana.......... ps.....per come ti ho conosciuto........vai avanti così, hai un compito delicato, fatti onore e credici. Massimo ps 2....abbiamo cenato al mio gruppo con il tuo vino..(gigi barbera docet)........grazie
  11. Ciao, I. heimi non è esclusiva delle zone retrodunali, ma può fruttificare anche in zone diverse, infatti se vai nel nostro archivio, in apertura del primo post, potrai osservare un ritrovamento sotto Leccio. http://www.funghiitaliani.it/index.php?showtopic=14936 Per la microscopia ci vuole tempo, manualità e sapere come procedere. Per Es. per i cheilocistidi devi fare una sezione che delimiti solo il filo lamellare(usa una lente da estetista da tavolo, 4-8× per sezionarla, in alternativa allo stereomicroscopio, non schiacciare molto il preparato e posiziona l'obbiettivo in modo di guardare la parte esterna, spesso schiacciando molto si mischiano con i pleurocistidi. Per i Pleuro, elimina il filo della lamella di qualche mm, poi fai una sezione e osserva. Caulocistidi, molto importante nelle Inocybe la loro distribuzione sul gambo, e perciò usare particolare attenzione nella raccolta, usa un coltellino e raccoglila intera, evita di manipolare il gambo. Fai tre sezioni molto fini sulla corteccia del gambo, uno apicale, uno centrale e uno alla base prima del bulbo. Molte inocybe presentano caulo solo all'apice, alcune fino a metà e altre su tutto il gambo. All'inizio sarà difficile, molte osservazioni saranno "imperfette", spesso ti sembreranno tutte uguali, ma poi vedrai che le differenze saranno ben leggibili. Se hai bisogno..........chiedi pure. Massimo
  12. Controlla I. heimi....... Poi, non vedo nessun cistidio imeniale, ma solo basidi tetrasporici. Massimo
  13. Cheilocistidi 40-60 µm. Caulocistidi apicale analoghi ai cheilocistidi.
  14. Verdellino, aiuola pubblica, essenze Carpino e Cedro Hebeloma leucosarx P.D. Orton. Sinonimo: Hebeloma velutipes Bruchet Basidi tetrasporici. Spore 10-12(12,5) × 5-6(6,5) µm
  15. Caulocistidi apicali 60-80 µm, conformazione analoga ai cistidi imeniali. Caulocistidi verso la metà del gambo molto rari e reperibili nei tessuti interni.
  16. Pleurocistidi lunghi fino 80(85) µm, analoghi ai cheilocistidi, parete fino a 2 µm.
  17. Filo lamellare. Cheilocistidi 50-70 × 12-20 µm, generalmente fusiformi o un poco ventricosi e con presenza di cristalli all'apice.
  18. Microscopia Spore 10-12 × 7-8 µm in media da gibbose a sub-stellate con verruche sporgenti ben delineate e grossolane. Basidi lunghi 25-35 µm, banali, clavati, tetrasporici.
  19. Inocybe praetervisa Quél. Sinononimi Astrosporina praetervisa (Quél.) J. Schröt. Descrizione dei caratteri macroscopici osservati Cappello di medie dimensioni, campanulato-convesso nei giovani esemplari, poi disteso in maturazione, presenza di un largo umbone. Colorazioni pileiche su tinte ocracee con sfumature aranciate, ocra chiaro-alutaceo al disco. Cuticola che si lacera precocemente e radialmente da metà cappello fino al margine conferendogli un aspetto "tigrato", rimoso, che lasciano intravedere la carne sottostante biancastra. Lamelleadnate al gambo, un poco sinuose, panciute, filo intero, e concolore finemente cigliato, di colore biancastro con sfumature grigiastre in gioventù, si assesta su toni ocracei in maturazione. Gambo cilindrico, allargato verso la base, spesso con un piccolo bulbo a volte marginato, ricoperto da fine pruinosità, biancastro nei giovani esemplari, tende a sporcarsi di ocra in maturazione, assenza di toni rosati. Carne biancastra nel cappello, color miele nel gambo, odore leggermente spermatico, sapore subnullo un poco acidulo-amarognolo. Habitat ritrovata sotto latifoglia (Carpino, Quercia) in terreno calcareo-argilloso. Commestibilità Tossica, provoca Sindrome Muscarinica. Osservazioni L'aspetto morfologico è affine a Inocybe rimosa (Bull.) P. Kumm., con la quale si può confondere sul campo, l'osservazione dei caratteri microscopici esclude qualsiasi dubbio per via delle spore, liscie in I. Rimosa, gibbose in I. praetervisa. Inocybe margaritispora (Berk.) Sacc. si diversifica per il cappello non fibroso-rimoso radialmente, ma dissociato in squamule, per le spore subisodiametriche, quasi stellate di (7,5) 9-10(11) × 7-10 µm, cistidi imeniali fusiformi-ventricosi, caulocistidi presenti su tutta la superficie del gambo. Inocybe phaeosticta Furrer-Ziogas, con squamule presenti sul cappello, ha spore più piccole 8-10 × 6-8 µm, cistidi imeniali fusiformi-ventricosi, elevata al rango di specie da Bon è considerata sinonimo di Inocybe margaritispora (Berk.) Sacc.
