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  1. Cytisus decumbens (Durante) Spach Nome italiano Citiso straiato Tassonomia Famiglia: Fabaceae Foto e testo di Giorgio Venturini (Dal nome greco della pianta, kutisos, secondo Plinio deriva dall'isola di Cytno, nelle Cicladi; decumbens per il portamento ricadente) Capracotta Giugno. Leguminosa. 20-40 cm, prostrata, pelosa con peli talvolta rossicci. Foglie a tre foglioline come tutti i Cytisus. Calice peloso. Legume scuro di circa 2 cm. Pascoli aridi.
  2. Medicago littoralis Loisel = Medicago tetracycla C. Presl, Medicago striata Bastard, Medicago braunii Godr. sensu Guss. Tassonomia Ordine: Fabales Famiglia: Fabaceae Nome italiano Medica delle spiagge, Erba medica litorale. Foto e descrizione Pianta erbacea di colore verdastro, spesso colorato di porpora, con aspetto strisciante e fusti fioriferi semi-eretti; le foglie, divise in 3 foglioline, sono di colore verde, picciolate, di forma oblanceolata con i margini provvisti di dentelli nel terzo superiore e apici retusi, le stipole sono da lanceolate a dentate. L'infiorescenza è un racemo con un peduncolo più lungo di quello fogliare che porta fino a 5 elementi, il calice, di colore verde con sfumature porpora, racchiude il tubo fiorale ed ha i denti regolari e pelosi, la corolla è di colore giallo ha lo stendardo più grande della carena che a sua volta è più lunga dei petali laterali. Il frutto è costituito da un carpello spiralato con spine leggermente curve contenente semi reniformi di colore giallo-arancio. Fiorisce da marzo a maggio, su spiagge e dune marine, assente in Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige e Umbria. Regione Liguria, 0 m s.l.m., Marzo 2012, foto di Marika.
  3. Cytisus hirsutus L. subsp. pumilus (De Not.) Briq. = Chamaecytisus hirsutus (L.) Link subsp. pumilus (De Not.) Briq., Genista notarisii Rouy Tassonomia Ordine: Fabales Famiglia: Fabaceae Nome italiano Citiso peloso, Citiso irsuto. Foto e descrizione Piccolo arbusto perenne alto fino a 30 cm con fusti basali molto ramificati e legnosi, quelli erbacei eretti; le foglie sono piccole e portate da peduncoli con peluria appressata, tutte trifoliate con la faccia superiore liscia e gli apici acuti e quella inferiore leggermente pelosa, come i bordi. L'infiorescenza è singola e spunta dall'ascella fogliare su un corto peduncolo con il calice tridentato, pelosetto e di colore giallo verdognolo che presenta a volte una macchia rossastra; il fiore è di colore giallo con lo stendardo soffuso di rosso. Il frutto è un legume peloso lungo circa 3,5 cm. Fiorisce da aprile a giugno, da 800 a 2000 m s.l.m., in prati aridi e soleggiati, su rocce calceree e sedimenti terrigeni. Pianta endemica delle Alpi maritime liguri-piemontesi e francesi. Regione Liguria, 1300 m s.l.m., Maggio 2008, foto di Marika.
