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seriola

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Messaggi pubblicati da seriola

  1. Scatto incredibile, Mario!!! :clapping:

     

    Ricordo una tempesta di neve e ghiaccio al passo del Gran San Bernardo il 16 Agosto di

    una quindicina di anni fa: avevo i pantaloncini e camminavo all'indietro e sono arrivato con la parte posteriore delle gambe tutta graffiata....

    Ciauuuu,

    :) Gianni

     

    Troppo buono Gianni!

    Ciao e buon anno!

  2. Grazie Marì e grazie anche a Giuliano.

    Tanti auguri anche a voi.

    Ciao.

    Ehi Mario mi sono arrivati da mia zia i "rococò"e le castagne :jawdrop:

     

    Ciao Maria, scusami sono stato fuori e ti leggo solo adesso.

     

    Li avrai già aggrediti, ritengo...

    Ti confesso una cosa: da pessimo napoletano, non amo i roccocò (sì, con due "c"), ma mi rifaccio con le castagne e con tutto il resto, pastiere comprese (mia moglie, Maria come te, è bravissima...).

    Augurissimi ancora.

  3. AIUTOOOOOO.......l'uomo nerooooo :194:

    Ciao Mario,ho un pò tardato a rispondere xchè pensavo ad una somiglianza e non mi veniva :specchio: poi scorrendo a mezza faccia....ecco gli occhi di Corrado Pani!

    Bella ma io non avrei poggiato con forza sulla mano la guancia,hai messo in risalto una borsa sotto l'occhio destro,cmq è proprio una bella foto :thumbup:

     

    :hands49: Marika

     

    Ciao Marì.

     

    Vero che sembro l'uomo nero?:frantic4yc::frantic4yc:

     

    Comunque, scherzi a parte, mi è sembrato giusto presentarmi visto che sono un paio d'anni che sono socio e non ho mai postato una mia foto... che, comunque, ha ottenuto un discreto successo ( e una lusinghiera recensione) su un sito specialistico.

     

    Ciao e grazie del riscontro.

  4. Stavo provando lo scatto remoto fresco d'acquisto... siccome non ho una foto decente che mi rappresenti in qualche modo, anche semplice, ho chiesto a Serena di scattarmene una.

     

    Con tutta la comprensione per chi sopporterà la vista del mio facciotto, a me sembra che il risultato non sia poi così indegno.

     

    Eos 30D, 50 mm. f 1.8 a f/2.8, 1/250 sec. a iso 100; scatto remoto, cavalletto e pre-sollevamento dello specchio.

     

    Eccomi (perdonate la sfrontatezza...).

    post-3893-1196101054.jpg

  5. Semplicemente stupende, nitidezza disarmante!!! :ohmy:

    Dici "Impostazioni del tutto manuali, scatto raw, iso a palla e un'attenta post produzione..."; potresti essere piu' dettagliato o chiedo troppo?

    Grazie se vorrai esaudire la mia richiesta, grazie anche se no. :D

     

    :hands49:

     

    Gian Luca

     

    Ciao Gian Luca, prima di tutto grazie, troppo buono...

     

    Provo a risponderti con semplicità, ma non è facile.

     

    Anzitutto, gli scatti: il tamron non è stabilizzato, per cui mi sono tenuto a distanza, appoggiato a un muro, massima apertura, iso elevati e... apnea a ogni scatto!

     

    Manuale la regolazione, come quella del gabbiano dell'altro topic, perchè le luci dei concerti variano di continuo, così ho fatto un po' di prove e mi sono accorto che anche con Iso 400/800 (ma molte sono a 1600, come la seconda) potevo ottenere a tutta apertura tempi relativamente veloci (considera che ho scattato da 105 a 360 mm. equiv. senza stabilizzatore...), tanto da poter congelare il movimento degli artisti (a proposito, davvero belle le canzoni...).

     

    La post produzione assume un ruolo fondamentale nell'era digitale... è inutile stare a chiedersi se è lecita o meno, basta non esagerare...

    Dal mio canto: solo riduzione rumore selettiva (zone d'ombra...) nitidezza selettiva, rimozione delle aberrazioni cromatiche che il buon Tamron (con buona pace di Orionmax) elargisce a più non posso (sono quegli aloni violacei che noti, nonostante il mio intervento, nelle foto e che qui,in fondo, non disturbano più di tanto, data l'atmosfera psichedelica del momento ritratto...).

     

    Certo, se avessi potuto utilizzare il 100/400, stabilizzato, aberrazioni quasi zero, 100 mm. in più, qualità otiica eccellente... forse avrei salvato 50 scatti su 100 e non 10...

     

    Ma va bene anche così, ciao.

