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  1. Chroogomphus helveticus (Singer) Moser 1967 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Boletales Famiglia Gomphidiaceae Foto e Descrizioni (testo di Alessandro Francolini) Alcune caratteristiche utili al riconoscimento di questa specie abbastanza comune nei boschi di Peccio e, sporadicamente, presso Cirmolo (specie di pino a 5 aghi): sporata in massa quasi nera; colore pressoché uniforme sia del cappello che del gambo (color mattone, ruggine, arancio, ocra-rosa, ecc.); lamelle di colore ocra, poi rosso-vinoso, arcuate e più o meno decorrenti sul gambo; carne compatta, di colore arancio-pallido ma giallastra nella parte inferiore del gambo, con debole odore un poco fruttato e sapore gradevole anche se un po’ acidulo; nei giovani esemplari è presente una cortina arancio chiaro che, depositandosi sul gambo, può lasciare traccia di sé sotto forma di una zona anulare più o meno squamulosa; cuticola del cappello finemente vellutata e secca, appena vischiosa a tempo umido. Nei boschi misti di conifere è possibile la confusione con Chroogomphus rutilus (legato esclusivamente con pini a due aghi) che ha tuttavia taglia più grande, lamelle più scure, cuticola pileica più vischiosa, gambo di solito cosparso da bande brunastre disposte a zig-zag. Entrambe queste specie sono commestibili di scarso pregio ma che vengono frequentemente raccolte per la preparazione dei “misti”. Occorre fare molta attenzione alla confusione con specie molto pericolose (anche velenose mortali) come soprattutto, Cortinarius speciosissimus = Cortinarius rubellus (con habitat presso Peccio) che ha tuttavia lamelle smarginato-uncinate (e non decorrenti), odore rafanoide e sporata color ruggine. Per evitare spiacevoli inconvenienti è sempre consigliabile astenersi dal raccogliere e consumare sia C. helveticus che C. rutilus. Regione Trentino, dall'altopiano di Merano 2000; Foto di Mauro Cittadini. Sezione.
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