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Juniperus oxycedrus L. s.l.


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Juniperus oxycedrus L. s.l.

 

 

Sinonimi

Juniperus glauca Salisb.

Juniperus heterocarpa Timb.-Lagr. ex Loret & Barrandon

Juniperus oxycedrina St.-Lég

Juniperus rufescens Link

Juniperus rhodocarpa Steven

 

Tassonomia

 

Regno:Plantae

Divisione:Coniferophyta

Classe:Pinopsida

Ordine:Pinales

Famiglia:Cupressaceae

 

 

Nome italiano

Ginepro ossicedro

Ginepro rosso

 

Etimologia

Juniperus deriva dal celtico "Juneprus" che significa acre, per il sapore dei suoi galbuli. Oppure dal latino jumenta e parere che significa fare partorire le mucche, per il potere dei galbuli di agire sulle contrazioni uterine. Oxycedrus dal greco = oxys (оξυς)appuntito, penetrante, cedrus è il nome col quale chiamavano le piante con le foglie pungenti.

 

Descrizione

Arbusto o piccolo albero sempreverde, dioico, alto fino a 6-10 metri con chioma conica da giovane, tendente a diventare globosa in età adulta, fusto e rami grigio-rossastri in età giovanile, grigio-cenere e desquamantesi in lunghe placche fibrose in età adulta.

 

Foglie

Le foglie sono disposte in verticilli di 3, hanno lamina aciculare rigida, con due bande stomatifere bianche sulla pagina superiore, la restante porzione è di colore verde-grigiastro, l'apice è cuspidato e alquanto pungente.

 

Fiori

Strobili solitari o, più di rado, in verticilli di pochi elementi, all'ascella delle foglie; quelli maschili, di colore bruno-giallastro, sono formati da sacche polliniche protette da squamette triangolari, mentre quelli femminili portano squame carnose accrescenti e saldantesi fra loro dopo la fecondazione a formare dei galbuli.

 

Frutti

I frutti sono galbuli sferici, dapprima di colore verde, poi, a maturità, rossastro-aranciati, con all'apice una evidente cicatrice (dovuta alla saldatura fra le squame dello strobilo) a forma di stella a tre punte; maturano in 2 anni e, se aperti, hanno un odore piacevolmente balsamico ma un gusto acre. Ciascun galbulo contiene fino a tre semi grossolanamente ovali e spigolosi, immersi in una pseudo-polpa particolarmente fibrosa e amalgamata da resine.

 

Periodo di fioritura

Fiorisce da febbraio ad aprile.

 

Territorio di crescita

Specie ciercum-mediterranea, nella subsp. oxycedrus si spinge, ad oriente, finanche alla regione persiana (Iran), mentre nella subsp. macrocarpa rimane relegata alle zone costiere del Mediterraneo; in Spagna, Portogallo e Nord Africa è presente un'altra sottospecie, J. oxycedrus subsp. badia ((H. Gay) Debeaux. Nelle subsp. oxycedrus e macrocarpa è spontanea in tutto il territorio italiano ad esclusione della Val d'Aosta e del Trentino.

 

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Habitat

Macchia mediterranea, coste sabbiose o semirocciose e spazi aperti.

 

Somiglianze e varietà

Juniperus oxycedrus subsp. macrocarpa (Sibth. et Sm.) Ball ha galbuli più grandi delle altre specie, ricoperti da una pruina bianca a volte grandi come una nocciola, anche in questa pianta gli aghi presentano 2 bande stomatose bianche sulla pagina superiore ed in alcune piante risultano più piccoli dei galbuli, perlomano nei giovani rami. Limita la sua presenza nella macchia mediterranea.

Juniperus oxycedrus subsp. oxycedrus L. galbuli rosso difficilmente pruinosi, aghi larghi fino a 2mm con 2 bande stomatose bianche, portamento a piramide dove non ha spazio per crescere, si allarga negli spazi liberi o ventosi, assumendo una forma con chioma schiacciata se non addirittura prostrata.

Juniperus communis L., alberello o arbusto che è presente in tutto il territorio italiano, spingendosi anche quote elevate, i suoi aghi, anch'essi pungenti hanno una sola banda bianca, a differenza delle specie precedenti ha galbuli molto più piccoli che a maturità diventano di colore blu-violetto e sono commestibili, che vengono usati sia in cucina, per aromatizzare carne e pesce, che per liquori o farmaceuticamente, anche il suo legno è pregiato ma viene usato meno degli altri perchè la sua struttura risulta essere più piccola.

 

Specie protetta

Protetto in Lazio dalla LEGGE REGIONALE N. 61 DEL 19-09-1974 REGIONE LAZIO Norme per la protezione della flora erbacea ed arbustiva spontanea e dalla LEGGE REGIONALE N. 39 DEL 28-10-2002 REGIONE LAZIO "Norme in materia di gestione delle risorse forestali".

Protetto in Molise dalla LEGGE REGIONALE N. 9 DEL 23-02-1999 REGIONE MOLISE Norme per la tutela della flora in via di estinzione e di quella autoctona ed incentivi alla coltivazione delle piante del sottobosco e officinali.

Protetto totalmente in Piemonte nella sola provincia di Torino dalla LEGGE REGIONALE N.32" DEL 02-11-1982" Norme per la conservazione del patrimonio naturale e dell'assetto ambientale"

 

Costituenti chimici

I galbuli contengono: sali di potassio, iuniperina che è di colore giallo, zuccheri, acido malico, cadinene e cera. Gli aghi e il legno l'olio essenziale di cade che contiene: fenoli, cadinene e un cetone.

 

Uso Alimentare

A differenza del Juniperus communis le sue bacche non hanno un valore alimentare.

 

Uso Cosmetologico

Per medicazioni sull'epidermide si usa l'olio estratto dalla corteccia e dai frutti (olio cadino);lo stesso olio viene impiegato per problemi al cuoio capelluto ed in vetrinaria come antiparassitario, antiulceroso degli equini ed ovini.

 

Uso Farmacologico

I galbuli ed i rami hanno azione balsamica delle vie respiratorie

 

Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.

 

Medicina alternativa e Curiosità

Nel Grande Erbario Medicinale di Tommaso Palamidessi , si cita il Mattioli che suggeriva di usare il legno verde sminuzzato e fatto bollire fino a ridurre il liquido ottenuto per poterlo poi inserire in una vasca dove veniva deposto il malato di gotta, trattamento che doveva avvenire per più giorni, anche alterni, fino a guarigione del gottoso.

 

Note

Legno molto duro e resistente al putridume, utilizzato per lavori di ebanisteria e per fare carbone.

Nella Grecia antica e in Egitto l'olio estratto dal Juniperus veniva usato per imbalsamare i morti.

Alcuni popoli dei paesi caldi bollono le corteccie per ricavarne una tinta per colorare le stoffe. Le bacche sono cibo per numerosi animali.

La pianta è molto resistente ai parassiti può venire attaccata da un fungo lo Gymnosporangium clavariiforme (Jacq. ex Pers.) DC. 1805 della famiglia delle Pucciniaceae

QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI.

 

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Marika e G.B. Pau - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica

 

Link utili

 

Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT

 

Juniperus oxycedrus L. sl., Regione Sardegna, 80m s.l.m., Gennaio 2006, foto di G.B. Pau

 

Tipica forma a cono.

 

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