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Ranunculus kuepferi Greuter & Burdet


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Ranunculus kuepferi Greuter & Burdet

 

Sinonimi

Ranunculus pyrenaeus L.

 

Tassonomia

Regno: Plantae

Divisione: Magnoliophyta

Classe: Magnoliopsida

Ordine: Ranunculales

Famiglia: Ranunculaceae

 

Nome italiano

Ranuncolo dei Pirenei.

 

Etimologia

Il nome generico proviene dal latino ranunculus, col significato di ranocchio; l'attribuzione di questo nome al genere risale al Settecento, e si deve al fatto che molte specie di ranuncoli prediligono ambienti acquatici o per lo meno umidi, così come le rane.

L'attributo specifico è un omaggio al prof. Philippe Kuepfer, botanico ricercatore presso l'Università di Neuchatel e direttore del Giardino Botanico Chanousia al Colle del Piccolo San Bernardo sul confine italo-francese.

 

Descrizione

Pianta erbacea perenne rizomatosa di piccola taglia (10-15 cm), questa ranunculacea possiede un fusto eretto, finemente pubescente e sfumato di bruno, che reca solitamente un unico fiore.

 

Foglie

Le foglie sono glabre, glauche, lineari, ristrette alla base, con margine intero e nervature parallele; tutte basali, ad eccezione di una o due foglie cauline di identico aspetto ma molto più brevi. In tutto simili a quelle delle graminacee, le foglie basali possono raggiungere e superare in lunghezza lo scapo fiorale.

 

Fiori

Il fiore è ermafrodita, attinomorfo, diploclamidato ossia provvisto di due serie di tepali in due distinti verticilli: i 5 sepali (tepali sepaloidi), lunghi 5-6 mm e stretti e i 5 petali (nettarii petaloidi) candidi, largamente ovali e lunghi 9-10 mm, dotati alla base di una zona nettarifera e presto caduchi. Gli stami sono numerosi, a filamento breve e antere gialle lunghe 2-3 mm; l'ovario è supero, multicarpellare.

 

Frutti

Il frutto è un achenio a becco breve e ricurvo ad uncino.

 

Periodo di fioritura

Maggio-giugno; in stazioni di alta quota e a lungo innevamento, è possibile trovare esemplari fioriti fino a settembre.

 

Territorio di crescita

Specie tipica dei Pirenei e dalle Alpi Marittime alla Carinzia, in Italia è presente in tutte le regioni interessate dall'arco alpino con l'eccezione del Friuli Venezia Giulia, nonché nel settore emiliano degli Appennini. Piuttosto comune dal Monte Rosa verso occidente, lo è di meno nel resto delle Alpi.

 

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Habitat

Praterie alpine (Festuca halleri All. s.l. e Carex curvula All. s.l.), da 1700 a 2600 m s.l.m..

 

Somiglianze e varietà

Sono distinte una subsp. kuepferi per le popolazioni di Lombardia ed Emilia Romagna, ed una subsp. orientalis W. Huber per quelle trentine e altoatesine; non sono noti altri elementi macroscopici distintivi tra le due subspecie.

Le foglie strettamente lineari distinguono R. kuepferi Greuter & Burdet da tutte le congeneri, ad eccezione di R. gramineus L., specie molto simile, presente in Piemonte e Italia Centrale, che però vegeta a quote inferiori e quindi in territori e habitat non sovrapponibili a quelli di R. kuepferi, e si distingue per avere scapi per lo più ramosi e pluriflori.

 

Specie protetta

Non risultano segnalazioni di norme a carattere generale, regionale, locale, che proteggano questa pianta.

 

Costituenti chimici

Come molte congeneri la specie contiene sostanze resinose volatili con proprietà irritanti e glucosidi, principalmente anemonina e ranuncolina.

 

Uso Alimentare

La specie, come le congeneri, è inadatta ad uso alimentare. I principi irritanti producono, alla masticazione, una forte infiammazione della mucosa orale e, all’ingestione, una gastrite tossica potenzialmente letale.

 

Uso Cosmetologico

Non si conoscono usi cosmetici per questa specie che è urticante al contatto col succo fresco.

 

Uso Farmacologico

Non è noto alcun utilizzo di questa specie a scopo farmacologico.

 

Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.

 

Medicina alternativa e Curiosità

Come altre congeneri la parte verde della pianta è stata utilizzata come vescicante, nella medicina tradizionale.

 

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Renato M. Fondi, Giovanni Baruffa, Annamaria Bononcini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica

 

 

Ranunculus kuepferi Greuter & Burdet s.l., Regione Piemonte, Vallone dell'Olen (Valsesia), 2300 m s.l.m., 19 luglio 2009, Foto di R.M. Fondi.

 

L'eccezionale innevamento dell'inverno 2008 - 2009 ha ritardato la fioritura di crochi, soldanelle e ranuncoli dei Pirenei.

 

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