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Russula laricina Velen. 1920


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Russula laricina Velen. 1920

Tassonomia
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Russulales
Famiglia Russulaceae
Genere Russula
Sottogenere Russula
Sezione Tenellae
Sottosezione Laricinae

Etimologia
Dal latino laricinus, a, um, proprio del Larice (Larix), per la crescita preferenziale sotto questa essenza arborea.

Cappello
Di piccole-medie dimensioni (3-6 cm), inizialmente subgloboso, subito convesso, infine appianato e depresso a maturazione, irregolarmente umbonato o con un mammellone centrale, di aspetto lubrificato specie con tempo umido ma tubercolato-corrugato al margine in vetustà e con tempo asciutto.Colorazioni pileiche molto variabili (policroma) viola-lillacino, rosso vinoso, bruno porpora, con tinte oliva o anche bruno-avana, spesso anche nerastro al disco.

Lamelle
Mediamente spaziate, di colore giallastro con qualche leggera sfumatura arancio, adnate o arrotondate al gambo, molto fragili e intervenate, sporata giallastra.

Gambo
Generalmente corto, a volte abbastanza slanciato, cassante, fragile, da cilindrico a nettamente claviforme, di colore biancastro con la tendenza a ingrigire più o meno intensamente, a secondo delle condizioni climatiche e dal grado di umidità.

Carne
Poco compatta, subito fragile, biancastra, ingrigente con l’umidità, sapore generalmente dolce o appena piccantino sulle lamelle dopo prolungata masticazione, sapore subnullo o leggermente fruttato.

Reazioni chimiche
Rosa-grigiastro con Solfato ferroso, positiva, ma spesso lenta e poco intensa con Guaiaco.

Habitat
Fruttifica nelle foreste di aghifoglia montane del Nord Europa in presenza di forte umidità, generalmente sotto Larix decidua e Picea excelsa, sono anche segnalate fruttificazioni sotto Abies alba.

Microscopia
Spore 8,04-9,11 × 6,65-7,62 Q medio = 1,21, ovoidali con verruche coniche e linee di connessione sottili che, a volte, sono subzebrate o subreticolate.
Basidi tetrasporici e macrocistidi imeniali fusiformi con apice appuntito (ogiva).

Commestibilità e tossicità
Non commestibile per la scarsa carnosità e la sua fragilità.

Osservazioni
Russula laricina Velen. è inserita nella Sezione Tenellae, Sottosezione Laricinae, che racchiude specie crescenti in habitat prettamente montano e sotto aghifoglie, con sporata gialla, cappello policromo, carne a volte ingrigente o ingiallente. Nonostante il taxa parrebbe indicare una crescita esclusiva sotto Larix decidua, è reperibile anche sotto Picea excelsa, oltretutto sono stati individuate fruttificazioni nei rimboschimenti di Abies alba nella dorsale appenninica.

Specie simili
Russula nauseosa è una vera e propria sosia, a tal punto che ancora oggi non è così scontata la separazione tassonomica. Viene descritta in letteratura con taglia più minuta rispetto a Russula laricina, ha un cappello mai provvisto di umbone e le colorazioni pileiche sono su toni più pallidi, la carne è biancastra e poco ingrigente, anche nel caso di forte umidità. Cresce prevalentemente nei boschi nordici di Picea excelsa e Betula alba, anche se risulta essere presente nei boschi misti con Larix decidua, in terreni poco umidi. MIcroscopicamente evidenzia spore con aculei e verruche coniche isolate, raramente con qualche linea di connessione.
Russula cessans A. Pearson raggiunge dimensioni maggiori, ha carne più compatta, colorazioni pileiche su toni rosso-vinosi, crescita esclusiva sottoPinus spp., microscopicamente evidenzia spore con verruche basse congiunte da fini linee di connessione a formare un reticolo incompleto

Bibliografia
AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp.
BOCCARDO, F. et al., 2008. Funghi d'Italia. Bologna: Ed. Zanichelli.
CONSIGLIO, G. & PAPETTI, C., 2009. Atlante dei Funghi d’Italia. Vol. 3. Ed. AMB.
GALLI, R., 2003, 2a Ed. Le Russule. Ed. Galli
KRÄNZLIN, F., 2005. Champignons de Suisse. Russulales. Vol.6. Lucerna: Ed. Verlag
SARNARI, M., 1998. Monografia illustrata del Genere Russula in Europa. Tomo Primo. Trento: Ed. AMB.
SARNARI, M., 2005. Monografia illustrata del Genere Russula in Europa. Tomo Secondo. Trento: Ed. AMB.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Regione Lombardia; località Trivigno, (Aprica); Luglio 2009; Bosco di Larix decidua e Picea excelsa; Foto, commento e microscopia di Massimo Biraghi.
(Exsiccatum MB20090725-43)

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Sporata gialla (IVb)

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Reazione rosa-grigiastra con Solfato ferroso, poco intensa e lenta con Guaiaco.

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Basidi tetrasporici e macrocistidi imeniali fusiformi con apice appuntito (ogivali).

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Spore 8,04-9,11 × 6,65-7,62 Q medio = 1,21, ovoidali con verruche coniche con linee di connessione sottili che, a volte, sono subzebrate o subreticolate.

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