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Hebeloma bulbiferum Maire 1937


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Hebeloma bulbiferum Maire 1937

Tassonomia 
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Cortinariaceae 
Genere Hebeloma 
Sezione Sinapizantia

Sinonimi
Hebeloma crustuliniforme var. bulbiferum (Maire) J. Favre 1960.

Etimologia
L'epiteto Hebeloma deriva dal greco ἤβη [hebe] = giovinezza e λῶμα [loma] = frangia, per il bordo che spesso presenta tracce di velo negli esemplari giovani.
L'epiteto bulbiferum deriva dal latino bulbus = bulbo e fero = portare, per la base del gambo bulbosa.

Basidioma 
Omogeneo, pileo-stipitato, tendenzialmente robusto, di dimensioni medie-grandi a silhouette tricolomoide, terricolo, gragario.

Cappello
5-9 cm di diametro, da emisferico a convesso con un largo umbone ottuso, cuticola vischiosa, umida, liscia, con colorazioni che vanno dall’arancio all’ocra, più scura nella zona discale, margine leggermente eccedente.

Lamelle
Smarginate, fitte, larghe, leggermente sinuose, color rosa pallido, tagliente eroso, con bordo bianco, eteromorfo.

Gambo
Robusto, cilindrico, bulboso, bianco, squamuloso, in sezione pieno poi farcito.

Carne
Bianco, sodo, odore rafanoide, sapore amaro.

Habitat
Latifoglie.

Microscopia
Spore (9,2) 9,7 – 10,9 (11,7) × (6,1) 6,4 – 7,2 (7,5) µm; Q = (1,4) 1,42 – 1,7 (1,8) ; N = 30; Media = 10,4 × 6,8 µm ; Qm = 1.5; spore amigdaliformi, citriformi, a perisporio verrucoso, molto destrinoidi.
Basidi Tetrasporici.
Cheilocistidi molto numerosi, cilindrici – clavati, moniliformi con base dilatata, a volte biforcati.
Pleurocistidi assenti.
Giunti a fibbia presenti.

Commestibilità e tossicità
A tossicità dubbia o presunta, insufficientemente conosciuta, da sottoporre a nuove indagini e valutazioni. Per approfondimenti consulta la Pagina di Micotossicologia.

Specie simili
Hebeloma sinapizans (Paulet) Gillet, che si distingue per il portamento più slanciato e meno tozzo, e per la forma dei cheilocistidi ventricosi.
Hebeloma crustuliniforme (Bull.) Quél., che si distingue per la debole destrinoidia delle spore. 

Bibliografia
BEKER, H.J., EBERHARDT, U. & VESTERHOLT, J. 2016. Fungi Europaei Vol. 14, Hebeloma (Fr.) P. Kumm. 
EBERHARDT, U., BEKER, H.J. & VESTERHOLT, J., 2015. Decrypting the Hebeloma crustuliniforme complex: European species of Hebeloma section Denudata subsection Denudata (Agaricales). Persoonia, 35(1): 101-147.
GRILLI, E., 2005. Studies on the genus Hebeloma. Hebeloma megacarpum A. H. Sm. ex Grilli sp. nov. Beitr. z. Kenntn . Pilze Mitteleuropas XIV: 81-91.
LA CHIUSA L., 1999. Contributo allo studio del genere Hebeloma. RdM. 42(3): 22 1-240.
VESTERHOLT, J., 2000. Hebeloma crustuliniforme and related species. Field Mycology 1(2): 58-68.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Antonio Albanese - revisionata da Tomaso Lezzi, approvata dal CLR Micologico di AMINT. 

Regione Lazio; Novembre 2021; Foto di Antonio Albanese

Ritrovamento effettuato sotto Quercus suber.

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Cheilocistidi in rosso Congo, a 630×.

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Spore, osservazione in acqua, a 1000×.

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Spore destrinoidi. Osservazione in melzer, a 630×.

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