     

    P. S.: la prima, formato 30x40, è appesa a una parete della stanzetta di mia figlia, che fa illividire d'invidia tutte le sue amiche, favoleggiando l'arte fotografica del papà... si accontenta di poco!

    Ciao.

  6. Oggi vi propongo uno scatto che esula un po' dal nostro ambito.

     

    Il 18 agosto scorso le Vibrazioni hanno tenuto un concerto dalle mie parti.

     

    Nonostante i miei quaranta e passa (quarantuno il prossimo 17/12), sono un appassionato di musica anche leggera e questi ragazzi mi piacciono molto (a mia figlia Serena, dieci anni, manco a dirlo!).

     

    Non ho resistito: mi sono armato con la 30D e il 70/300 Tamron (il plasticotto da 100 euri...) per non rischiare il 100/400 Canon; mi sono trovato un posto defilato e lontano dalla calca (ecco perhè il tele...) e, tra un brano e l'altro, ho scattato qualche foto.

     

    Impostazioni del tutto manuali, scatto raw, iso a palla e un'attenta post produzione...

     

    Eccone un paio.

     

    il gruppo:

    post-3893-1195126353.jpg

  7. Rispondo a entrambi:

    Luciano, è vero il gabbiano planava... hai detto bene seguirne il movimento da lontano e al momento dello scatto continuare con la stessa dolcezza... nonostante i tempi brevissimi impiegati, è fondamentale!

     

    Tittone: sono confuso! Comunque, anche a me piace molto, se vuoi te la passo in formato originale, per una stampa media va benissimo, per il desktop è perfetta!

     

    Ciao e grazie ancora.

  8. Questa interessantissima discussione mi riguarda davicino...

     

    Una delle prime mie fisse, da quando vado a funghi, è stato il sott'olio...

    Solo ed esclusivamente perchè mi sembrava il sistema migliore per conservare (quasi) inalterato il sapore e l'aroma del fresco...

     

    Mi sono, poi, in parte ricreduto: molto meglio il surgelatore o, non potendo per questioni logistiche, seccare per ridurre in polvere aromatica o fettine da riprendere in acqua se funghi molto sani; posso assicurare che l'aroma del secco (porcini su tutti) ha una resa indescrivibile... ovviamente il secco naturale (no essiccatoi, rigorosamente!!).

     

    Tuttavia, il sott'olio ha ancora il suo fascino: antipasti su tutto!

     

    La procedura, con la quale non ho mai avuto problemi, è la seguente:

    - funghi giovani, sodi e assolutaente sanissimi;

    - lavati accuratemte e messi a sgocciolare per qualche minuto in una ampia scolapasta pulitissima;

    - ampio pentolone, nel quale realizzo dapprima un soffritto con aglio, pepe in grani, prezzemolo e... quel che vi pare!

    - aggiungo poi i funghi, preventivamente tagliati secondo gusto, ma mai in pezzi troppo grossi, e li lascio insaporire un po' a fuoco vivo;

    - poi aggiungo acqua e aceto (non troppo, meno d'un quarto in proporzione), sale in misura abbondante (il Clostridium botulinum è inibito dall'acidità e dalla salinità...) e porto il tutto a bollore per almeno trenta minuti...;

    - durante gli ultimi cinque minuti di cottura, ripongo la scolapasta già utilizzata in precedenza sul pentolone, così da sterilizzare anche lei, e se uso mestoli faccio lo stesso anche con loro, immergendoli direttamente nel pentolone durante la bollitura; stessa sorte per i vasetti e i coperchi da utilizzare;

    - spengo il fuoco, non faccio raffreddare nulla ma scolo immediatamente i fughi e gli aromi con la colapasta sterilizzata;

    - con il mestolo di prima, senza attendere alcun raffreddamento, riempio i vasetti preventivamente dotati diun fondo di almeno due dita d'olio d'oliva (leggerissimo, perchè l'extravergine ammazza i sapori);

    - importantissimo: non aggiungo alcun elemento a crudo! Gli arolmi sono solo quelli già inseriti nel soffritto iniziale e che si sono frammisti ai funghi nella bollitura e successiva scolatura disordinatamente ma efficacemente... dal punto di vista olfattivo!!

    - chiudo i vasetti, in modo da lasciare almeno un buon dito d'aria tra il coperchio e il contenuto, a sua volta ben ricoperto dall'olio;

    - nel frattempo ho già nuovamente riempito il pentolone con sola acqua; immergo i vasetti, separati da stracci e stoffe (puliti anch'essi, ovvio!) e do fuoco alle polveri, sterilizzando per almeno altri trenta minuti dal primo bollore, anche se il clac di sotto vuoto sopraggiunge molto prima (cinque minuti, di solito);

    questa procedura mi consente di ottenere anzitutto un prodotto sicurissimo, scevro da qualsiasi contaminazione, e anche un antipasto graditissimo; la riservo a lactarius, lepidum e lardaroli rossi (Hygrophorus russula), eccellenti in quest'utilizzo; francamente, la evito per gli altri funghi, perchè preferisco il loro sapore naturale;

     

    è bene sapere, infatti, che questa procedura consente d'ottenere un ottimo contorno o antipasto che non ha nulla a che spartire, però, col classico prodotto trifolato; l'aceto la fa da padrone e il risultato, gradevolissimo, è però inevitabilmente specifico: antipasti e insalate!