  4. Vicia narbonensis L. subsp. narbonensis (1753) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Fabales Famiglia: Fabaceae Nome italiano Veccia selvatica Etimologia L'epiteto generico, Vicia, deriva dal verbo latino vincìre = legare, avvincere. In riferimento alla maggior parte delle specie di questo genere che, tramite i propri cirri o viticci terminali, si avvinghiano a sostegni di varia natura. L'epiteto specifico, narbonensis, significa: relativo a Narbona, nome in occitano della cittadina di Narbonne situata nella Francia Meridionale (Occitania). Descrizione Pianta erbacea annuale, pubescente, alta fino a 60 cm. Fusto eretto, rigido, tetragono. Foglie picciolate, le superiori formate da 1-4 paia di foglioline larghe 2-3 cm, orbicolari o ellittiche, intere o sinuoso-dentate, rachide terminante in un cirro ramoso, foglie inferiori formate da un paio di foglioline con rachide senza cirro, alla base del picciolo sono presenti 2 stipole semicordiformi, con il bordo inciso-dentato. Infiorescenza formata da un racemo, sorretto da un corto peduncolo, composto da 1-5 fiori papilionacei. Fiori ascellari, vessillo biancastro con venature porpora opaco, ali più scure; calice campanulato, zigomorfo con denti calicini diseguali, lanceolati, acuti. Il frutto è un legume lungo 5-6 cm, non stipitato, oblungo, compresso, con peli tubercolati sulle giunzioni e glabro sulle due facce contenente 4-9 semi subglobosi, il legume diventa nerastro a maturazione raggiunta. Cresce nei boschi, nella macchia, su terreni incolti e scarpate. Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza Vicia narbonensis L. subsp. narbonensis (1753); Regione Sardegna; 100 m s.l.m.; Marzo 2011; Foto di G. B. Pau.
  5. Acacia dealbata Link 1822 Tassonomia Divisione Magnoliophyta Classe Magnoliopsida Ordine Fabales Famiglia Mimosaceae Nome italiano Mimosa. Foto e descrizione Albero perenne alto fino a 30 metri, di origine australiana con portamento dapprima arbustivo e poi arboreo con l'accrescimento, il tronco è eretto, liscio, di colore cinerino con screpolature verticali rossastre, le foglie sono picciolate e bipennate con foglioline a loro volta pennate, ogni penna porta circa 50 paia di foglioline, sono di colore verde, lineari, con apici arrotondati. L'infiorescenza è una cima globosa apicale, peduncolata, con circa 30 elementi racemosi; i fiori sono di colore giallo e odorosi, di forma pentamera con molti stami che fuoriescono dai petali, i filamenti e le antere sono giallo oro. Il frutto è un legume elissoidale deiscente, compresso, di colore verde azzurro contenente semi elissoidali di colore marrone muniti di funicolo. Fiorisce da dicembre a marzo, da 0 a 400 m s.l.m., sulle scarpate autostradali, sulle sponde dei laghi, in colline calde e giardini, al Nord è presente in Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e dalla Liguria a tutte le coste tirreniche fino alla Campania e Basilicata, presente anche in Sardegna. Note: l'Acacia dealbata Link è pianta invasiva piantata in particolare per contenere le scarpate stradali e le coste colpite dagli incendi per il suo potere di rigenerarsi in fretta. La pianta è simbolo dell'8 Marzo, festa delle donne, voluta da Teresa Mattei essendo un fiore povero e di facile reperibilità nei tempi duri del dopoguerra. Regione Liguria, 20 m s.l.m., Febbraio 2014, foto di Marika.
  6. Lathyrus clymenum L. Tassonomia Ordine: Fabales Famiglia: Fabaceae Nome italiano Cicerchia porporina Foto e descrizione Pianta erbacea biennale o annuale rampicante, con fusti aerei lunghi fino a 100 cm, glabri e molto ramificati alla base con ali larghe fino a 3 mm. Le foglie di colore verde sono generalmente picciolate, le inferiori e a volte le mediane sono senza foglioline e senza stipole ma risultano fillomorfiche e di forma oblanceolata con apici cirrosi, le mediane e le superiori sono composte da 2-8 foglioline alterne e terminanti con un viticcio ramificato, le stipole sono lineari o ovato-lanceolate terminanti alla base con due lobi rivolti in fuori a volte ciliati agli apici. L'infiorescenza è un racemo ascellare senza brattee composta da 2-5 elementi pedicellati, il calice ha denti obbliqui e ciliati, la corolla ha lo stendardo di forma spatolata con lamina rotondeggiante a volte mucronato, è gibboso alla base e di colore rosso porpora e diventa violetto all'essicazione, le ali sono di colore azzurrognolo e la chiglia biancastra; l'androceo è diadelfo, le antere sono oblunghe, lo stilo è diritto con lo stigma umido e di forma discoidea. Il frutto è un bacello contenente i semi. Fiorisce da marzo a giugno, da 0 a 1000 m s.l.m., in prati incolti, bordi e sentieri collinari, campi coltivati e non, indifferente al substrato. Presente in tutta Italia ad esclusione di Valle d'Aosta, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige. Note: è possibile la confusione con Lathyrus articulatus L. che però ha foglioline larghe fino a 5 mm e peduncoli fiorali uniflori. Regione Lazio, 0 m s.l.m., Aprile 2006, foto di Mauro Cittadini.
