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  1. Tuber aestivum (Wulfen : Fr.) Spreng. 1827 Tassonomia Regno Fungi Divisione Ascomycota Classe Ascomycetes Sottoclasse Pezizomycetidae Ordine Pezizales Famiglia Tuberaceae Genere Tuber Nome italiano Tartufo estivo - Scorzone Sinonimi Non sono conosciute sinonimie significative, tranne quella che per alcuni Autori riunirebbe questa specie con: Tuber mesentericum Vittad. 1831 che per "Montecchi & Sarasini - Funghi ipogei d'Europa" è specie ritenuta separata e valida. Etimologia æstivum = estivo, per il suo tipico periodo di crescita. Ascoma Di forma più o meno globosa, a volte con piccola cavità basale, in media tra i 3÷7 cm di diametro, eccezionalmente più grande, colore bruno nerastro, nettamente verrucoso. Peridio Duro, coriaceo, costituito da verruche in rilievo di forma tronco-piramidale e tronco-poligonale con fessurazioni o creste sui lati di 3÷7(10) mm di larghezza, 2÷4 mm di altezza. Gleba Tipicamente marezzata, con aspetto marmorizzato, percorsa da venature sterili di color bianco-crema chiaro, parte fertile inizialmente bruno-chiaro sino a bruno-nocciola, bruno-scuro a maturazione. Odore lieve, fungino nei giovani esemplari, poi più forte, penetrante, come di fermentazione, tipico. Habitat Fungo ipogeo, raramente affiorante magari a causa del terreno smosso dai mammiferi quali i cinghiali, comune, ad ampia diffusione ecologica, sotto vari tipi di latifoglia, raggiunge la maturità nel periodo estivo. La ricerca dei tartufi è da considerare ad esclusivo appannaggio di cercatori dotati di cani addestrati a tale scopo, altri sistemi "empirici" possono facilmente risultare inefficaci, nonché dannosi per l'ambiente di crescita. Microscopia Aschi sacciformi con breve peduncolo e dimensione massima sino a 100 µm, numero sporale (1)2-5(6), spore giallo-brunastre, da ellissoidali a sub-globose, reticolate, alveolate con maglie irregolarmente poligonali larghe 8-10 µm, alte 3-5 µm in numero di (2)3-4(5) lungo la dimensione maggiore. La enunciazione della dimensione sporale deve tener conto, come spesso accade nei Tuber, che le spore degli aschi che ne contengono da 1 a 2 sono in media molto più grandi, quindi può essere utile definirla in due intervalli: aschi con 1-2 spore 30-40 × 20-27 µm, aschi con 3-6 spore 20-26 × 13-19 µm. Commestibilità o Tossicità Commestibile, buono, non particolarmente "ricercato" nell'ambito dei tartufi, necessita di cottura per poterne apprezzare appieno le qualità. Osservazioni Tuber uncinatum Chatin (1892) è attualmente considerato una semplice forma del nostro, ovvero: Tuber aestivum Vittadini fo. uncinatum (Chatin) Montecchi & Borrelli 1995, che cresce in periodo tardo autunnale, invernale. Ha generalmente profumo più intenso della specie tipo proprio in funzione del momento di crescita fresco che limita la dispersione delle sostanze aromatiche volatili. Microscopia praticamente identica. Specie simili L'eventuale confusione con altri "tartufi" di colore bruno nerastro è evitabile tenendo conto delle grandi, dure ed in rilievo verruche che ornano il peridio di questa specie. Differenti poi sono gli odori e la colorazione della gleba che ad esempio in Tuber melanosporum Vittadini 1831 (tartufo pregiato di Norcia) è a maturità decisamente più scura e con profumo più intenso. Tuber mesentericum Vittadini 1831, che è sicuramente il più simile, si distingue per avere le verruche un po' più piccole, cavità basale molto accentuata (aspetto reniforme), odore diverso, sgradevole come di iodoformio. Per altri casi è sicuramente l'analisi microscopica che può fugare ogni dubbio. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mauro Cittadini - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Marche; Novembre 2013; Foto di Piero Curti.