     

    l'altro sottolio sperimentato è molto ma molto meno consigliabile:

    consiste in una procedura più semplice ma, e qui sta il ma, meno sicura...

     

    c'ho provato quest'anno, in Val di Fiemme, perchè non volevo rassegnarmi a seccare tutti gli edulis e i pinophilus che, nonostante io e mia moglie c'impegnassimo a fondo nell'impresa, non siamo riusciti a consumare...

     

    scartata l'idea dell'aceto perchè troppo invasivo, ho fatto una cosa assolutamente contraria a tutti i miei principi: ho trifolato i funghi, pulitissimi e sanissimi e salati più del necessario (prevedendone un utilizzo in risotti e altri piatti cui avrebbero bilanciato un necessario difetto di salatura) li ho rinchiusi in vasetti con la stessa procedura di cui sopra (togliendo però l'aglio fin da subito dopo la sua doratura, perchè odio il suo sapore quand'è stracotto!) e poi ho sterilizzato per... un'ora a temperatura altissima, rabboccando l'acqua nel pentolone solo gradatamente, così da non perdere mai il bollore!

     

    Avevo più di qualche perplessità: so quanto l'aceto sia importante per scongiurare il deperimento e soprattutto il botulino che poi, diciamolo, è il vero terrore di queste preparazioni, e credevo che dai vasetti, dopo il trattamento di sterilizzazione prolungata, sarebbe venuta fuori pappa e non funghi sodi e giovani;

     

    avevo torto!

     

    il risultato è gradevolissimo, l'aroma si conserva quasi del tutto inalterato (si sente un po' troppo l'olio...) e i vasetti non hanno dato segno alcuno di cedimento;

     

    in verità c'è stato un caduto, ma la colpa, credo, è stata della cattiva chiusura dovuta a un coperchio difettoso...

     

    a proposito: non riutilizzate mai i coperchi! i vasetti sono perfettamente riutilizzabili e forse anche la maggior parte dei coperchi, se non troppo strapazzati; ma io preferisco spendere pochi euro per una decina di coperchi, piuttosto che aver sorprese.

     

    In conclusione, sperando d'esser stato utile, gradirei un consiglio.

     

    Quali sono gli indizi del C. Botulinum e quando posso invece andare tranquillo?

     

    Ho imparato una cosa nuova, ad esempio, perchè non sapevo dei puntini neri... ma ci sono altri elementi, indizi cui affidarsi?

    Inoltre, il botulino altera i sapori e tende a far gonfiare i coperchi per la produzione di gas?

     

    Grazie a tutti e alla prossima.

  9. Ho paura ad immaginare cosa dev'essere il formato pieno!

    Avrei, impudentemente, una richiesta: ne posso avere una 1024 x 768 full resolution a questa mail (marioseriola@hotmail.it)?

    Ovviamente per unico ed esclusivo utilizzo sfondo desktop (e un po' per apprezzarla meglio...)!

    In ogni caso, comprendendo appieno le eventuali ragioni che dovessero indurti a non postarmela, ti faccio i miei più sinceri complimenti e apprezzamenti.

    Ciao.

  10. Hai usato il 400mm? Così fosse sarebbe un 640mm con la 30D! Giusto?

    Non è male anche se si vede che è un po' spinta in post produzione nella nitidezza.

    Concordo che non bisogna mai cestinare, niente!

    Solo che ci vorrebbero 500000000 giga di HD.

    Ciao L

     

    Ciao Luciano.

    Esattamente come dici: 640 mm. equiv..

     

    La spinta nella nitidezza c'è ma è poco visibile nel formato originale, qui invece la riduzione per il web e il crop rendono un po' più evidente il trattamento.

    Ciao.

  11. Ripescando tra i miei scatti della scorsa primavera, mi è saltato all'occhio questo che avevo sottovalutato al momento... mai cestinare i files subito!

     

    Purtroppo il soggetto era un po' lontano, e la foto è croppata d'un 40%, ma mi sembra decente, che ne dite?

     

    Eos 30D, 100 - 400 L Is Usm, 1/1000 sec a f/5.6, iso 100, Is on.

    post-3893-1194603623.jpg

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