  7. Genista radiata (L.) Scoop. Tassonomia Ordine: Fabales Famiglia: Fabaceae Nome italiano Ginestra stellata. Foto e descrizione Pianta suffruticosa perenne, alta fino a 50 cm; radice a fittone, coriacea e resistente; rami vecchi legnosi alla base, con corteccia di colore bruno chiaro, non spinosi, densamente ramificati e striati, rami giovani filiformi, verticillati, a volte opposti, eretti, verdi, pubescenti e angolosi; foglie sessili, opposte, pubescenti nella pagina inferiore, con lamina divisa in tre segmenti lineari lunghi 1-2 cm e larghi 1 mm, presto caduche; infiorescenza a capolino terminale, formato da 2-7 fiori brevemente peduncolati, il capolino è sorretto da un lungo e nudo peduncolo finemente pubescente, ascellare alle foglie superiori; fiori dialipetali, zigomorfi, calice vellutato-setoso, gamosepalo, con sepali pressoché simili, corolla papilionacea setosa con 5 petali gialli, vessillo ripiegato, ovato, bilobato, ali e vessillo lunghi quasi quanto la carena; il frutto è un legume contenente 2-3 semi, ovale, compresso, vellutato-setoso, con punta apicale ricurva. Cresce ai margini soleggiati dei boschi di montagna, preferibilmente con substrato calcareo. In Italia è presente nelle seguenti regioni: Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo. Fiorisce in giugno-luglio da 300 a 1500 m s.l.m.. Regione Liguria, 700 m s.l.m., luglio 2010, foto di Giorgio Venturini. (Sito)
  8. Lathyrus pannonicus (Jacq.) Garcke subsp.varius (Hill)P.W.Ball = Lathyrus varius (Hill) Koch, Orobus versicolor J. F. Gmel. Tassonomia Ordine: Fabales Famiglia: Fabaceae Nome italiano Cicerchia pannonica. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne con radice rizomatosa carnosa e fusiforme, di tipo fascicolato; lo stelo è ramificato alla base, ascendente, alato e aptero. Le foglie sono picciolate, opposte e lineari con grandi stipole alate alla base, le basali hanno 2 paia di foglioline, le superiori 4 paia e terminanti con una fogliolina centrale ridotta ad un mucrone fogliaceo lineare e caduco. L'infiorescenza spunta tra fusto e stipole foliari, è peduncolata, porta fino a 11 elementi fioriferi; i fiori hanno un corto picciolo e i denti del calice diseguali e ciliati, la corolla è papilionacea di colore giallastro, lo stendardo è ampio con screziature rosee, le ali aderiscono alla carena. Lo stilo è cilindrico inferiormente, piano e pubescente all'apice. Il frutto è un baccello contenente semi subsferici. Fiorisce da maggio a giugno, da 0 a 800 m s.l.m., nei prati aridi e nei sottoboschi di aghifoglie, leccete e rovereti. Presente in Piemonte, Lombardia,Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana e Lazio. Note: questa specie di Lathyrus non presenta cirri agli apici dei rami. Regione Friuli Venezia Giulia, 200 m s.l.m., Aprile 2011, foto di Nicolò Parrino.
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