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Urginea fugax (Moris) Steinh. 1834


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Urginea fugax (Moris) Steinh. (1834)

Sinonimi
Drimia fugax (Moris) Stearn (1978)

Tassonomia
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Asparagales
Famiglia: Asparagaceae

Nome italiano
Scilla filiforme

Etimologia
L'epiteto generico, Urginea, deriva da Ben Urgin, nome di una tribù araba insediata in Algeria, nella zona in cui questa pianta fu studiata per la prima volta.
L'epiteto specifico deriva dal latino fugax, fugacis = fugace, effimero; in riferimento sia al breve momento in cui fiorisce (fioritura pomeridiana) sia, probabilmente, alla sua rarità.

Descrizione
Pianta erbacea perenne, dotata di bulbo piriforme, che raramente supera 3 cm di diametro. Il fusto, alto fino a 20-25 cm, termina in un breve racemo flessuoso portante 5-10 fiori. Foglie molto sottili filiformi, lunghe fino a 20 cm e larghe 1-2 mm, scanalate. Presenta minuscole brattee squamiformi di circa 1 mm. I fiori, muniti di peduncoli flessuosi lunghi 6-9 mm, con 6 tepali bianchi lunghi fino a 10 mm e nervature rossastre, si schiudono solo nel pomeriggio. Fioritura tra luglio e settembre; cresce in prati e pendii asciutti, in zone molto aride mediterranee; in Italia è presente in Sardegna, Basilicata, dubbia in Puglia.

Note
Simile a Charibdis ondulata (Desf.) Speta [= Urginea undulata (Desf.) Steinh.], di dimensioni maggiori (fino a 50 cm), che presenta foglie più larghe (3-7 mm), con bordo ondulato e denticolato e tepali con toni più o meno marcati bruno-porpora.

Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza

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Urginea fugax (Moris) Steinh. (1834); Regione Sardegna, 2 m s.l.m.; 10 Settembre 2010; Foto di G.B. Pau.

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