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  1. Lactarius salicis-reticulatae Kühner 1975 Tassonomia Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Genere Lactarius Sottogenere Piperites Sezione Uvidi Sottosezione Aspideini Sinonimi Lactarius aspideoides Kühner 1975 Etimologia L'epiteto Lactarius deriva dal latino lactārĭus [a, um] = da latte, per emissione di latice alla frattura. L'epiteto salicis-reticulatae deriva dal latino salix = salice e reticulatae = reticolato che deriva dalla specie botanica Salix reticulata (salice nano) che cresce nelle zone alpine. Cappello Cappello 3,5-5 cm, irregolare, convesso, di colore che varia dal crema-biancastro al giallo cromo, con la presenza di piccole chiazze decolorate biancastre. La cuticola risulta grassa, liscia ed opaca, quando bagnata diventa lucida. Margine liscio, leggermente rugoloso, un po' lobato. Imenoforo Le lamelle sono adnato-decorrenti, di color crema in esemplari giovani, ocra-salmone negli esemplari adulti. Si presentano mediamente fitte, forcate al gambo con presenza di numerose lamellule verso il bordo del cappello. Il latice è inizialmente bianco e vira lentamente al viola. Gambo Cilindrico di 2-3 × 1,5-2 cm, bianco con macchie di color ocra. Leggermente viscidulo, cavo in esemplari adulti, ingrossato alla base. Carne La carne risulta di color biancastro e successivamente vira al viola. Sapore mite leggermente amarognolo, odore aromatico floreale. Habitat Cresce sotto Dryas octopetala e Salix reticulata in terreni prevalentemente calcarei, nei prati montani e submontani dell'arco alpino. Microscopia Spore (8,8) 9,6-11,2 (12,6) × (8,2) 8,3-9,9 (10,9) µm; Q = 1-1,2; N = 21; Media = 10,3 × 9,2 µm; Qm = 1,1; sferico-ellissoidali, con verruche amiloidi di 0,7 µm. Basidi clavati, tetrasporici. Cheilomacrocistidi imeniali (46,2) 46,6-54,7 (56,8) × (4,8) 5,1-8,7 (9) µm; N = 10; Media = 50,1 × 6,6 µm, prevalentemente fusiformi-lanceolati, mucronati. Pleuromacrocistidi fusiformi-lanceolati sul filo lamellare con presenza di granuli oleosi che risultano evidenti in Melzer. Rivestimento pileico di tipo ixotricoderma con ife intrecciate e gelificate larghe 2-4 µm. Commestibilità e tossicità Non accertata. Somiglianze e varietà Nello stesso ambiente di Zona alpina è possibile rinvenire due specie molto simili: Lactarius dryadophilus Kühner 1975, che differisce per una maggiore diametro del cappello 5-10 cm, di colore chiaro maculato con chiazze aranciate e con margine villoso-fibrilloso. Presenta cistidi e basidi più grandi. Vive prevalentemente in prati alpini di Dryas octopetala, Salix reticulata, Kalmia procumbens, su terreni calcarei. Lactarius salicis-herbaceae Kühner 1975, che differisce per il cappello viscido di colore più ocra-carnicino, al centro leggeremente umbonato e per spore, cistidi e basidi più piccoli. Vive prevalentemente sotto Dryas octopetala, Salix herbacea su terreni prevalentemente silicei. Bibliografia BASSO, M.T., 1999. Lactarius Pers. Fungi Europæi. Vol 7. Alassio (SV): Ed. Mykoflora BREITENBACH, J. & KRÄNZLIN, F., 2005. Champignons de Suisse. Russulaceae. Vol. 6. Lucerna. Ed. Verlag Mykologia. BRESINSKY, A., KREISEL, H., BEISENHERTZ, M. & EGER, A., 2000. Mykologisches aus dem Werdenfelser Land: Bovista bovistoides, Lactarius salis-reticulatae, neu für Deutschland und weitere Pilze. Z. Mykol. 66/2: 123-150. JAMONI, P.G., 2008. Funghi alpini delle zone alpine superiori e inferiori. Ed. AMB. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Paolo Avetrani - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Trentino Alto Adige (BZ); Luglio 2019; Foto di Paolo Avetrani. Specie ritrovata presso Passo Vizze, a 2300 m s.l.m.. Cappello con evidenti chiazze biancastre e margine lobato. Lamelle color ocra-salmonato. Viraggio del latice al viola. Spore (8,8) 9,6-11,2 (12,6) × (8,2) 8,3-9,9 (10,9) µm ; Q = 1-1,2; N = 21; Media = 10,3 × 9,2 µm; Qm = 1,1; Osservazione in Melzer; 400×. Basidi tetrasporici. Osservazione in Rosso Congo; 400×. Cheilomacrocistidi (46,2) 46,6-54,7 (56,8) × (4,8) 5,1-8,7 (9) µm; N = 10; Media = 50,1 × 6,6 µm; Osservazione in Rosso Congo; 400×. Cheilomacrocistidi imeniali. Osservazione in Melzer; 400×. Pleuromacrocistidio con evidenti granulazioni. Osservazione in Melzer 400×. Pileipellis con ife gelificate. Osservazione in Rosso Congo; 400×.
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