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Corydalis cava (l.) Schweigg. & Korte*


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Corydalis cava (L.) subsp. cava Schweigg. & Korte

 

Sinonimi

Corydalis albifloraKit. in Klaitz

Corydalis bulbosa subsp. cava Pers.

Corydalis bulbosa sensu A.B. Mowatt

Corydalis tuberosa var. cava DC

Fumaria bulbosa L. var. cava

Pistolochia bulbosa Sojak

 

Tassonomia

Regno: Plantae

Divisione: Magnoliophyta

Classe: Magnpliopsida

Ordine: Papaverales

Famiglia: Papaveraceae

 

Nomi italiano

Coridalide cava, Colombina cava.

 

Etimologia

La somiglianza del fiore con la testa dell'allodola cristata (Galerida cristata, it. Cappellaccia) rende ragione del nome generico, derivante dal greco antico κορυδαλλίς (koridallis), con cui si designava questo passeraceo, il cui nome deriverebbe, a sua volta da κορυς (coris), che significa elmo, forse in riferimento alla cresta che ricorda proprio quella di un elmo; altri invece attribuiscono l'appellativo generico alla somiglianza dello sperone di questo fiore con il lungo dito posteriore delle zampe dell'allodola.

Il termine latino specifico cava = vuota è riferito al bulbo cavo, caratteristico di questa specie.

 

Descrizione

Pianta erbacea perenne, lattiginosa, che raramente supera 35 cm di altezza.

Geofita-bulbosa, possiede radici fascicolate su un tubero subsferico del diametro di 15-45 mm; fusti eretti e glabri.

 

Foglie

Glauche, le basali 3-4 ternate, con segmenti lanceolati, dimensioni mm 7-16 × 22-35, con un dente per lato e apice ottuso; 2 foglie cauline, alterne e pennatosette.

 

Fiori

Un unico racemo apicale con numerosi fiori, talvolta in numero superiore a 20; brattee lanceolate 6 × 20 mm; dimensioni dei fiori 19-25 mm; colori generalmente su toni rosati fino a violacei, più raramente bianchi; dialipetali (elementi della corolla separati), ermafroditi e zigomorfi; 4 petali con il superiore prolungato posteriormente a formare uno sperone ricurvo nella parte terminale.

 

Frutti

Capsule lineari 3-4 × 14-22 mm con numerosi semi.

 

Periodo di fioritura

Antesi da Marzo a Maggio.

 

Territorio di crescita

Di origine euro-caucasica in Italia è presente in tutte le Regioni ad esclusione delle isole.

 

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Habitat

Mesofila, cresce dal piano a 1000 metri s.l.m. preferendo le zone collinari fresche e luminose nelle radure dei boschi di quercia-carpino e loro associazioni; si può trovare anche nei prati.

 

Somiglianze e varietà

-Corydalis solida (L.) Clairv. è specie molto simile, ma possiede uno sperone diritto e non curvo alla estremità, il tubero è pieno e non cavo.

-Corydalis intermedia (L.) Merat che possiede un tubero pieno, sperone vistosamenmte incurvato, infiorescenza più povera, generalmente con numero di elementi inferiore a 8.

-Corydalis cava (L.) subsp. Marschalliana (Pall.) Chater Schweigg. & Korte subspecie dubbia e non presente nel territorio nazionale.

-Corydalis cava (L.) subsp. blanda Schweigg. & Korte subspecie dubbia e non presente nel territorio nazionale.

 

Specie protetta

Non risultano norme a carattere generale, regionale, locale, che proteggano questa pianta.

 

Costituenti chimici

La specie, come altre congeneri, contiene alcaloidi. I principali sono coridalina, coribulbina, bulbocapnina, isocoribulbina, aporfine, protoberberine, protopine. Sono presenti anche gli enzimi berberina reduttasi, corialidina sintasi e e tubocurarina.

 

Uso Alimentare

Non si conoscono usi alimentari per questa specie, che rientra nella Lista del Ministero Della Salute per l'impiego non ammesso nel settore degli integratori alimentari. Gli alcaloidi presenti la rendono in qualche misura tossica.

 

Uso Cosmetologico

Non si conoscono usi cosmetologici per questa specie.

 

Uso Farmacologico

Uno studio etnofarmaconogico del 2007, del Dipartimento di Chimica Medica dell'Università di Copenhagen, condotto sulle piante utilizzate nella medicina popolare danese, ha evidenziato, negli estratti ricavati dal tubero di questa specie, la presenza di alcuni alcaloidi (bulbocapnina e coridalina) che esercitano attività inibitoria della Acetilcholinesterasi e della Butirilchilinesterasi. Da un punti di vista farmacologico tali attività sono potenzialmente utili nella cura di vari disordini neurologici, quali le Miastenie e l'Alzheimer.

 

Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.

 

Medicina alternativa e Curiosità

Le sostanze contenute in tutta la pianta e, principalmente, nel tubero agiscono sul Sistema Nervoso Centrale e su quello Autonomo sul Sistema Circolatorio e su quello Immunitario. Fra le altre, esercitano attività analgesica, narcotica, miorilassante e di vasocostrizione.

Usata nella medicina tradizionale di alcuni paesi nordici per trattare disordini neurologici e la malattia di Parkinson, questa pianta deve tuttavia essere assunta sotto stretto controllo di un medico competente e non è adatta all'automedicazione in quanto infusi e decotti, in dosi elevate, hanno effetti allucinogeni e possono portare alla morte per paralisi cardiaca.

 

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Giovanni Baruffa, Annamaria Bononcini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica.

 

Corydalis cava (L.) Schweigg. & Körte subsp. cava, Regione Lombardia, Provincia di BG, Fiume Adda, 280 m s.l.m., Aprile 2009, Foto di Giovanni Baruffa

 

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