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  1. Russula medullata Romagnesi 1997 Tassonomia Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Genere Russula Sezione Heterophillae Subsezione Griseinae Etimologia Dal latino russŭlus = rossiccio, rossastro, rosso, per il colore che in genere assumono i cappelli dei basidiomi appartenenti a tale genere. Dal latino medullatus = pieno di midollo, per la consistenza midollosa della carne. Cappello 6-11 cm di larghezza, all'inizio convesso poi piano ed infine nettamente depresso. Il colore varia da verde acquamarina a verde più scuro o grigio-azzurro, fino a decolorarsi in ocra-biancastro; talvolta sono presenti sfumature rosa-lillacee. Cuticola asciutta, separabile fino a mezzo raggio; bordo regolare o leggermente ondulato, abbastanza scanalato soprattutto in vecchiaia. Imenoforo Lamelle fitte, intervenate sul fondo, adnate o leggermente decorrenti, di consistenza fragile, sono spesso biforcate o nettamente anastomosate soprattutto al gambo; è rara la presenza di lamellule. Il colore è prima biancastro, poi giallino-ocraceo. Filo intero concolore o macchiato di bruno verso l’orlo del cappello. Gambo Cilindrico, un po’ ricurvo, svasato in alto e un po’ appuntito in basso, bianco con sfumature ocra e macchie rugginose alla base. Rugoso, pruinoso in alto; pieno poi midolloso. Carne Soda e cassante, bianca o macchiata di ocra nelle parti contuse o erose. Odore subnullo. Sapore mite, leggero, di nocciole. Reazione rosa al Solfato ferroso Fe SO4; lentamente positiva con la Tintura di Guaiaco. Habitat Specie che predilige i boschi freschi subalpini, associandosi principalmente a Pioppo, Betulla e Abete rosso; rara nell’Appennino centro-meridionale, ove vegeta sotto Quercia e Castagno. Microscopia Sporata ocra-giallastra. Spore 6,5-8,3 × 4,9-6,7 µm; Qm = 1,3; subglobose-ovoidali, ornate da verruche isolate o appressate in gruppi di due o tre. Basidi banali, clavati, tetrasportici e bisporici. Cistidi affusolati o lanceolati più o meno appendicolati. Cuticola formata da peli molto settati e ramificati, ottusi e arrontondati alla sommità, costituiti da cellule corte e cilindriche. Dermatocistidi rari, appendicolati, con un contenuto poco rinfrangente. Commestibilità e tossicità Commestibile di scarsa qualità. Specie simili Russula parazurea Jul. Schäff., ha il cappello con cromatismi analoghi ma si differenzia per avere il sapore delle lamelle leggermente acre e per le spore crestate e subreticolate; Russula ochrospora (Nicolaj ex Quadr. & W. Rossi) Quadr., per alcuni autori sinonimo di Russula parazurea, si distingue per avere una sporata più carica, per la reazione subnulla al Solfato Ferroso, per le spore più grandi e reticolate; Russula aeruginea Lindbl. ex Fr., esclusiva dell’habitat alpino o nordeuropeo, si differenzia per il sapore delle lamelle piccante soprattutto nei giovani esemplari e per avere una sporata color crema; Russula pseudoaeruginea (Romagn.) Kuyper & Vuure, rara negli habitat alpini, ha sempre il cappello con cromatismi verdastri ma si distingue per il sapore acre delle lamelle negli esemplari immaturi e per avere le spore subreticolate; Russula monspeliensis Sarnari, specie tipica della Sardegna, ritrovata anche in Toscana, che si associa a Cistus monspeliensis, pur avendo anch’essa cromatismi verde-ocracei, si differenzia per la leggera acredine delle lamelle soprattutto nei giovani esemplari, per la sporata crema pallido e per le spore zebrate-subcrestate; Russula ionochlora (Romagnesi), si differenzia per i colori al bordo del cappello in genere violetto-lilla, per la sporata crema pallido e per le spore leggermente più piccole, quantunque aventi le medesime ornamentazioni di Russula medullata. Osservazioni Trattasi di una Russula dai colori e dai caratteri macroscopici simili ad altre specie del genere e pertanto di non semplice determinazione. Importante per il suo riconoscimento sono il sapore mite delle lamelle soprattutto nei giovani esemplari, la sporata ocra-giallastra e l’ornamentazione delle spore costituita da verruche isolate. Bibliografia SARNARI, M., Ristampa Giugno 2007. Monografia illustrata del Genere Russula in Europa. Tomo Primo. Trento: Ed. AMB. SARNARI, M., 2005. Monografia illustrata del Genere Russula in Europa. Tomo Secondo. Trento: Ed. AMB. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Stefano Rocchi - Revisionata da Tomaso Lezzi. Regione Umbria, Sterpare di Sellano (PG); Giugno 2015; Foto e Microscopia di Stefano Rocchi. Esemplari rivenuti in bosco di Castagno. Il filo delle lamelle brunastro verso l'orlo del cappello. La pruina nella parte alta del gambo e le lamelle anastomosate. Reazione lentamente positiva con la Tintura di Guaiaco. Reazione rosa al Solfato ferroso Fe SO4. Spore 6,5-8,3 × 4,9-6,7 µm; Qm = 1,3; subglobose-ovoidali, ornate da verruche isolate o appressate in gruppi di due o tre. 1000× in Melzer. Basidi banali, clavati, tetrasportici e bisporici. 1000× in Rosso Congo. Cistidi affusolati o lanceolati più o meno appendicolati. 400× in Rosso Congo. Cistidi affusolati o lanceolati più o meno appendicolati. 1000× in Rosso Congo. Cuticola formata da peli molto settati e ramificati, ottusi e arrontondati alla sommità, costituiti da cellule corte e cilindriche. Dermatocistidi rari, appendicolati, con un contenuto poco rinfrangente. 1000× in Rosso Congo.
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