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Prospero autumnale (L.) Speta subsp. autumnale


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Prospero autumnale (L.) Speta subsp. autumnale

 

Sinonimi

Scilla autumnalis L.

 

Tassonomia

Regno: Plantae

Divisione: Magnoliophyta (Angiospermae)

Classe: Liliopsida (Monocotyledones)

Ordine: Liliales (Asparagales - APG)

Famiglia: Liliaceae (Hyacinthaceae - APG)

 

Nome italiano

Scilla autunnale.

 

Etimologia

Prospero, protagonista della commedia "The tempest" di W. Shakespeare, forse per continuare il filo logico dei taxa che sono stati assegnati ai vari generi nei quali è stato scisso il genere Scilla L. (al quale fa eccezione Urginea Baker, che però è stato a sua volta scisso in Urginea e Charybdis Speta, quest'ultimo in armonia col vecchio taxon Scilla, seguendo il suddetto filo logico) e che evocano i nomi di personaggi legati alle tempeste marine - in realtà Linneo, quando attribuì il nome generico Scilla non si riferiva al famoso personaggio mitologico, quanto al nome con cui i greci (σκίλλα - skilla, citata da Teofrasto e Dioscoride) e successivamente i latini (scilla, citata da Virgilio e Plinio il Vecchio) chiamavano alcune piante bulbifere (verosimilmente la Charybdis maritima) che crescevano in vicinanza del mare, e per cui le descrivevano come "cipolle marine"; autumnale in riferimento al periodo di fioritura di questa specie.

 

Descrizione

Piccola pianta perenne bulbosa, con portamento erbaceo, completamente glabra, alta mediamente (10) 15-30 cm, ma potendo arrivare anche a 40 cm; bulbo di piccole dimensioni, ovoidale (lungo da 1-1,5 cm fino a 5 cm), rivestito da un involucro bruno-chiaro che gli conferisce una tipica sagoma piriforme. Il ciclo vegetativo annuale consiste in una fioritura autunnale, con sviluppo delle foglie durante, o dopo l'antesi; le foglie persistono fino a primavera, per poi disseccarsi; durante l'estate si ha il riposo vegetativo, e la pianta è ridotta al solo bulbo con gemme e apparato radicale; a fine-estate, inizio-autunno reinizia l'attività vegetativa con lo sviluppo di nuovi scapi fiorali (uno o più).

 

Foglie

Disposte tutte in posizione basale, ma non aderenti al terreno; quelle più esterne ridotte a squame di piccole dimensioni, non svolgenti fotosintesi (non verdi, o verdi solo in parte) e spesso caduche, le altre verdi, lineari, eretto-patenti o suberette, con apice troncato o ottuso, lunghe da pochi cm fino a poter raggiungere la stessa lunghezza dello scapo fiorale dopo la fruttificazione.

 

Fiori

In racemo semplice, dapprima ± denso e grossolanamente conico, poi ± cilindrico e sempre più lasso, portante da pochi (6-8) fino a 20-25 fiori; fusticino cilindrico, sottile, eretto, o suberetto, non di rado leggermente incurvato o sinuoso, con lievi alettature chiare, longitudinali o elicoidali (simili a striature), spesso poco evidenti, completamente afillo, verde, spesso arrossato nella parte alta e/o nella porzione basale; pedicelli eretto-patenti o sub-patenti, non di rado incurvati verso l'alto, in genere arrossati, o anche verdi; perigonio composto da 2 verticilli, ciascuno di 3 tepali petaloidi ellittici saldati alla base, da eretto-patenti a sub-patenti, in genere revoluti alla base e leggermente involuti verso l'apice, in modo da dare al fiore una forma che, se visto di lato, lo fa somigliare ad un piatto fondo, o ad una campanella, colore bianco-violaceo o roseo, con piccola carenatura violetta o violetto-verdastra, scura, all'apice sulla faccia abassiale e sfumante ± gradualmente a tonalità più chiare verso il basso lungo l'asse centrale; stami poco più brevi del perigonio, disposti in 2 verticilli di 3 elementi, associati a ciascun verticillo di tepali ai quali sono opposti e sulla cui base sono ancorati, filamenti ingrossati, arrossati, subcilindrici, rastremati verso l'alto, antere bilobate, violaceo-scure; pistillo a forma di ampolla, con ovario 3-loculare supero, ± ovoidale, color celestino, con 6 sottili venature longitudinali bianche, stilo sub-conico biancastro o dello stesso colore dell'ovario almeno nella parte basale, o anche arrossato, alto all'incirca quanto gli stami, o poco più basso, stigma capitato.

 

Nelle popolazioni con i caratteri sopra descritti è possibile trovare esemplari albini, privi di qualsiasi arrossamento, con perigonio bianco-candido, con carenatura apicale (sulla faccia abassiale) verdastra, filamenti bianchi e antere gialle, pistillo completamente bianco.

