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Lloydia serotina (L.) Rchb.


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Lloydia serotina (L.) Rchb.

 

Sinonimi

Gagea serotina (L.) Ker-Gawl

Bulbocodium serotinum L.

Lloydia alpina Salisb.

Ornithogalum serotinum (L.) Rchb.

Cronyxium serotinum (L.) Raf

 

Tassonomia

Regno: Plantae

Divisione: Magnoliophyta

Classe: Liliopsida

Ordine: Liliales

Famiglia: Liliaceae

 

Nome italiano

Falangio alpina.

 

Etimologia

Il nome Lloydia serotina, venne assegnato da Richard Salisbury nel 1830 in sostituzione del nome originale Bulbocodium serotinum L. con il quale Linneo aveva denominato la pianta nel 1753. Il nome generico, Lloydia venne dato in onore del botanico Edward Lloyd, 1660-1709, curatore del museo della università di Oxford e scopritore di questa pianta nel Galles.

L'attributo specifico, dal latino seròtinus = tardivo, autunnale, allude al fatto che il periodo di fioritura, che si colloca tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate, è relativamente tardivo rispetto alle altre bulbose.

 

Descrizione

Lloydia serotina Salisb. è una piccola pianta erbacea perenne alta 5-15 (19) cm, dotata di un bulbo cilindrico dal quale si sviluppano lunghe foglie basali e uno scapo fiorale recante un solo fiore (al massimo 2 in una insignificante percentuale di casi).

Un recente studio congiunto italo-francese (D. Manicacci & L. Després - Male and hermaphrodite flowers in the alpine lily Lloydia serotina) ha dimostrato che la specie è andromonoica, ossia costituita da individui funzionalmente ermafroditi e da individui funzionalmente maschili (ossia con gineceo presente ma sterile), questi ultimi caratterizzati da uno scapo più breve. Nei rari esemplari a due fiori che è stato possibile osservare (qualche unità su varie migliaia), il fiore apicale era ermafrodito, mentre il fiore ascellare era maschile.

 

Foglie

Le foglie basali, da 2 a 4, sono lineari, e in assenza dei fiori possono essere scambiate per semplici fili d'erba. Di sezione triangolare, misurano in larghezza 0,8-1 mm, mentre con una lunghezza di 4-10(20) cm superano di norma lo scapo fiorale. I loro resti essiccati vanno a formare di anno in anno un manicotto intorno al bulbo. Le foglie cauline, anch'esse da 2 a 4, sono lanceolato-lineari e si riducono progressivamente dal basso verso l'alto, con una lunghezza che varia tra 10 e 50 mm ed una larghezza tra 1 e 2 mm.

 

Fiori

Il fiore di Lloydia serotina Salisb. è attinomorfo, costituito da 6 tepali (4-5 × 9-14 mm) bianchi, gialli alla base e venati di rosso o di porpora (talvolta di verdognolo), disposti in due verticilli. Gli stami sono 6 (3+3), eretti con filamento giallo lungo da 3 a 8 mm e antere bianche lunghe 0,6-1 (1,2) mm; tre carpelli costituiscono un ovario supero, con stilo unico e stimma capitato.

 

Frutti

Il frutto è una capsula tondeggiante (diametro 6-8 mm) a tre lobi più o meno pronunciati.

 

Periodo di fioritura

Giugno-luglio.

 

Territorio di crescita

Il genere Lloydia possiede la massima concentrazione di specie nell'Asia centro-orientale. Lloydia serotina (L.) Rchb. è pianta circumboreale che si colloca al di fuori di quest'area, con un areale che comprende l'America settentrionale dall'Alaska al Nuovo Messico, le alte latitudini e le catene europee delle Alpi e dei Carpazi, nonché una piccola regione del Galles (lo Snowdonia Park) in Gran Bretagna. Per quanto riguarda le Alpi, la sua presenza è accertata su tutta la catena, con l'eccezione del settore ligure delle A. Marittime, dove tale presenza non è stata confermata.

 

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Habitat

Specie silicicola, amante dei substrati neutri, vegeta nei pascoli sassosi d'alta quota, specie se battuti dal vento e precocemente liberi dalla neve, tra 1600 e 3000 metri di altitudine.

 

Somiglianze e varietà

Oltre alla specie qui descritta, classificata come Lloydia serotina (L.) Rchb. var. serotina, è citata una var. flava a perianzio giallo, con venature giallo-verdastre, non menzionata per la flora italiana.

In Italia esiste una sola specie congenere, Lloydia graeca L. Rchb., presente nella sola Sicilia e quindi ad areale completamente disgiunto rispetto a Lloydia serotina (L.) Rchb.; per la distinzione di materiale essiccato e di provenienza ignota, si consideri che in L. graeca L. lo scapo reca in genere fino a 5-6 fiori in racemo lasso, ed è più lungo delle foglie basali.

 

Specie protetta

Nonostante la relativa rarità, in Italia Lloydia serotina(L.) Rchb. non è considerata specie a rischio di estinzione, anche perché l'aspetto modesto, la piccola taglia e l'assenza di particolari proprietà la proteggono da raccolte indiscriminate. Per tale ragione non compare negli elenchi delle piante protette in nessuna delle regioni in cui è presente. Tuttavia richiamiamo l'attenzione sulla particolare sensibilità di questa pianta ai mutamenti climatici, tanto che a causa del riscaldamento globale si ritiene prossima l'estinzione delle popolazioni britanniche, già fortemente ridotte rispetto all'epoca in cui vennero scoperte.

 

Costituenti chimici

Nei semi sono contenuti fitoecdisteroidi, composti steroidei di origine vegetale.

 

Uso Alimentare

Non si conoscono usi alimentari per questa specie.

 

Uso Cosmetologico

Non si conoscono usi in cosmetica per questa specie.

 

Uso Farmacologico

Non si conoscono usi farmacologici per questa specie.

In natura i fitoecdisteroidi, presenti in alcune specie vegetali, fra cui Lloydia serotina (L.) Rchb., agiscono come acceleratori della muta negli insetti, con effetti letali: inducendo una muta precoce agiscono, sostanzialmente, come difesa contro gli insetti fitofagi.

In alcuni paesi dell'ex Unione Sovietica, sono in corso studi sulle piante ad alta produzione di ecdisteroidi per ricavarne tonici in grado di stimolare le attività fisiologiche e di svilippare la muscolatura.

 

Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.

 

Medicina alternativa e Curiosità

Studi sulla medicina tradizionale della Nubra Valley, una zona fredda e arida dell'Himalaya, hanno stabilito che I bulbi di questa specie venivano utilizzati da alcune popolazioni come purificatori del sangue.

 

Note

Secondo recenti studi filogenetici i due taxa Lloydia e Gagea sembra che potrebbero essere riuniti.

 

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Renato M. Fondi, Giovanni Baruffa, Annamaria Bononcini, Marika - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica.

 

Lloydia serotina (L.) Rchb., Regione Piemonte, Vallone di Olen (Valsesia), 2300 m s.l.m., 15 luglio 2008, foto di R. M. Fondi.

 

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