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Gianluigi Boerio

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Messaggi pubblicati da Gianluigi Boerio

  1. Per me R. romellii.

     

    Presenza di alcune lamellule (di norma assenti in curtipes) e colorazione complessiva ivi incluso il colore delle lamelle stesse che lascerebbero presagire una sporata piuttosto scura.

    La sporata infatti aiuterebbe molto poiché R. curtipes è ai limiti inferiori del giallo (IVa) a differenza di romellii che è di un giallo carico (IVd).

     

    Oltre alle differenze microscopiche gia indicate da Max.

     

    Luigi

  2. Lactarius romagnesii Bon; Regione Lombardia; Prealpi Lombarde; Valle Seriana, in bosco di Fagus sylvatica a 900 mt slm. Foto e commento di Gianluigi Boerio

     

    La specie si differenzia dal vicino L. picinus oltre che per l' habitat preferenziale di Picea abies di quest'ultimo (ma esistono diversi ritrovamenti sotto Fagus sylvatica o in boschi misti con Picea abies) a livello macroscopico per le lamelle fortemente spaziate. Ulteriori conferme e differenze dall'esame microscopico in particolare dall'ornamentazione sporale con creste più pronunciate.

     

    post-3496-0-98985900-1445599438.jpg

  3. Sicuramente il cavalletto è un elemento fondamentale nella fotografia macro. Ed il gorilla più che un cavalletto è un supporto di fortuna..

     

    Se posso permettermi un consiglio, oltre a quanto già detto da Bobby, cerca un cavalletto che consenta più che un'elevata altezza dal suolo la possibilità di arrivare rasoterra (cosa non scontata).

     

    Inoltre nella fotografia micologica (ma non solo) sono frequenti situazioni di luce con forti contrasti (zone scure e punti di luce elevata) essendo spesso in un bosco.

     

    Per questo ritengo fondamentali altri due accessori: un telecomando remoto (mai premere con il dito l'otturatore anche se con autoscatto) ed un diffusore di luce (va benissimo un ombrellino bianco!).

     

    Messa a fuoco manuale selettiva.

     

    Buona Luce.

     

    Luigi

  4. In considerazione degli aghi di pino evidenti in foto, R. torulosa è ipotesi plausibile.

     

    Certo Franzu ci dice "prevalentemente Abete e latifoglie"...

    Se invece degli aghi di pino in foto si fossero visti strobili di Abete, R. queletii lo sarebbe altrettanto.

    In passato torulosa venne considerata varietà di queletii.

     

    Cosi, pour parler. :lol:

     

    Luigi

  5. Stesso luogo, bellissimo boleto, molto simile a B. luteocupreus macroscopicamente dai colori pileici più giallastri. Viraggio intenso in tutta la sezione al taglio verso il blu così come al tocco, cosa che ne rende difficile la fotografia..

     

    Boletus rhodopurpureus Smotl.; Regione Piemonte; Luglio 2015; foto di Gianluigi Boerio.

     

    post-3496-0-31326300-1435739470.jpg

  6. Lactarius volemus (Fr.) Fr.; Regione Piemonte; Luglio 2015; foto di Gianluigi Boerio.

     

    Specie precoce in periodo estivo, confondibile sul campo con L. rugatus soprattutto quando per condizioni climatiche (?) si presenta senza il tipico e forte odore. Macroscopicamente un buon carattere distintivo sono le lamelle assai più spaziate in quest'ultimo. La reazione al FeSO4 dirime ulteriormente la questione piochè in L. volemus è verde mentre in L. rugatus è rosa. Nel caso di ulteriori dubbi la microscopia è nettamente diversa mancando in quest'ultimo i cheilocistidi (a parete spessa in L. volemus).

     

    post-3496-0-87205400-1435735489.jpg

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