 

Frutti

Capsula obovoidale, ± spigolosa lungo le 3 suture di divisione delle logge, setticida (in 3 valve che rimangono saldate alla base, ± patenti una volta aperte), verde-scura a maturità, e portante all'apice i resti dello stilo rinsecchito e incurvato verso il basso; le logge sono comunicanti nella parte medio-alta (i setti sono saldati solo alla base) e ciascuna di esse contiene generalmente 2 (o 1 per aborto di un ovulo) piccoli semi neri ± obovato-trigonali a superficie scabra e rugosa, con 1 spigolo longitudinale acuto, o quasi, e apice acuto rivolto in basso quando ancora contenuti nella capsula.

 

Periodo di fioritura

Da agosto a fine settembre-prima metà di ottobre; nelle Regioni con estati particolarmente torride la fioritura può avvenire con un ritardo di qualche settimana rispetto a quelle con estati meno penalizzanti.

 

Territorio di crescita

P. autumnale s. l. è specie spontanea dei Paesi europei che si affacciano al Mediterraneo, Portogallo, Gran Bretagna, Paesi europei e della Confederazione Russa, o ex U. R. S. S., attorno al M. Nero (compresa la Turchia e la Crimea), Paesi mediterranei del Medio Oriente, compresa la Giordania, e Algeria; in Italia è presente allo stato spontaneo, nella sola subsp. autumnale, in tutte le Regioni ad esclusione della Val d'Aosta; presenza dubbia in Piemonte, segnalata per errore in Friuli V. G., comune nelle Regioni centro-meridionali, diventa via via più rara al Nord.

 

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Habitat

Prati non eccessivamente antropizzati e non troppo umidi, garighe, bordi delle strade, può formare ampi tappeti azzurri, dal livello del mare fino circa 1400 m di quota.

 

Somiglianze e varietà

Specie a fioritura autunnale molto simile a P. autumnale e molto difficile da riconoscere, nel caso fosse in antesi e non avesse ancora sviluppato le foglie, è P. obtusifolium (Poir.) Speta subsp. intermedium (Guss.) Soldano et F. Conti [= Scilla obtusifolia Poir. subsp. obtusifolia (Guss.) McNeill], se ne differenzia essenzialmente per non avere le foglie lineari, ma più larghe, oblungo-ottuse e per gli scapi fiorali spesso completamente arrossati; la fioritura avviene generalmente nei mesi di settembre e ottobre; P. obtusifolium s. l. è una specie esclusiva del Mediterraneo sud-occidentale, nella subsp. obtusifolium è presente nei Paesi dell'Africa nord-occidentale, nella subsp. intermedium è presente nella Spagna meridionale, Baleari, Corsica, Sicilia e Sardegna, nel nostro paese la sua presenza è quindi limitata a queste due ultime isole.

 

Specie protetta

Non vi sono leggi a carattere regionale, o nazionale, o direttive internazionali che tutelino questa specie.

A livello locale la specie è soggetta a salvaguardia nel Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa (BO), secondo l'art. 11 del Piano Territoriale relativo a quest'area.

 

Costituenti chimici

Ossalato di calcio, glicosidi cardiaci.

 

Uso Alimentare

Non si conoscono usi alimentari per questa specie.

 

Uso Cosmetologico

Non si conoscono usi cosmetici per questa specie che, come diversi altri membri della famiglia delle Hyacinthaceae, ha proprietà irritanti per la pelle a causa del suo contenuto in cristalli di ossalato di calcio.

 

Uso Farmacologico

Una ricerca tassonomica e farmacologica sulle piante di uso terapeutico in Giordania ha evidenziato la presenza di glicosidi cardiaci in questa specie, che la rendono tossica per ingestione. Gli estratti hanno prorietà cardiotoniche.

 

Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.

 

Medicina alternativa e Curiosità

In Giordania P. autumnale entra come ingrediente in medicamenti contro la tosse e le malattie cardiache.

 

Note

Molte specie della famiglia delle Hyacinthaceae (Liliaceae), fra cui P. autumnale, sono tossiche per ingestione. I sintomi dell’intossicazione sono: dolori alla bocca, nausea, dolori addominali, crampi, diarrea, rallentamento del battito cardiaco. In soggetti sensibili si possono presentare dermatiti da contatto che, tuttavia, tendono a risolversi in breve tempo.

 

Scheda di proprietà AMINT realizzata da G.B. Pau, Annamaria Bononcini, Renato M. Fondi e Marika - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica

 

Link utili

 

Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT

 

Prospero autumnale (L.) Speta subsp. autumnale, Regione Sardegna, 80 m s. l. m., 5 febbraio 2009 - Foto di G.B. Pau.

 

Esemplare nel suo habitus invernale, le foglie sono al loro sviluppo massimo, può essere ancora presente lo scapo fiorale completamente rinsecchito, con le valve delle capsule aperte, dalle quali è possibile riconoscere la pianta fra le altre erbe.

 

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Prospero autumnale (L.) Speta subsp. autumnale, Regione Sardegna, 80 m s. l. m., 28 settembre 2008 - Foto di G.B. Pau.

 

Fiore e boccioli; i tepali sono saldati alla base, il pistillo è a forma di ampolla con ovario color celestino, gli stami hanno filamenti biancastri o arrossati rastremati verso l'apice e portano antere bilobe violaceo-scure.

 

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