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Hygrophorus erubescens var. erubescens (Fr.: Fr.) Fr. 1838


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Hygrophorus erubescens var. erubescens (Fr.: Fr.) Fr. 1838

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Sottordine Agaricineae
Famiglia Hygrophoraceae
Genere Hygrophorus
Sezione Pudorini
Sottosezione Erubescentes

Nome italiano
Impropriamente viene accumunato a quel gruppo di Hygrophorus denominati Lardaiolo rosso, Grassello rosso, Cardinale. Questi sarebbero i nomi dialettali di Hygrophorus russula.

Sinonimi
Limacium erubescens (Fr) Wünsche 1877

Etimologia
Hygrophorus: dal greco hugros (umido) e fero (io porto) = portatore d' acqua.
Erubescens: riferito ai colori del carpoforo, dal verbo latino erubere = arrossire

Cappello
Cappello da emisferico a campanulato, convesso, piano, con umbone ottuso e margine involuto, eccedente; cute subliscia, asciutta, ma leggermente viscida se umida, su un fondo biancastro-crema presenta numerose fibrille porpora-vinose,che al centro sono molto dense come pustole, formanti un simil-reticolo longitudinale. Allo sfregamento (e a volte autonomamente), si macchia di giallo al bordo. Dimensioni da mm. 20 a 65 fino a 80.

Imenoforo
Imenoforo costituito da lamelle da adnate a decorrenti, strette, sinuose, talvolta fitte ma anche spaziate, a volte forcate al gambo, anastomosate, ceracee; il colore è da biancastro, grigiastro, gallognolo con riflessi rosa-vinosi, punteggiate specialmente al bordo, dove si macchiano di rosa vinoso sia pure con ritardo al tocco.

Gambo
mm 50-100(120) × 8-18(22), cilindrico, sodo e pieno, fibrilloso con molteplici fiocchi quasi concolori al margine del pileo; su un fondo crema bianco-rosato vi sono numerose fibrille e pustule rosso-vinose specialmente dopo qualche giorno dalla raccolta; al tocco si macchia facilmente di giallo soprattutto verso la base.

Carne
Soda e consistente di colore bianco-crema anche sotto la cuticola, mentre sotto la superficie del gambo è concolore o, anche, gialla. Sapore nullo o leggermente amarognolo; odore non evidente o lievemente fungino. All'essiccazione il fungo diventa crema-ocra-caffelatte.

Habitat
In boschi di conifere e, più raramente, di latifoglie.

Microscopia
Giunti a fibbia presenti su tutto il carpoforo; spore liscie, ellittiche/ovoidali 6-9×4-5,5 µm mono guttulate e con grande apicolo; basidi 40-55 × 7-9 µm, subclaviformi, slanciati tetrasporici o bisporici; epicute ixotricoderma con ife erette 40-100 × 2-5 µm.

Commestibilità o Tossicità
Non è compreso nell'elenco dei commestibili, ammessi al commercio.
Alcuni autori considerano commestibili gli esemplari ancora bianchi.

Specie simili
Hygrophorus erubescens var. persicolor (Ricek) Bon, possiede carne dolce ed immutabile, i giovani esemplari nascono già con tonalità rosa marcate (a differenza di Hygrophorus erubescens var. erubescens) con habitat esclusivo in boschi di conifere (Picea abies). Questa varietà è in genere rara, abbondando in poche stazioni di crescita: quindi, va preservata!
Hygrophorus erubescens var. erubescens, invece, possiede carne poco o molto amara ed al tocco vira al giallo alla base del gambo; non è raro sia in boschi di latifoglie che di aghifoglie.
Hygrophorus russula, buon commestibile, ha lamelle bianche, bianco-rosate, con macchie rosso-porpora, gambo senza o con rare macchie gialle, habitat esclusivo di latifoglia.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Gianni Baruffa e Tomaso Lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Regione Trentino; Settembre 2009; Foto e commento di Alessandro Francolini.

Hygroforo non comune che fruttifica nei boschi di conifere (più raramente nei misti con latifoglia); è simile al più comune e conosciuto Hygrophorus russula ("lardaiolo rosso") che è esclusivamente tipico di latifoglia. Può aiutare nella distinzione tra le due specie il sapore della carne: da poco a nettamente amara in H. erubescens, nullo o leggermente amarognolo inH. russula. Inoltre in H. erubescens è presente un ingiallimento più o meno marcato delle superfici per sfregamento o a tempo secco mentre H. russula presenta raramente macchie giallognole sul gambo a maturità. Infine le lamelle: bianco-giallastre o grigiastre con sfumature rosate in H. erubescens ma bianco-rosate con nette macchie di colore vinoso in H. russula. Simile anche a Hygrophorus purpurascens, abbastanza raro anch’esso, che tuttavia è dotato di un anello cortiniforme almeno da giovane, fugace a maturità.

 
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Netto ingiallimento sulla cuticola del cappello.

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Foto di Felice Di Palma.

 

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