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  1. Agaricus braendlei L.A. Parra & M.M. Gómez 2018 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Agaricaceae Genere Agaricus Sottogenere Agaricus Sezione Agaricus Sinonimi Agaricus argenteus Braendle ex Peck 1899. Etimologia L'epiteto Agaricus deriva dal greco αγαρικόν = fungo degli Agari; perché secondo Dioscoride proveniva dall'Ucraina, che a quel tempo veniva chiamata "Terra di Agaria". L'epiteto braendlei è dedicato a F.J. Braendle, che Peck ha indicato come primo scopritore della specie. Cappello 3-7 cm, emisferico, poi da convesso ad appianato; margine intero oppure, a volte, appendicolato per i residui del velo parziale. Superficie asciutta, secca. Colore da biancastro a grigio argenteo. KOH sul cappello negativo. Lamelle Fitte, libere al gambo, rosa pallido che scuriscono con l’età, fino a diventare bruno-nerastre. Filo lamellare concolore. Gambo 3-6 cm e spesso 1-1,5 cm, cilindrico assottigliato verso la base appuntita. Biancastro, imbrunente verso la base. Anello Il velo sottile, fragile, può lasciare traccia nei giovani esemplari sul margine del cappello e forma un anello bianco, molto evanescente, spesso ridotto a semplici resti sulla parte alta del gambo. Micelio basale di colere bianco. Carne Soda, bianca. Odore e sapore non significativi. Habitat In primavera e autunno, tra l’erba delle radure di terreni compatti e incolti, in parchi, sempre fuori dai boschi. Microscopia Spore (6,5)6,7-8,0(8,45) × (4,6)4,8-5,5(5,6) µm; Q = (1,2)1,3-1,5(1,6); N = 30; ellittiche, lisce, bruno nerastre in massa. Basidi tetrasporici. Cheilocistidi assenti. Commestibilità e Tossicità Commestibile. La specie appartiene agli Agaricus senza odori fenolici e ingiallimenti alla corrosione, né rizoidi alla base del gambo. Non sono conosciuti micetismi attribuibili a questa specie. Specie simili Agaricus campestris è la specie più simile, al punto che Kerrigan, uno dei maggiori studiosi del genere Agaricus, ritiene che molte raccolte Nord Americane etichettate come Agaricus campestris debbano invece essere ascritte ad Agaricus braendlei, il suo sosia Nord Americano Orientale. In effetti le due specie si differenziano semplicemente per la dimensione delle spore, maggiori o minori di 8 µm di lunghezza, e per la diversa filogenesi molecolare. Altri elementi distintivi rispetto alla specie qui citata sono: il contesto al taglio, bianco immutabile, mentre in Agaricus campestris la carne diventa leggermente rosata nel cappello e nella parte superiore del gambo; una fascia imbrunente verso la base del gambo che in Agaricus campestris manca; odore insignificante contro quello fungino di Agaricus campestris. Note nomenclaturali Agaricus argenteus Braendle ex Peck 1899, nome con il quale fino al 2018 è stata chiamata la specie in esame, è considerato un nome illegittimo, in quanto sinonimo posteriore di Agaricus argenteus Whit. 1792. William Whitering, un medico e botanico Britannico vissuto nel 1700, scopritore, tra le altre, di talune applicazioni mediche della Digitalis, scrisse tra il 1741 ed il 1799 un'opera in tre volumi: "A Botanical Arrangement of British Plants"; nel terzo volume vengono trattati anche i Funghi, ed in particolare a pagina 354 viene descritto Agaricus argenteus come un fungo con: "Cappello marrone chiaro acquoso, con il centro più scuro, con cuticola farinosa, striata al margine da giovane, rugosa ed intrecciata da vecchio; lamelle bianco-brunastro acquoso, con il filo argenteo brillante (da cui il nome), che cresce a grappoli sotto Olmo". Difficile dire a quale fungo si volesse riferire dato che, tra l'altro, mancano disegni e rappresentazioni delle specie descritte. Bibliografia LIU, A., DAI, R., ZHANG, M., CAO, B., XI, Y., WEI, S. & ZHAO, R., 2020. Species of Agaricus section Agaricus from China. Phytotaxa 452 (1): 001–018. PARRA, L.A., CAPPELLI, A., KERRIGAN, R.W., BIZIO, E., 2018. Agaricus porphyrocephalus subsp. alpinus a new subspecies collected in the Italian Alps. Micologia e Vegetazione Mediterranea, 33(2): 67-68. WHITERING, W., (1741-1799). A Botanical Arrangement of British Plant. Vol. 3: 354. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Felice Di Palma - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Sardegna; Novembre 2007; Foto di Felice Di Palma. Gli esemplari rappresentati in foto, inizialmente determinati come Agaricus campestris, sono stati oggetto di analisi molecolare. L'operazione si è rivelata non agevole, probabilmente per il cattivo stato di conservazione degli esemplari raccolti, con ben due tentativi di estrazione andati a vuoto. Quando siamo finalmente riusciti ad estrarre una sequenza, grazie ai preziosi consigli dell'amico Valerio Mazzella, Ricercatore presso il Dipartimento di Ecologia Marina Integrata della Stazione Zoologica di Napoli, questa si presentava comunque molto rovinata e non in grado di fornire soluzioni risolutive. Solo l'intervento paziente di Luis Alberto Parra, il massimo esperto Europeo del genere Agaricus che grazie alla sua notevole esperienza è riuscito a "pulire" adeguatamente la sequenza, ha permesso l'ascrizione alla specie qui descritta del nostro ritrovamento. Spore (6,5)6,7-8,0(8,45) × (4,6)4,8 - 5,5(5,6) µm; Q = (1,2)1,3-1,5(1,6); N = 30. Osservazione in acqua, a 1000×. Filo lamellare fertile, basidi e spore. Osservazione in Rosso Congo, a 1000×.
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