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  1. Agaricus litoralis (Wakef. & A. Pearson) Pilát. 1952 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Agaricales Famiglia Agaricaceae Genere Agaricus Sottogenere Agaricus Sezione Spissicaules Sinonimi Psalliota litoralis Wakef. & A. Pearson 1946 Agaricus spissicaulis F.H. Møller 1951 Agaricus maskae Pilát 1954 Etimologia L'epiteto Agaricus deriva dal greco αγαρικόν = fungo degli Agari; perché secondo Dioscoride proveniva dall'Ucraina, che a quel tempo veniva chiamata "Terra di Agaria". L'epiteto litoralis deriva dal latino littoralis, e = del lido, del mare. Cappello Si presenta inizialmente con il cappello di forma emisferica, al centro appiattito e con il profilo squadrato, il margine resta a lungo involuto, poi si distende con leggera depressione centrale. La cuticola è spesso fessurata in relazione alla condizioni ambientali e ricoperta nella parte centrale da squame di colore ocra chiaro, grigiastre o anche più scure, fino a toni marroni, verso il margine appare liscia e di colore biancastro. Lamelle Le lamelle sono rosate, poi con la maturazione delle spore diventano di colore marrone fino a toni nerastri, con il filo di colore più chiaro, biancastro, perché sterile e coperto da cheilocistidi, senza basidi che portano le spore colorate. Gambo Il gambo è corto, massiccio, spesso di dimensione inferiore al diametro del cappello, clavato, ventricoso, con la base attenuata e munita di uno o più rizoidi. Verso la base spesso si osservano tracce del velo generale costituite da una fascia che circoscrive il gambo, costituita da minute squame appressate concolori a quelle del cappello. L’anello è supero, biancastro, semplice, la parte superiore è leggermente striata, quella inferiore è fibrillosa e a volte leggermente dentata. Carne La carne è soda e spessa, alla sezione vira al rosa chiaro, poi con il passare dei minuti e se graffiata accentua la colorazione fino a toni rosa-salmone intenso. L’odore è fungino, gradevole, la superficie del cappello e la base del gambo, se grattate possono avere leggero odore di anice. Quest’ultimo carattere è presente in più specie della sez. Spissicaules. Habitat Cresce di solito in zone selvagge, dalla montagna alla costa, in prati e campi erbosi, in ambiente retrodunale nelle zone umide con presenza di muschio. Meno frequente nelle radure erbose dei boschi e nelle adiacenze. Nell’ Appennino centrale cresce abbondante nei pascoli sommitali nei “cerchi delle streghe”. Microscopia Spore 7,2-7,8 × 5,6-6,2 µm, Q = 1,2-1,3; Qm = 1,3; da largamente ellissoidali ad ellissoidali, munite di piccole guttule ma anche con contenuto granulare. Basidi tetrasporici, clavati. Cheilocistidi di forma simile ai basidi, per cui sono di difficile osservazione ed individuazione perché spesso frammisti ai basidi, l’individuazione viene agevolata quando sono riuniti in piccoli gruppi senza la presenza di basidi, muniti di uno o più setti, con elemento terminale claviforme o fusiforme. Trama imeniale, sono state osservate delle ife oleifere. La parte inferiore dell’anello è risultata formata da ife cilindriche, settate, con larghezza 3-6,7(9,94) µm. Commestibilità e Tossicità Commestibile. Reazioni macrochimiche Su questi esemplari sono state effettuate le seguenti reazioni macrochimiche: la reazione di Schäeffer è molto variabile, da debolmente positiva con colorazione aranciata della superficie del pileo a positiva nei rizoidi con colorazione al rosso intenso. Reazione all’Alfa-naftolo positiva con colorazione al viola con maggiore intensità dal cappello alla base del gambo. Reazione con il KOH 30% negativa su tutto il carpoforo. Bigliografia PARRA SÁNCHEZ L.A., 2008. Agaricus L., Allopsalliota Nauta & Bas. Fungi Europæi. Vol 1. Alassio (SV): Ed. Candusso. PARRA SÁNCHEZ L.A., 2013. Agaricus L., Allopsalliota Nauta & Bas. Fungi Europæi. Vol 2. Alassio (SV): Ed. Candusso. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti e Tomaso Lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Umbria; Giugno 2014; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti e Tomaso Lezzi. IV Comitato Scientifico A.MI. Umbria, Terni, Polino. Superficie inferiore dell'anello fibrillosa e leggermente dentata. Rizoidi abbondanti alla base del gambo. Il viraggio della carne nel gambo con il passare dei minuti aumenta fino a toni rosa-salmone intenso. Reazioni macrochimiche: La reazione di Schäeffer è molto variabile, da debolmente positiva con colorazione aranciata della superficie del pileo a positiva nei rizoidi con colorazione rosso intenso. Reazione all’Alfa-naftolo positiva con colorazione al viola con maggiore intensità dal cappello alla base del gambo. Reazione con il KOH 30% negativa su tutto il carpoforo. Spore: 7,2-7,8 × 5,6-6,2 µm; Q = 1,2-1,3; Qm = 1,3; da largamente ellissoidali ad ellissoidali, munite di piccole guttule ma anche con contenuto granulare. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Osservazione in Rosso Congo a 1000×. Basidi clavati, tetrasporici. Osservazione in Rosso Congo a 400×. I cheilocistidi hanno forma simile ai basidi, per cui sono di difficile osservazione ed individuazione perché spesso frammisti ai basidi, l’individuazione viene agevolata quando sono riuniti in piccoli gruppi senza la presenza di basidi, muniti di uno o più setti, con elemento terminale claviforme o fusiforme. Osservazione in Rosso Congo a 1000×. La parte inferiore dell’anello è risultata formata da ife cilindriche, settate, con larghezza 3-6,7(9,94) µm.
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