  20. Trama lamellare composta da ife a "salsicciotto". Ife della cutis cilindriche larghe larghe 8-18 µm. Presenza, se pur non numerosi, di giunti a fibbia.
  21. Pleurocistidi identici ai cheilocistidi, osservati elementi che raggiungono i 120 µm, ingrandimento 400×. Caulocistidi dell’apice del gambo, lunghi fino a 80 µm, ingrandimento 400×. Ingrandimento 1000×. Paracaulocistidi a forma clavata.
  22. Basidi banali, clavati, tetrasporici. Spore (7) 8-10 × 4,5-6 µm, subagmidaliformi. Cheilocistidi 65 – 105 µm cilindrico-fusiformi, alcuni leggermente lageniformi, con cristalli all'apice ingrandimento 400 ×. Ingrandimento 1000×. Paracistidi imeniali a forma clavata.
  23. Recuperata per l'archivio Parco pubblico località Roncola Bassa (BG) Inocybe obscurobadia (J. Favre) Grund & D.E. Stuntz[/size] Tassomomia Regno Fungi Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Sottoclasse Holobasidiomycetidae Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inocybe Sottogenere Inocybe Sezione Splendentes Sottosezione Subbrunneinae Sinonimi: Inocybe furfurea var. obscurobadia J. Favre Inocybe tenuicystidiata E. Horak & Stangl Etimologia Dal greco inós = fibra e "kybe" = testa, cappello, per il cappello fibroso e dal latino obscurus = oscuro e badius = baio per le colorazioni pileiche. Descrizione sommaria macroscopica Cappello 0,7 -1,5 cm, da convesso in gioventù ad piano convesso in età adulta, umbone pronunciato, cuticola di aspetto feltrato, fibrosa verso il margine che può essere lacerato, decorata da piccole squamule in prossimità dell’umbone. Colorazioni pileiche su toni fulvo-ocracei , bruno rossastri – bruno scuro nell’umbone. Lamelle adnate al gambo o leggermente decorrenti, un poco ventricose, sinuse, con margine irregolare, leggemente fimbriate, di colore ocra chiaro con sfumature grigiastre nei giovani esemplari, nettamente ocracee in maturazione. Gambo generalmente cilindico appena ingrossato alla base dove può formare un pseudobulbo, percorso da fibrille longitudinali e pruinoso verso l’apice, cortina presente nei giovanissimi esemplari, evanescente. Colorazioni ocra-rossastre, impallidente alla base su toni biancastri Habitat reperita in un viale di un parco pubblico in terreno fangoso per le abbondanti piogge, sotto Acero e Tiglio Caratteri microscopici osservati Spore subagmidaliformi, (7) 8-10 × 4,5-6 µm Basidi clavati banali 30-40 µm tetrasporici Cheilocistidi 65 – 105 µm, cilindrici-fusiformi con evidenti cristalli alla’apice Pleurocistidi identici ai cheilocistidi , osservati fino a 120µm Caulocistidi presenti all’apice del gambo, lunghi fino a 80 µm, conformazione identica ai precedenti Paracistidi e paracaulocistidi di forma clavata. Trama lamellare composta da ife a “salsicciotto” Pileipellis formata da ife cilindriche larghe 8-18 µm. Commestibilità/Tossicità Tossica provoca sindrome Muacarinica Osservazioni In questa sottosezione, che annovera specie aventi un gambo non propriamente bulboso e con toni rosati, troviamo una specie che presenta cistidi imeniali da cilindrici- affusolati a leggermente lageniformi. Inocybe furfurea var. obscurobadia Favre , elevata al rango di specie da D. V. Grund & D.E. Stunz. : Nova Scotian Inocybes: IV - D. W. Grund and D. E. Stuntz - Mycologia, Vol. 69, No. 2 (Mar. - Apr., 1977), pp. 392-408 - Published by: Mycological Society of America Questa specie è ben descritta da TH. W. Kuyper in “ A revision of the Genus Inocybe in Europe” Sub Genus Inosperma and smooth-spored species of Subgenere Inocybe (1986) Pag. 112-114 M. Bon in Documents Mycologiques tome XXVII "Clé monografique du Genre Inocybe" April 1977, fascicule N. 103 pag.64), descrive Inocybe obscurobaia con il precedente taxon di Inocybe furfurea var. obscurobadia Favre, come specie più gracile e con colorazioni pileichè più scure.
  24. Caulocistidi più rarefatti ma presenti fino alla base del gambo. Presenza di GAF nella trama pileica.
  25. Caulocistidi all'apice del gambo lunghi 60-70 µm. Caulocistidi a metà gambo 50-65 generalmente più stretti.
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