  2. Tuber magnatum Picco 1788 Tassonomia Regno Fungi Divisione Ascomycota Classe Ascomycetes Sottoclasse Pezizomycetidae Ordine Pezizales Famiglia Tuberaceae Genere Tuber Nome italiano Tartufo bianco, Tartufo di Acqualagna, Tartufo di Alba, Tartufo bianco pregiato di Alba Sinonimi Non sono conosciute sinonimie significative per questa specie. Etimologia Dal latino magnates, -atum = dei grandi, dei signori, a ribadire il "pregio" di questa specie. Ascoma Di forma piuttosto irregolare spesso lobata, gibbosa, tuberiforme con piccole depressioni più o meno profonde; in media 2÷6 cm di diametro, ma si conoscono ritrovamenti di dimensioni ragguardevoli sino ai 20 cm, colore giallo-chiaro, ocraceo, gli esemplari molto maturi possono assumere una colorazione brunastra con riflessi verdastri. Peridio Molto sottile, non coriaceo, con superficie finemente granulosa ed a volte liscia. Gleba Inizialmente biancastra, compatta poi tipicamente marezzata, con aspetto marmorizzato, percorsa da venature sterili sottili di color biancastro, ben delineate, spesso anastomizzate, parte fertile bruno-carnicina a maturità bruno-rossiccia. Odore forte, gradevole, con componente agliacea o come di formaggio fermentato, per coloro che non apprezzano l'aroma tipico di questi funghi spesso ravvisano una certa somiglianza dell'odore con quello tipico di alcuni "idrocarburi" (gas). Habitat Fungo ipogeo, generalmente profondamente interrato, tipico dei terreni argillosi, dalla pianura sino alle zone collinari e che mantengono in media una forte umidità, sotto latifoglie quali pioppi, salici e querce, oggetto, in alcune zone d'Italia, di una intensiva e proficua coltivazione. La maturazione e raccolta avviene dall'estate sino al primo inverno. La ricerca dei tartufi è da considerare ad esclusivo appannaggio di cercatori dotati di cani addestrati a tale scopo, altri sistemi "empirici" possono facilmente risultare inefficaci, nonché dannosi per l'ambiente di crescita. Microscopia Aschi globosi, ovoidi con o senza breve peduncolo e dimensione massima sino a 65 µm, numero sporale (1)2÷4, spore da giallo chiare a ocra-brunastre da sub-globose a largamente ellissoidali, reticolate, alveolate con maglie larghe alte sino a 4 µm, in numero massimo di 3 lungo la dimensione maggiore. La enunciazione della dimensione sporale deve tener conto, come spesso accade nei Tuber, che le spore degli aschi che ne contengono da 1 a 2 sono in media molto più grandi, in media possiamo misurare 20÷30 x 20÷26 µm, con punte sino a 35 µm nella dimensione maggiore per aschi con 1-2 spore. Commestibilità o Tossicità Si tratta del tartufo per "eccellenza" il "Bianco pregiato di Alba", ricercato ed apprezzato in tutto il mondo, con prezzi di mercato stratosferici che a mio giudizio non giustificano le pur eccellenti qualità gastronomiche. Viene utilizzato grattugiato o ancor meglio tagliato in sottilissime fettine per condire primi piatti, carne ed uova o come base per la preparazione di salse al tartufo. Osservazioni Per il corretto riconoscimento di questa specie onde evitare la confusione con altri "tartufi bianchi" meno pregiati è utile osservare il peridio giallastro, finemente granuloso spesso con residui argillosi, la gleba in media più chiara rispetto ad esempio a Tuber borchii, le dimensioni medie maggiori, ed imparare ad apprezzarne il caratteristico profumo. Specie simili Tuber borchii Vittad., il comune bianchetto è in genere di dimensioni inferiori, ha un peridio biancastro che tende a macchiarsi color ruggine, ha un odore più lieve e decisamente agliaceo e diverso habitat di crescita. Tuber maculatum Vittad. ha un odore ed un sapore decisamente non gradevoli. Infine c'è da segnalare che dalla Cina vengono importati "tartufi", dei quali al momento non conosciamo il nome scientifico, con il nome di "Summer white truffle", di qualità decisamente scadente e quindi potenzialmente utilizzabili per grosse frodi commerciali. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mauro Cittadini - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Marche; Novembre 2005; Foto di Pietro Curti.
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