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  1. Inocybe asterospora Quél. 1879 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inocybe Sottogenere Clypeus Sezione Marginata Sottosezione Oblectabiles Sinonimi Astrosporina asterospora (Quél.) Rea 1922 Etimologia Dal Greco Aster (ἀστηρ) = astro, stella, per la forma delle spore. Cappello Di piccole-medie dimensioni 2-5(6) cm di diametro, inizialmente conico, poi campanulato, irregolarmente appianato a maturazione e con presenza di un evidente umbone ottuso, più evidente in fase adulta. Superficie di aspetto fibrilloso, intera nei giovani primordi poi nettamente lacerata. Colorazione pileica ocra-brunastra, bruno-rossiccia, biancastra sotto la cuticola. Lamelle Mediamente fitte e intramezzate da lamellule, adnate al gambo o anche subdecorrenti, di colore biancastro in gioventù, brunastre con riflessi oliva a maturazione. Gambo Generalmente cilindrico o appena allargato verso la base dove termina in un bulbo marginato, di colore biancastro in gioventù, brunastro con l'età, presenta pruina biancastra localizzata verso l'apice. Carne Biancastra nel cappello, leggermente brunastra nel gambo, più scura con tempo umido o per l'effetto della pioggia, odore leggermete terroso, o appena spermatico, sapore insignificante. Habitat Specie molto comune e gregaria che fruttifica preferibilmente nei boschi con terreno di matrice sabbiosa, in particolare sotto Quercus spp. e Carpinusspp., in zona planiziale, ma sono altrettanto comuni ritrovamenti in prossimità di Castanea sativa e Fagus sylvatica a quote medie, meno frequenti le segnalazioni sotto conifera (Picea excelsa) in area montana. Microscopia Spore 9-12 × 8-11 µm, marcatamente gibbose e con protuberanze allungate che gli conferiscono una forma a stella. Basidi tetrasporici, clavati. Cistidi imeniali 50-70 (80) × 12-20 (23) µm, fusiformi o subfusiformi, spesso ventricosi, irregolarmente mucronati. Caulocistidi presenti fino alla base del gambo e simili ai cistidi imeniali, alcuni di lunghezza maggiore. Paracistidi abbastanza numerosi, da subclavati a piriformi. Commestibilità e tossicità Tossica, come tutte le Inocybe è sospettata di provocare sindrome muscarinica. Osservazioni Inocybe asterospora è specie abbastanza diffusa nei terreni a matrice sabbiosa-argillosa dei boschi di latifoglia collinari e planiziali con Quercus spp., Carpinus spp.e Castanea sativa, meno presente a quote più elevate ma non sono infrequenti ritrovamenti sotto Fagus sylvatica e Picea excelsa, relativamente comune anche in parchi e giardini urbani. Si riconosce sul campo per il cappello su tonalità brunastre e per la tendenza a lacerarsi grossolanamente facendo intravedere una colorazione sottocuticolare biancastra, e per avere alla base del gambo un bulbo nettamente marginato. Specie simili La specie più simile è Inocybe pseudoasterospora Kühner & Boursier, difficilmente separabile macroscopicamente, si differenzia microscopicamente sopratutto per l'assenza dei caulocistidi, e per la diversa morfologia dei cistidi imeniali, generalmente molto più panciuti o subovoidi. Nella stessa tipologia di habitat troviamo anche Inocybe napipes J.E. Lange, sul campo si può riconoscere sopratutto per la presenza di residui cortiniformi rinvenibili al margine del cappello e per il bulbo non marginato ma evidentemente napiforme, l'analisi dei caratteri microscopici toglie ogni dubbio, infatti le spore non sono "stellate" ma solamente gibbose, i cistidi imeniali sono per lo più clavati e non si riscontra la presenza di caulocistidi. Bibliografia AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. BON, M., 1998. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. 3ème Partie: espèces gibbosporées = sous-genre Clypeus FERRARI, E., 2006. Inocybe alpine e subalpine. Il genere Inocybe (Fr.) Fr. nel Nord Italia e paesi limitrofi. Fungi Non Delineati, Pars XXI: 1–457. Alassio: Ed. Candusso. STANGL, J., 2000. Guida alla determinazione dei funghi. Inocybe. Vol. 3. Ed. Saturnia. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia; Boschetto planiziale del parco dei fontanili, Spirano (BG); Ottobre 2007; Foto di Massimo Biraghi. (Exsiccatum MB20071020-04) Microscopia Spore 9-12 × 8-11 µm, marcatamente gibbose e con protuberanze allungate che gli conferiscono una forma a stella. Osservazione a 1000×. Osservazione a 400×. Basidi tetrasporici, clavati. Cheilocistidi 50-70 (80) × 12-20 (23) µm, fusiformi o subfusiformi, spesso ventricosi, irregolarmente con cristalli di Ossalato di calcio. Osservazione a 400×. Filo lamellare 200×. . Pleurocistidi analoghi ai cheilocistidi, reazione leggermente positiva all'Ammoniaca, spessore pareti da 1 µm nella parte media a 2-3,5 µm nella parte superiore. Osservazioni a 400×. Caulocistidi presenti fino alla base del gambo e simili ai cistidi imeniali, alcuni di lunghezza maggiore. Caulocistidi della parte apicale del gambo. Caulocistidi della parte media del gambo. Osservazione a 400×. Caulocistidi della base del gambo.
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