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Candolleomyces candolleanus (Fr.) D. Wächt. & A. Melzer 2020


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Candolleomyces candolleanus (Fr. : Fr.) D.Wacht.&A.Melzer 2020

Tassonomia  
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Psathyrellaceae

Sinonimi
Psathyrella candolleana (Fr. : Fr.) Maire 1937

Etimologia
L'epiteto Candolleomyces è una parola composta dal termine Candolle dedicato al botanico svizzero, di origine francese, Augustin Pyrame de Candolle, e dal termine greco μύκης [mýces] = fungo.
L'epiteto candolleanus deriva dal latino candolleanus, a, um, anche questo termine, come l'epiteto riferito al genere, è stato dedicato al botanico Augustin Pyrame de Candolle.

Cappello
Emisferico, convesso, poi espanso e campanulato, igrofano, assume tonalità diverse in base all’umidità e varia dal colore nocciola, ocraceo, fino al bianco avorio quando si asciuga. Il pileo è inizialmente ricoperto da un velo biancastro che spesso permane come fiocchi appendicolati sul margine eccedente. Quando il fungo è maturo presenta a volte una leggera depressione in corrispondenza dell’inserzione con lo stipite che è cavo.

Lamelle
Piuttosto fitte, regolari, adnate, alternate a lamellule, inizialmente grigie, biancastre, poi con tonalità lilacine, e infine maturando diventano bruno tabacco quando le spore si depositano sulle lamelle. Filo lamellare discolore, finemente fimbriato.

Anello
Filamentoso e fugace, evidente nei soggetti giovani, si dissolve rapidamente lasciando dei residui sullo stipite e sul margine del cappello.

Gambo
10-12 × 0,5-0,7 cm, allungato, cavo, cilindrico a volte sinuoso, striato all'inserzione con l'imenoforo, biancastro, ricco di fiocchi farinosi in particolare nel terzo più alto.

Carne
Esigua, con odore gradevole, priva di sapore.

Habitat
Fungo cespitoso, saprotrofo, vegeta su detriti organici e fogliame sia di aghifoglia che latifoglia.

Microscopia
Cheilocistidi disposti in gruppi molto fitti sul filo lamellare, utriformi e in minor numero cilindrici.
Pleurocistidi non osservati.
Trama lamellare costituita da cellule globose.
GAF non osservati.
Pileipellis costituita da uno strato esterno di cellule piriformi, e un substrato di ife globose e subglobose. 
Basidi clavati, tetrasporici. 
Spore (6,6) 7,0-8,5 (8,7) × (3,9) 4,3-4,9 (5,0) µm; Q = (1,4) 1,5-1,8 (2,0); N = 50; Media = 7,7 × 4,6 µm; Qm = 1,7 ellissoidali, faseoliformi in vista frontale, con ampio poro germinativo e apicolo poco evidente.
Stipitipellis formata da ife cilindriche, parallele.
Caulocistidi cilindrici, allungati, sinuosi, capitulati.

Commestibilità e tossicità
Non commestibile.

Specie simili
Tra i funghi con caratteri simili vanno considerate specie che appartengono a diversi generi come CandolleomycesCoprinopsis, e Psathyrella; pertanto per una corretta determinazione è necessario un attento studio dei caratteri morfologici e microscopici.
Candolleomyces bivelatus (Contu) D. Wächt. & A. Melzer è una specie molto simile morfologicamente, fragile, con cappello ocraceo, ornato da verruche più scure, lamelle grigio nerastre e gambo bianco, presenta spore di dimensioni maggiori con valori medi di 9-9,5 x 5-5,5 µm.
Psathyrella incerta (Peck) A.H. Sm. ha un cappello giallo pallido, le spore sono più piccole, con valori medi di 6-7,5 x 3,5-4 µm. 
Psathyrella gordonii (Berk. & Broome) A. Pearson & Dennis è una specie esile, dai colori pallidi, cresce su residui legnosi, preferibilmente di faggio, ha spore più grandi con valori medi di 10,6 x 5,4 µm e cheilocistidi lageniformi.
Psathyrella spintrigera (Fr.) Konrad & Maubl. è simile in particolare nei giovani soggetti, con una microscopia quasi sovrapponibile, si differenzia macroscopicamente per le colorazioni dattero del pileo e per la presenza di un anello membranoso persistente. 
Coprinopsis marcescibilis (Britzelm.) Örstadius & E. Larss. è morfologicamente simile, si differenzia per le colorazioni più cupe, per la taglia dei carpofori molto slanciata, microscopicamente per le spore più grandi con valori medi di 11,1 x 6,7 µm; e per la pileipellis formata da uno strato di cellule allungate cilindriche.

