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  1. Hygrophorus latitabundus Britzelm. 1899 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Hygrophoraceae Tribù Hygrophoreae Genere Hygrophorus Sezione Olivaceoumbrini Nome italiano Limacino, risultante dall' italianizzazione del vecchio taxon Hygrophorus limacinus Limacinus significa relativo alle lumache, per l' aspetto viscido Sinonimi Hygrophorus olivaceoalbus fo. obesus Bres. 1887 Hygrophorus limacinus sensu Kϋhner & Romagnesi 2005 Etimologia Dal greco hugros = umido, e fero = io porto, portatore d’acqua; dal latino latitabundus = che si nasconde, per la difficoltà di individuazione. Cappello 4-10(14) cm, avente cuticola liscia, fibrillosa, ricoperta da abbondante glutine; forma da emisferica, a conico-convessa, a piano-convesso-depressa, con basso umbone ottuso. Superficie di color grigio fuligginoso, grigio bruno-olivastro chiaro al margine e più bruno marrone al centro. Imenoforo Costituito da lamelle da adnate fino a decorrenti, spesse, spaziate, basse in rapporto alla carne, bianche fino a crema avorio con leggeri riflessi rosacei. Gambo 6-13(18) × 1,5-3(6) cm, fusiforme, attenuato alle estremità, da fistuloso a cavo; superiormente decorato da minuti fiocchi bianco avorio su fondo bianco, diventa giallastro-ocra ruggine verso la parte inferiore; se fresco presenta un anello glutinoso; il glutine, seccandosi, lascia delle bande bruno-oliva. Reazione al KOH: apice del gambo giallo-limone, alla base arancio-ruggine poi bruno. Carne Compatta, un po’ fibrosa, spessa, bianca con tonalità sotto la cuticola concolori alla stessa; alla base del gambo risulta giallastra. L’odore e il sapore non sono significativi. Habitat Piuttosto frequente nelle pinete (Pinus nigra, Pinus pinea). Commestibilità e Tossicità Commestibile, abbastanza buono, si consiglia di eliminare il glutine prima di procedere alla preparazione. Si tratta di un fungo abbastanza carnoso e corpulento, decisamente gregario nei siti di crescita abituali e quindi deve essere considerato sicuramente redditizio. Per liberarlo dal glutine che lo riveste interamente, deve essere asportata la cuticola del cappello e la corteccia del gambo; entrambe le parti sono utilizzabili ai fini alimentari. Specie simili Si distingue macroscopicamente da Hygrophorus persoonii Arnolds per avere una taglia più robusta, infatti si tratta di un fungo dal peso specifico alto, dalle lamelle generalmente rade o comunque non fitte e abbastanza spesse, il gambo maggiormente ventricoso, la cui superficie alla base, se privata del glutine, è color bianco puro; inoltre l’habitat di Hygrophorus latitabundus è sotto Pino e non latifoglie. Hygrophorus persoonii di taglia decisamente inferiore, con portamento più slanciato, cresce sotto Quercia (nel Nord Europa anche sotto Faggio) e ha la superficie della base del gambo senza glutine, di colore bianco sporco, grigio. Hygrophorus olivaceoalbus (Fr. : Fr.) Fr. cresce sotto conifera, in particolare abetaie in presenza di strati di muschio, ha una caratteristica strozzatura nella parte alta del gambo e un habitus piuttosto slanciato. In passato Hygrophorus latitabundus era considerato una varietà più tozza e carnosa di quest’ultimo: Hygrophorus olivaceoalbus var. obesus (Bres.) Rea. L’aspetto glutinoso-colloso di questi funghi potrebbe essere poco invitante per il raccoglitore, ma sia Hygrophorus latitabundus che il citato in precedenza Hygrophorus persoonii, una volta puliti dal glutine risultano abbastanza buoni, in particolare per essere utilizzati nei misti. Scheda AMINT tratta da Tutto Funghi Regione Umbria; Novembre 2011; Foto di Mario Iannotti. E' uno degli Hygrophorus più robusti, preferisce i boschi Pinus spp., cappello molto carnoso, glutinoso, con colorazioni bruno-grigio, olivastre, più scuro al disco, margine a lungo involuto di colore più chiaro. Lamelle non molto fitte, bianche. Gambo sovente di forma obesa, ventricoso, ingrossato nella parte centrale ma attenuato verso la base, molto glutinoso, a volte non si riesce a tenerlo in mano, decorato da zebrature concolori al cappello. Reazione macrochimica all'arancio con base forte KOH al 30%. Reazione macrochimica arancio con base forte KOH al 30%. Particolare.
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