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Mycena olivaceomarginata (Massee) Massee 1893


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Mycena olivaceomarginata (Massee) Massee 1893

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Mycenaceae

Sinonimi
Mycena avenacea var. olivaceomarginata (Massee) Rea 1922
Mycena avenacea var. thymicola (Velen.) Kühner 1938
Mycena brunneomarginata Kühner 1938
Mycena thymicola Velen. 1920

Foto e Descrizione
Questa Mycena appartenente alla Sezione Rubromarginatae, caratterizzate da ife dell'epicute cilindracee con escrescenze, spore amiloidi, ellissoidali o subcilindriche, filo della lamella colorato.
Mycena olivaceomarginata presenta filo della lamella da giallo a arancio a rosso.

Cheilocistidi clavati, fusiformi, con escrescenze digitate, a volte flessuose e ramificate.
Spore lungamente ellissoidali, 10,5-13,5 × 5,5-6 µm.

Regione Lazio; Novembre 2019; Foto di Tomaso Lezzi.

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Il filo della lamella discolore, aranciato.

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Cheilocistidi clavati, fusiformi, con escrescenze digitate, a volte flessuose e ramificate. Osservazione in Melzer, lavaggio con Cloralio idrato, a 400×.

Mycena olivaceomarginata 32-9 Cheilo 400x L4.jpg

Spore amiloidi lungamente ellissoidali, 10,5-13,5 × 5,5-6 �µm. Osservazione in Melzer, lavaggio con Cloralio idrato, a 400×.

Mycena olivaceomarginata 40 Spore amiloidi 400x Melzer e Cloralio idrato.jpg

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Mycena olivaceomarginata (Massee) Massee 1893; Regione Lombardia, Gera d'Adda; Gennaio 2014; Foto, microscopia e commento di Sergio Mombrini.

L’identificazione di questa Mycena richiede una attenta osservazione di tutti i caratteri macro e microscopici. La variabilità dei cromatismi nel pileo, il filo lamellare non sempre evidentemente e variabilmente colorato, l’odore debole, i cistidi polimorfi, rendono la separazione dalle specie vicinorie piuttosto critica. La variabilità di colore dei pigmenti è stata utilizzata per proporre quattro forme diverse (Maas Geesteranus 1986) : f. olivaceomarginata, f. contraria, f. roseofusca, f. thymicola. Inoltre (Arnolds 1982, Ludwig 2012) suggeriscono una sinonimia con Mycena citrinomarginata il cui nome avrebbe precedenza, studi molecolari sono attesi per smentire o avvalorare queste proposte.

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Esemplari in habitat (nel riquadro un particolare del filo lamellare).

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Dopo la raccolta i carpofori assumono colorazioni con toni più caldi.

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Lamelle grigio-chiaro, filo lamellare sterile con colorazioni che vanno dal bianco degli esemplari freschi, al giallo-oliva-brunastro di quelli maturi o raccolti.

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Ife della pileipellis, la valutazione della loro forma aiuta a separare Mycena viridimarginata P. Karst.

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Il gambo è cavo, privo di latice, coperto da una peluria lanuginosa più o meno estesa che nella foto vediamo ingrandita al microscopio.

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Corteccia del gambo con ife diverticolate.

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Le ife terminali della corteccia del gambo sono piuttosto rare e hanno una forma affusolata, in Mycena citrinomarginata Gillet queste ife sarebbero più frequenti e rigonfie.

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Cheilocistidi polimorfi, variano a seconda del punto di prelievo sulla lamella.

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Altri cheilocistidi.

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Ancora cheilocistidi, osservati in acqua evidenziano un contenuto giallo-olivastro.

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Spore (9,9) 10-12,3 (12,5) × (4,3) 4,4-5,2 (5,5) µm, amiloidi, bianche in massa.

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Mycena olivaceomarginata (Massee) Massee 1893; Regione Sardegna, Monte Arci, Comune di Palmas Arborea (OR), 350 m s.l.m.; Commento e verifica microscopica di Antonio Gennari.

Habitat lecceta con presenza di Cistus monspeliensis, Arbutus unedo, Erica arborea e Philirea angustifolia.
Odore e sapore nulli.
"La differenza tra Mycena aurantiistipitata e Mycena olivaceomarginata è semplice in quanto Mycena aurantiistipitata ha cheilocistidi fusiformi, frammisti ad altri numerosi con grosse escrescense e protuberanze digitate; Mycena olivaceomarginata presenta cheilo fusiformi-lageniformi, mentre diventa più complicato dividere M. olivaceomarginata da Mycena shildiana (cappello da bianco-crema pallido a brunastro pallido) che è nota solamente per una raccolta in Italia "quella tipo" e forse l'unica segnalata.

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