Note nomenclaturali
In WÄCHTER & MELZER (2020) La famiglia Psathyrellaceae è stata analizzata utilizzando caratteri filogenetici e morfologici sulla base di sequenze presenti nei database e di sequenze generate appositamente per lo studio, considerando un'ampia distribuzione geografica dei campioni. È stato così proposto un albero multigenico e un nuovo sistema generico, che include i generi conosciuti: Coprinellus, Coprinopsis, Cystoagaricus, Homophron, Hormographiella, Kauffmania, Lacrymaria, Parasola, Psathyrella e Typhrasa e 6 nuovi generi monofiletici: Candolleomyces, Britzelmayria, Narcissea, Olotia, Punjabia e Tulosesus.
Il genere Psathyrella 
è stato suddiviso in 18 sezioni di cui 7 nuove: Noli-tangere, Saponaceae, Stridvalliorum, Arenosae, Confusae, Sublatisporae, Sinefibularum; sono state emendate le 3 sezioni Pennatae, Pygmaeae e Pseudostropharia.
Coprinellus è stato suddiviso in 9 sezioni, di cui 5 nuove: Disseminati, Aureogranulati, Curti, Hepthemeri e Deminuti, e sono state proposte 20 sezioni, di cui 13 nuove: Cinereae, Filamentiferae, Melanthinae, Alopeciae, Xenobiae, Phlyctidosporae, Krieglsteinerorum, Erythrocephalae, Geesteranorum, Mitraesporae, Radiatae, Subniveae e Canocipes.
Infine, Parasola è stata suddivisa nelle sezioni: Parasola e Conopileae.
È interessante la chiave proposta in questo articolo, basta su caratteri morfologici. 
Il genere Candolleomyces viene definito in questo lavoro con:
Basidiomi da piccoli a grandi, terrestri, lignicoli, raramente fimicoli.
Velo molto probabilmente sempre presente, ma spesso molto fugace, fibrilloso, squamoso o granuloso, costituito da catene di cellule subcilindriche, a parete leggermente spessa e pigmentate di bruno; gli sferociti possono essere caratteristici come carattere secondario
del velo.
Gambo occasionalmente con un anello.
Spore per lo più di medie dimensioni, spesso faseoliformi in vista laterale, da chiare a medio scure, con poro germinativo centrale, ma spesso invisibile.
Basidi tetrasporici.
Cheilocistidi utriformi, subutriformi, subcilindrici, mai prevalentemente lageniformi, così come clavati o sferopeduncolati, raramente mostrano esclusivamente quest'ultima forma.
Pleurocistidi assenti.
GAF presenti nella maggior parte delle specie.

Bibliografia
AA.VV., 2012. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp.
ÖRSTADIUS, L., RYBERG, M. & LARSOON, E., 2015. Molecular phylogenetics and taxonomy in Psathyrellaceae (Agaricales) with focus on psathyrelloid species: introduction of three new genera and 18 new species. Mycol Progress 14, 25. Doi https://doi.org/10.1007/s11557-015-1047-x [Data di accesso: 19/01/2023].
WÄCHTER, D. & MELZER, A., 2020. Proposal for a subdivision of the family Psathyrellaceae based on a taxon-rich phylogenetic analysis with iterative multigene guide tree. Mycological Progress 19: 1151-1265. Doi https://doi.org/10.1007/s11557-020-01606-3 [Data di accesso: 19/01/2023].

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Giovanni Galeotti e Tomaso lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. 

Regione Umbria; Dicembre 2021; Foto e microscopia di Giovanni Galeotti.
(Exsiccatum GG211229-01)

La piccola taglia dei giovani funghi osservati in questa raccolta, gli abbondanti residui velari sul cappello, potrebbero indurre in errore nel determinare correttamente questa specie. Soggetti rinvenuta su terriccio ricco di detriti organici formato da fogliame e rametti.

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Anello filamentoso presente nei giovani, che di dissolve a maturazione. 

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Spore (6,6) 7,0-8,5 (8,7) × (3,9) 4,3-4,9 (5,0) µm; Q = (1,4) 1,5-1,8 (2,0); N = 50; Media = 7,7 × 4,6 µm; Qm = 1,7. Osservazione in rosso Congo, a 1000×.

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Basidi tetrasporici clavati. Osservazione in rosso Congo, a 400×.

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Basidi tetrasporici clavati. Osservazione in rosso Congo, a 1000×.

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Filo lamellare. Osservazione in rosso Congo, a 100×.

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Cheilocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 400×.

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Cheilocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 1000×.

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Trama lamellare. Osservazione in acqua, a 100×.

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Trama lamellare. Osservazione in acqua, a 400×.

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Trama lamellare e cheilocistidi. Osservazione in acqua, a 400×.

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Trama lamellare. Osservazione in acqua, a 1000×.

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Cheilocistidi. Osservazione in acqua, a 1000×.

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Cuticola. Osservazione in rosso Congo, a 400×.

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Velo. Osservazione in rosso Congo, a 400×.

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Caulocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 400×.

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Candolleomyces candolleanus (Fr.) D. Wächt. & A. Melzer; Regione Lombardia; Dicembre 2006; Foto di massimo Biraghi.

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Candolleomyces candolleanus (Fr.) D. Wächt. & A. Melzer; Regione Liguria; Luglio 2006, Foto di Marika.

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Spore ellittiche, lisce, con evidente poro germinativo 6,5 × 4 µm; Basidi tetrasporici clavati; Cheliocistidi cilindrici ,clavati e utriformi; Cuticola costituita da un doppio strato di cellule globose.

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Candolleomyces candolleanus (Fr.) D. Wächt. & A. Melzer; Regione Marche; Luglio 2013; Foto di Pietro Curti.

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Pileo igrofano, biancastro con disco giallastro nei soggetti asciutti.

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Imenoforo tipicamente grigiastro, odore gradevole, fungino, margine del pileo appendicolato con residui di velo parziale, filo lamellare irregolare e sterile.

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