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Senecio halleri Dandy 1970


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Senecio halleri Dandy (1970)

Sinonimi
Jacobaea uniflora (All.) Veldkamp (2006)
Solidago uniflora All. (1773)
Senecio uniflorus (All.) All. (1785)
Senecio chabertii Petitm. (1896)

Tassonomia
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae


Nomi italiani
Senecio unifloro; Senecione di Haller, Senecione unifloro

Etimologia
L'epiteto del genere, Senecio, deriva dal latino senex = vecchio; in riferimento ai pappi che, a maturità, hanno colore bianco e sporgono compatti e più o meno a forma di semisfera al di sopra dei capolini (come la "tasta canuta" di un vecchio).
L'attributo specifico ricorda lo scienziato svizzero A. Von Haller (1708-1777), autore di numerosi trattati a soggetto botanico.
Mentre, per quanto riguarda alcuni sinonimi, l'epiteto uniflorus è termine composto dal latino unus = uno, uno solo; e dal latino flos, floris = fiore; in riferimento alla presenza di un solo fiore o di una sola infiorescenza, diversamente da altre specie congeneri.

Descrizione
Senecio halleri Dandy è una pianta erbacea perenne, alta da 3 a 15 cm, con foglie e fusti fioriferi eretti bianco-tomentosi. I fusti fioriferi sono monocefali, ossia ciascuno di essi porta un capolino solitario.
Foglie: le foglie sono grigio-tomentose su entrambe le pagine. Le basali, lunghe 4-5 cm e larghe 10-15 mm, hanno contorno spatolato e forma pennato-lobata. La lamina è revoluta ai lati, cosa che conferisce alla foglia un certo grado di rigidità. Le cauline, una o due per ogni scapo, sono molto più piccole (lunghezza massima 1 cm), lineari-spatolate, per lo più intere o appena dentellate nella porzione apicale.
Fiori: l'infiorescenza a capolino è quella tipica delle Asteraceae, sezione Liguliflorae, ossia con fiori tubulosi al centro (fiori del disco) e fiori ligulati al bordo (fiori del raggio), questi ultimi in numero variabile da (circa) 13 a 25. Fiori e ligule sono di un vivace colore giallo-aranciato. Comprendendo le ligule, lunghe 10-12 mm, il capolino raggiunge mediamente un diametro di 30 mm circa.
L'involucro è formato da squame uniseriate strettamente lineari e pubescenti.

Frutti: il frutto è un achenio peloso.
Periodo di fioritura: Luglio-agosto.
Territorio di crescita: Senecio halleri Dandy è un endemismo delle Alpi occidentali, presente nel territorio delle regioni Piemonte e Valle d'Aosta, sulle Alpi Pennine e in parte delle Alpi Graie.

Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza

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Habitat
Senecio halleri Dandy colonizza le fessure delle rocce silicee, dal piano alpino a quello nivale, da 1900 a 2800 metri s.l.m., giungendo a 3600 metri di altitudine nella zona del Monte Rosa. Ai livelli altitudinali più bassi può essere rinvenuto sui massi morenici presenti nel pascolo, nel Caricetum curvulae e nelle brughiere a rododendro e salice nano.

Somiglianze e varietà
Senecio halleri Dandy potrebbe essere confuso con Senecio incanus L., con la quale condivide lo stesso habitat; questa, assai più diffusa sul territorio italiano (Italia settentrionale inclusa la Toscana),è molto simile per portamento, tomentosità e colore dei fiori; Senecio incanus L. differisce da Senecio halleri Dandy per avere scapi multiflori, con capolini leggermente più piccoli riuniti in corimbo denso.

Specie protetta
Senecio halleri Dandy, specie endemica di un piccolo settore delle Alpi occidentali, è tra le specie minacciate e rare a livello mondiale (1997 IUCN Red List of Threatened Plants), e rischia l'estinzione a causa del riscaldamento globale del pianeta.

Costituenti chimici
Non si ha notizia di studi relativi alla biochimica di questa specie.

Uso Alimentare
Pianta rara, esclusa da qualsiasi uso alimentare umano, non è appetita neppure dalla fauna selvatica.

Uso Cosmetologico
Pianta rara, esclusa da qualsiasi uso a scopo cosmetico.

Uso Farmacologico

Pianta rara, esclusa da qualsiasi uso a scopo medicinale.

Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.

Medicina alternativa e Curiosità
Non risulta alcun utilizzo di questa piccola e rara pianta nella farmacopea tradizionale delle zone di diffusione.

Note

Secondo uno studio pubblicato in Svizzera nel 2007, l'analisi del DNA raccolto nei cloroplasti di Senecio halleri ha evidenziato l'assenza di differenze genetiche significative tra le quattordici popolazioni esaminate, che così risulterebbero discendere tutte da un'unica popolazione sopravvissuta alla glaciazione pleistocenica (così come molti altri endemismi alpini) grazie al fatto di colonizzare vette che, durante la glaciazione, non furono mai coperte dai ghiacci.
Il Genere Senecio comprende numerosissime specie (oltre 1000, soprattutto extra-europee) di difficile determinazione.

 

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Renato M. Fondi, Annamaria Bononcini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica.

 

 

Senecio halleri Dandy (1970); Regione Piemonte, Vallone del Turlo (Valsesia), 2500 m s.l.m.; 11 Luglio 2009; Foto di Renato M. Fondi.

Rappresentante tipico della flora alpina, Senecio halleri Dandy colonizza le fessure di rocce silicee, in questo caso un masso morenico di gneiss.

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