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Senecio inaequidens DC. (1838)

Sinonimi
Senecio vimineus (auctt. non DC. & Harv.) DC (1838)
Senecio harveianus MacOwan (1890)

Tassonomia
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae


Nome italiano
Senecio sudafricano

Etimologia
L'epiteto del genere, Senecio, deriva dal latino senex = vecchio; in riferimento ai pappi che, a maturità, hanno colore bianco e sporgono compatti e più o meno a forma di semisfera al di sopra dei capolini (come la "tasta canuta" di un vecchio).
L'epiteto specifico, inaequidens, è parola composta dal prefissi avversativo in-, seguito dall'aggettivo latino aequus = uguale, seguito a sua volta dal latino dens = dente. Quindi, alla lettera: "con denti non uguali"; in riferimento ai piccoli "denti" cartilaginei e irregolari disposti sul margine delle foglie.


Descrizione
Pianta erbacea annuale a volte perenne, alta fino a 100 cm; radice formata da un corto rizoma con numerose radici secondarie; fusto eretto, striato, glabro, molto ramificato fin dalla base, a volte rossastro e legnoso nella parte inferiore; foglie alterne, lineari, lanceolate con apice acuto, evidente nervatura centrale, intere o con piccoli denti irregolari cartilaginei sul margine, sessili le inferiori, subsessili o brevemente picciolate le superiori; infiorescenza corimbosa, lassa, formata da numerosi capolini penduli, poi eretti in antesi, fiori gialli, tubulosi nel disco centrale, ligulati e, a volte, revoluti i periferici; involucro piriforme formato da squame scure all'apice; il frutto è un achenio cilindrico, pubescente, sormontato da un pappo formato da esili peli. Cresce in ambienti ruderali, incolti, bordi di strade e di fossi, indifferente al substrato. Presente su tutto il territorio italiano tranne che in Puglia; fiorisce da marzo a novembre, da 0 a 1600 m s.l.m..

Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza

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Note: Senecio inaequidens provenie dal Sud Africa (Lesotho, South Africa e Swaziland), è estremamente invasiva e in grado di modificare l’ambiente originario. Se ingerita in grandi quantità dal bestiame può indurre un intossicazione acuta che porta alla morte.
Il Genere Senecio comprende numerosissime specie (oltre 1000, soprattutto extra-europee) di difficile determinazione.

 


Senecio inaequidens DC. (1838); Regione Veneto, 700 m s.l.m.; Ottobre 2012; Foto di Massimo Scandola.

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