Archivio Micologico Posted August 31, 2018 Share Posted August 31, 2018 Geastrum fornicatum (Huds.) Hook. 1821 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Geastrales Famiglia Geastraceae Sinonimi Geastrum multifidum Pers. 1794 Geastrum fornicatum var. multifidum (Pers.) Fr. 1829 Etimologia L'epiteto Geastrum deriva dal greco γῆ [gé] = terra e ἀστήρ [astér] = stella; L'epiteto fornicatum deriva dal latino fornĭcātus, aggettivo di fornix = struttura architettonica, arco, costruzione a volta. Basidioma Tra i gasteromiceti, il genere Geastrum si caratterizza per il peridio a più strati. A maturità lo strato esterno, l'esoperidio, si apre tipicamente a stella mentre lo strato interno, l'endoperidio, contiene la gleba, proteggendola. L'aspetto quindi è quello di un palloncino poggiato su una stella, i cui "bracci", detti lacinie, di solito sono arcuati e distesi. Un gruppetto di specie si caratterizza invece per le lacinie non distese ma rialzate a formare un arco, un fornice, che poggia sul margine di una coppa. Geastrum fornicatum a maturazione presenta un peristoma non delimitato, l'endoperidio liscio con toni bruno rossastri fino a nerastri, peduncolato e con apofisi incrostate, alto fino a 10 cm e largo fino a 6 cm. Come tutte le specie fornicate presenta 4 o al massimo 5 lacinie. Gleba Inizialmente biancastra, a maturazione diventa bruno cioccolato. È racchiusa nell’endoperidio dal cui stoma fuoriescono le spore ogni volta che una goccia d'acqua o un urto provocano una qualche vibrazione del carpoforo. Sporata Marrone. Habitat Ubiquitario, dalla pianura alla montagna, conifere o latifoglie. Microscopia Spore 4-5 μm, globose o subglobose. Zamora (2014), nella sistematica del genere Geastrum, propone un nuovo carattere nell'osservazione microscopica e suddivide le specie in base allo strato miceliare in due gruppi: quelle con strato miceliare singolo, formato esclusivamente da ife generative, e quelle con strato miceliare doppio: strato interno con ife generative e strato esterno con ife scheletriche. Geastrum fornicatum, rientra nelle specie a doppio strato. Commestibilità e Tossicità Non commestibile. Specie simili Il gruppo dei Geastrum fornicati Comprende sei specie, in particolare tre specie a peridio liscio delimitato (G. smardae, G. quadrifidum e G. britannicum) e altre tre specie a peridio sempre liscio ma non delimitato (G. fornicatum, G. smardae e G. javanicum). Quindi solo altri due Geastrum in Europa hanno peristoma liscio, non delimitato e habitus fornicato: Geastrum javanicum Lév. che si differenzia per la taglia decisamente piccola; Geastrum smardae V.J. Staněk, che è pseudofornicato, cioè non conserva la struttura a forma di "cestino" alla base delle lacinie, ma solo alcune tracce di esso sulle estremità delle lacinie stesse. Inoltre presenta 7-9 lacinie, lo strato miceliare è non incrostato; gli esemplarifreschi mostrano arrossamento. Discussione I caratteri da osservare per una determinazione morfologica nel genere Geastrum sono evidenziati in tabella. Peristoma: solcato, liscio delimitato, o liscio indelimitato. È questo l’unico carattere che si può valutare in modo corretto indipendentemente dallo stadio maturativo del carpoforo. Gli altri caratteri invece richiedono l’osservazione dei primordi, del fungo maturo o addirittura dell'exsiccata. La distinzione sessile o peduncolato, corrispondente alla assenza/presenza del peduncolo; da valutare correttamente con l’exsiccata, diversamente è facile imboccare strade sbagliate nel percorso determinativo. Il puntino rosso ● evidenzia l’igroscopicità delle lacinie, che si può verificare anche col test igroscopico: trovando un esemplare cresciuto a tempo umido oppure all’ombra, e quindi con lacinie aperte, ponendolo all’asciutto o meglio al sole le lacinie igroscopiche tenderanno a richiudersi. La colonna della tabella con i dati "p" "m" "g" riporta la taglia delle singole specie misurata a lacinie aperte ma con la variabilità ovvia di questo carattere. Orientativamente una taglia piccola comporta un endoperidio intorno al centimetro, una taglia media due, ed una taglia grande sui tre. L’habitus di un Geastrum di solito mostra le punte delle lacinie in fuori, habitus arcuato, ma talora ha le punte in dentro, habitus saccato. La taglia colorata in rosso indica invece l’habitus fornicato, in cui le lacinie sono molto alte, formano un arco, un fornice, ed inoltre lo strato miceliare rimane staccato dal basidioma, attaccato al substrato, formando una coppa e le punte delle lacinie sono poggiate sui margini di questa coppa. Solo in Geastrum smardae si ha un habitus pseudofornicato. Le lacinie sono ugualmente molto alte e formano l’arco, ma lo strato miceliare rimane adeso al basidioma, quindi manca la coppa; solo alcuni frammenti dello strato miceliare sono visibili adesi alle punte delle lacinie. Il puntino nero ● evidenzia lo strato miceliare dell’esoperidio, quello a