Archivio Micologico Inviato 12 Maggio 2016 Autore Share Inviato 12 Maggio 2016 Hygrophorus marzuolus (Fr. : Fr.) Bres.; Regione Toscana; Aprile 2015; Foto di Pietro Curti. Crescita semiipogea, immersa nel substrato. Habitat preferenziale misto Abete-Pino e Abete-Castagno. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Archivio Micologico Inviato 22 Agosto 2019 Autore Share Inviato 22 Agosto 2019 Hygrophorus marzuolus (Fr. : Fr.) Bres.; Regione Umbria; Marzo 2015; Foto di Mario Iannotti. (Exsiccatum MI20150323-01) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Archivio Micologico Inviato 7 Settembre 2019 Autore Share Inviato 7 Settembre 2019 Hygrophorus marzuolus (Fr. : Fr.) Bres.; Regione Lombardia, Prealpi Lombarde, loc. Bossico; Febbraio 2016. Foto di Massimo Biraghi. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Archivio Micologico Inviato 10 Settembre 2019 Autore Share Inviato 10 Settembre 2019 Hygrophorus marzuolus (Fr. : Fr.) Bres.; Regione Liguria; Aprile 2016; Foto di Maria Ligure. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Archivio Micologico Inviato 15 Febbraio 2020 Autore Share Inviato 15 Febbraio 2020 Hygrophorus marzuolus (Fr. : Fr.) Bres.; Regione Toscana; Aprile 2019; Foto di Alessandro Francolini. Mimetismo dovuto alla crescita semiipogea e al "color sasso" dei cappelli. Esemplari gregari in una tipica "fungaia produttiva". Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Archivio Micologico Inviato 26 Febbraio 2020 Autore Share Inviato 26 Febbraio 2020 Hygrophorus marzuolus (Fr. : Fr.) Bres.; Regione Liguria; Aprile 2017; Foto di Maria Ligure. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Archivio Micologico Inviato 20 Marzo 2020 Autore Share Inviato 20 Marzo 2020 Hygrophorus marzuolus (Fr. : Fr.) Bres.; Regione Umbria; Marzo 2018; Foto di Mario Iannotti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Archivio Micologico Inviato 1 Aprile 2020 Autore Share Inviato 1 Aprile 2020 Hygrophorus marzuolus (Fr. : Fr.) Bres.; Regione Toscana; Marzo 2018; Foto di Alessandro Francolini. Mimetizzato nel sottobosco; con la lucentezza simile a quella dei sassi bagnati. Semiipogeo. Talvolta le lamelle sono anastomosate. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Archivio Micologico Inviato 1 Aprile 2020 Autore Share Inviato 1 Aprile 2020 Hygrophorus marzuolus (Fr. : Fr.) Bres.; Regione Toscana; Aprile 2018; Foto di Alessandro Francolini. Vari ambienti e modalità di crescita; polimorfismo. 1) In faggeta pura: l'esemplare già sviluppato fa la spia ad altri ancora semiipogei. Spesso nelle faggete i Marzuoli hanno stazza e peso specifico maggiori rispetto a quelli nati sotto Abete bianco. 2) Tipica colonia reperita sotto Pino. Spostare con delicatezza gli aghi nelle vicinanze per dare un'occhiata attorno dà spesso buoni risultati. Gambo completamente sommerso; una volta liberato da terriccio e aghi mostra un insolito gambo boletoide, sodo e obeso. 4) Sotto Abete bianco; a sinistra la tipica colonia cespitosa; a destra esemplare isolato. Estratto il gruppetto di Marzuoli dal terreno, si nota la crescita cespitosa-connata abbastanza frequente in questa specie. 6) Esemplare di discrete dimensioni, di cui è visibile solo parte del cappello che si mostra "a filo" del terreno; ottimo mimetismo: la sua presenza è stata tradita dalla lieve ondulazione del margine pileico. Crescita evidentemente semiipogea. 7) Esemplare isolato, reperito sotto Abete bianco. Con gambo tozzo e robusto; cappello compatto e con margine particolarmente involuto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Archivio Micologico Inviato 1 Aprile 2020 Autore Share Inviato 1 Aprile 2020 Hygrophorus marzuolus (Fr. : Fr.) Bres.; Regione Toscana; Aprile 2018; Foto di Alessandro Francolini. Continua la presenza di "Marzuoli" nelle sponde più umide, con esemplari spesso di taglia notevole. Misto Faggio e Abete bianco. Zona Vallombrosa. Assieme a Caloscypha fulgens (Pers. : Fr.) Boudier. Esemplare emblematico per la bellezza (e il polimorfismo) di questa specie; già dalla quantità di terra smossa di fresco se ne poteva intuire la dimensione più che accettabile Ma la cosa particolare era la sua freschezza (poco più che un primordio a giudicare dalle lamelle ancora bianchissime-ceracee e dal margine involuto), la sua stazza boletoide e la compattezza della carne che contribuiva a dargli un inconsueto alto peso specifico. Soppesandolo dava l'idea di aver a che fare con un Boletus pinophilus! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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