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Cystoderma amianthinum (Scop.) Fayod 1889


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Cystoderma amianthinum (Scop.) Fayod 1889

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Tricholomataceae

Foto e Descrizioni
Comune nelle peccete muscose, la rugosità presente sul pileo del cappello aveva fatto si che alcuni A.A. creassero una varietà ad hoc, Cystoderma amiantinum var. rugosoreticulatum, ma oggigiorno ritenuta forma ecologica e rientrante nella stessa specie.

Etimologia
Dal latino amianthinus = relativo all'amianto.

Cappello
2-5 cm di diametro, da leggermente conico a velocemente appianato, umbonato, con superficie tipicamente granulosa e da leggermente a fortemente grinzosa radialmente, colore da crema-giallastro, ocra chiaro a più scuro al centro. Margine leggermente involuto, più o meno appendicolato. Lamelle mediamente fitte, annesse, da bianco a crema.

Gambo
3-8 × 0,3-0,6 cm, cilindrico, fibrilloso, tendenzialmente più scuro del cappello, presenta una zona anulare non membranosa, fugace, formata da squamette rimanenti dal velo parziale. Al di sopra di tale zona si presenta forforaceo, di colore biancastro, mentre nella parte inferiore è ricoperto da piccole scagliette concolori al cappello.

Carne
Da biancastra a crema-giallastra, con tipico odore di terriccio, non sgradevole.

Habitat
Benché segnalato anche in primavera, fa la sua comparsa preferibilmente in estate-autunno, nel terreno o tra il muschio dei boschi, sia di conifera che latifoglia.

Commestibilità e tossicità
Non commestibile.

Specie simili
La var. rugosoreticulatum si distinguerebbe principalmente per la presenza di grosse pieghe sulla superficie pileica, alcune intersecantesi, così da donare un aspetto molto rugoso e parzialmente reticolato. Più rara, ma comunque presente in letteratura, è la fo. album, che si discosterebbe dalla forma tipo solo per la colorazione biancastra. Cystoderma jasonis (= Cystoderma longisporum) è la specie ad anello fugace e non membranoso più vicina alla nostra, presenterebbe infatti una colorazione più carica ed uniforme, ocra ferruginoso, odore da fungino a farinoso e spore più grandi; è specie rara ma presente in Europa. Altre specie di Cystoderma affini possono essere tranquillamente riconosciute per la presenza di colorazioni calde, da arancio carico a rosso cinabro (Cystoderma granulosum e Cystoderma terreyi), o per presentare cromatismi violacei nella parte alta del gambo (Cystoderma lilacipes, Cystoderma saarenoksae) od ancora per essere totalmente bianche come in Cystoderma ambrosii. Benché l'odore non terroso possa essere già di grande aiuto, la distinzione tra Cystoderma ambrosii e la fo. album risulta definitiva solo ad un controllo delle caratteristiche microscopiche. Infine, dal punto di vista cromatico, di habitat e distribuzione, è molto facile la confusione con Cystoderma fallax, il quale è molto simile ma ha differente morfologia dell'anello, che risulta essere ben formato e membranoso, con la faccia inferiore granulosa e quella superiore filamentosa. L'eventuale confusione non comporta alcun rischio, poiché entrambi non commestibili. Cystoderma carcharias è affine a Cystoderma fallax, ma si presenta dal lilacino chiaro a rosa od addirittura biancastro.

Curiosità
Il Genere Cystoderma è contraddistinto da specie che presentano la superficie pileica decisamente granulosa, da cui il significato del nome "pelle granulosa".

Scheda AMINT tratta da "Tutto Funghi".

Regione Lombardia; Agosto 2008; Foto di Massimo Biraghi.

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