contatto con la terra, e lo definisce pulito/incrostato. Nelle specie in cui le ife del micelio convergono in un punto unico, si forma una rizomorfa, della quale rimane traccia alla base del peridio, ed in tal modo lo strato miceliare non rimane incrostato. Invece le specie a strato miceliare incrostrato sono quelle in cui il micelio non rimane raggruppato e pertanto le ife formano un groviglio filamentoso in grado di inglobare detriti di humus. Tale carattere risulta essere di buona valenza tassonomica se osservato nei primordi o nei carpofori molto giovani, mentre la maturazione e gli agenti atmosferici ne rendono più difficile una corretta valutazione. Il puntino verde ● fa riferimento alla superficie dell’endoperidio, distinta in liscia o granulosa. Bibliografia CALONGE, F.D., 1998. Gasteromycetes I: Lycoperdales, Nidulariales, Phallales, Sclerodermatales, Tulostomales. Flora Mycol Iber. 3: 1-271. CONSERVA, G., CANNAVICCI, D., TOZZI, F. & PARA, R., 2017. Introduzione al genere Geastrum. Micologia nelle Marche, XI(1): 20-30. KASUYA, T., HOSAKA, K., UNO, K. & KAKISHIMA, M., 2012. Phylogenetic placement of Geastrum melanocephalum and polyphyly of Geastrum triplex. Mycoscience 53: 411-426. PONCE DE LEÒN, P., 1968. A revision of the family Geastraceae. Fieldiana Botany 31: 302-349. POUMARAT, S., 2017. Clés des gastéromycètes épigés d’Europe. Mycologie et Lichénologie en Catalogne Nord. SARASINI, M., 2004. Gasteromiceti epigei. Trento: Ed. AMB. STANĚK, V.J., 1958. Geastraceae. In: Pilát, A., Gasteromycetes. Ed. Flora ČSR B1, Poland: Praha: 392-526, 777-795. SUNHEDE, S., 1989. Geastraceae (Basidiomycotina): morphology, ecology and systematics with special emphasis on the North European species. Synopsis Fungorum 1: 1-534. SUNHEDE, S., 2018. Geastrum Pers. In: Funga Nordica. Agaricoid, boletoid, clavarioid, cyphelloid and gasteroid genera. Copenhagen: Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing: 96-100. ZAMORA, J.C., CALONGE, F. de D., HOSAKA, K. & MARTIN, M.P., 2014. Systematics of the genus Geastrum (Fungi: Basidiomycota) revisited. Taxon 63 (3): 477-497. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Pino Conserva e Tomaso Lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lazio (VT); 21 Agosto 2018; Foto di Pino Conserva. Ritrovamento effettuato sotto Cupressus macrocarpa. La nostra raccolta proviene da un substrato di Cupressus macrocarpa, con crescita molto gregaria, in associazione a Battarraea phalloides. Due esemplari di Geastrum fornicatum; in quello a destra l’endoperidio è stato sezionato rendendo visibile il capillizio, che si diparte sia dalla parete che dalla columella. Quest’ultima si può osservare solo dopo aver soffiato, almeno un paio di volte, sulle le spore, per rimuoverle. La vetustà degli esemplari e la siccità spesso la fanno scomparire; su sette esemplari controllati nella stessa postazione di crescita era infatti visibile solo in due. Regione Lazio (VT); 21 Agosto 2018; Leg. Pino Conserva; Foto della microscopia di Tomaso Lezzi. Ritrovamento effettuato sotto Cupressus macrocarpa. Spore. Osservazione in KOH, a 1000×. Capillizio. Osservazione in KOH, a 100×. Capillizio. Osservazione in KOH, a 400×. Sezione della lacinia (Esoperidio). A sinistra Strato carnoso dell'esoperidio, al centro Strato filamentoso, a destra Strato miceliare. Zamora (2014), nella sistematica del genere Geastrum, propone un nuovo carattere nell'osservazione microscopica e suddivide le specie in base allo strato miceliare in due gruppi: quelle con strato miceliare singolo, formato esclusivamente da ife generative, e quelle con strato miceliare doppio: strato interno con ife generative e strato esterno con ife scheletriche. Geastrum fornicatum, come si vede in foto, rientra in quelle a doppio strato. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Archivio Micologico Posted March 26, 2022 Author Share Posted March 26, 2022 Geastrum fornicatum (Huds.) Hook.; Regione Lazio; Dicembre 2021; Foto di Tomaso Lezzi. Geastrum caratterizzato dalla presenza di un peduncolo e della columella, che è la sua prosecuzione all'interno della sacca del peridio. Peristoma liscio, non delimitato, superficie dell'endoperidio liscia. Esoperidio fornicato, in cui le lacinie sono molto alte, formano un arco, un fornice appunto, mentre lo strato miceliare rimane staccato dal basidioma, attaccato al substrato, formando una coppa con le punte delle lacinie poggiate sui margini di questa coppa. Queste strutture sono ben visibili nelle foto seguenti. Strato miceliare presente. L'esoperidio è formato da tre strati, dall'interno all'esterno: strato carnoso, strato fibroso, e strato miceliare. Ritrovamento sotto Cupressus macrocarpa, con fornice affondato nella lettiera degli aghi di cipresso. Spore e capillizio, con presenza di cristalli ottaedrici. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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