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Inocybe praetervisa Quél. 1833


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Inocybe praetervisa Quél. 1833

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Inocybaceae
Genere Inocybe
Sottogenere Clypeus
Sezione Marginatae
Sottosezione Praetervisae

Sinonimi
Astrosporina praetervisa (Quél.) J. Schröt. 1889

Etimologia
Dal latino praetervisus = scambiato, per la possibile confusione con altre Inocybe.

Cappello
Di medie dimensioni, (3-5 cm), campanulato-convesso nei giovani esemplari, poi disteso a maturazione, con presenza di un largo umbone. Colorazioni pileiche su toni ocra o bruno chiaro con leggere sfumature fulve, ocra chiaro o alutaceo al disco. Cuticola che si lacera precocemente e radialmente da metà cappello fino al margine conferendogli un aspetto "tigrato", rimoso, che lascia intravedere la carne sottostante biancastra.

Lamelle
Abbastanza fitte e intercalate da lamellule di varie lunghezze, adnate al gambo o appena uncinate, un poco sinuose, panciute, filo finemente ciliato e concolore. Inizialmente di colore biancastro con sfumature grigiastre, si assestano su toni ocracei a maturazione.

Gambo
Cilindrico, allargato verso la base, spesso con un bulbo a volte marginato, ricoperto da fine pruinosità, biancastro nei giovani esemplari, poi avorio con tendenza a sporcarsi di ocra a maturazione, assenza di toni rosati.

Carne
Biancastra nel cappello, color miele nel gambo, odore leggermente spermatico, sapore subnullo un poco acidulo e amarognolo.

Habitat
Sotto latifoglia, su terreno argilloso, la raccolta in esame è stata reperita in un boschetto planiziale con Quercus spp., Ostrya carpinifolia, Corylus avellana.

Microscopia
Spore 10-12 × 7-8 µm, da gibbose a substellate con verruche sporgenti ben delineate e grossolane.
Basidi lunghi 25-35 µm, banali, clavati, tetrasporici.
Cheilocistidi 50-70 × 12-20 µm, generalmente fusiformi o un poco ventricosi e con presenza di cristalli all'apice.
Pleurocistidi lunghi fino 80(85) µm, analoghi ai cheilocistidi, parete fino a 2 µm.
Caulocistidi apicali 60-80 µm, conformazione analoga ai cistidi imeniali.
Caulocistidi a metà gambo poco presenti e rintracciabili nei tessuti interni.

Commestibilità e tossicità
Tossico, sospettato di provocare la Sindrome Muscarinica come tutte le Inocybe.

Osservazioni
Entità inserita nel sottogenere Clypeus che annovera specie con spore gibbose, gibboso-angolose, aculeate, con cistidi metuloidi; sezione Marginatae, per il gambo terminante con un bulbo più o meno marginato; sottosezione Praetervisae per la carne immutabile e il gambo con superficie biancastra o molto pallida. Di medie dimensioni, è caratterizzata da un cappello ocra o bruno chiaro con un rivestimento pileico grossolano, fibroso, rimoso, lamelle su toni chiari anche in età adulta, gambo pruinoso fino alla metà, terminante con un bulbo arrotondato.

Specie simili
L'aspetto morfologico è affine a Inocybe rimosa (Bull.) P. Kumm., con la quale si può confondere sul campo, l'osservazione dei caratteri microscopici esclude qualsiasi dubbio per via delle spore, liscie in Inocybe rimosa, gibbose in Inocybe praetervisa.
Inocybe margaritispora (Berk.) Sacc. si diversifica per il cappello non fibroso-rimoso radialmente dissociato in squamule, per le spore subisodiametriche, quasi stellate di (7,5) 9-10(11) × 7-10 µm, cistidi imeniali fusiformi-ventricosi, e per caulocistidi presenti su tutta la lunghezza del gambo.
Inocybe phaeosticta Furrer-Ziogas, con squamule presenti sul cappello, ha spore più piccole (8-10 × 6-8 µm), cistidi imeniali fusiformi-ventricosi; elevata al rango di specie da Bon è considerata oggigiorno sinonimo posteriore di Inocybe margaritispora (Berk.) Sacc. Tra le specie della stessa sottosezione Inocybe mixtilis (Britzel.) Sacc. si riconosce per la taglia più esile, il gambo con bulbo evidentemente marginato, microscopicamente per le spore e i cistidi imeniali di minor dimensione.
Inocybe xanthomelas Bours & Kühn., oltre alle dimensioni ridotte, è ben distinguibile macroscopicamente per l'annerimento del gambo e della carne.
Inocybe rufofusca (J.Favre) Bon = Inocybe praetervisa fo. rufofusca J. Favre presenta un cappello bruno-rossastro e solo leggermente fibrilloso, le lamelle con filo rossiccio, il gambo da biancastro a ocra chiaro con sfumature rossiccie.

Bibliografia
ALESSIO, C.L. & REBAUDENGO E., 1980. Inocybe, in G. Bresadola. Iconographia Mycologica. Vol. 29. Trento.
BON, M., 1998. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. 3ème Partie: espèces gibbosporées = sous genre Clypeus Britz. = Genre AstrosporinaSchroet. = Sous-genre Inocybe pour les auteurs acceptant I. lanuginosa comme espèce type du genre. Documents Mycologiques 27, 111: 1-45.
FERRARI, E., 2006. Inocybe alpine e subalpine. Il genere Inocybe (Fr.) Fr. nel Nord Italia e paesi limitrofi. Fungi Non Delineati, Pars XXI: 1–457. Alassio: Ed. Candusso..
STANGL, J., 2000. Guida alla determinazione dei funghi. Inocybe. Vol. 3. Ed. Saturnia.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Regione Lombardia, boschetto planiziale del basso corso del fiume Brembo, Osio Sotto; Ottobre 2010; Foto di Massimo Biraghi.
(Exsiccatum MB20101212-130)

Ritrovamento nelle vicinanze di Quercus spp., Ostrya carpinifolia, Corylus avellana.

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Microscopia
Spore 10-12 × 7-8 µm in media, da gibbose a sub-stellate con verruche sporgenti ben delineate e grossolane.

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Basidi lunghi 25-35 µm, banali, clavati, tetrasporici.

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Filo lamellare.

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Cheilocistidi 50-70 × 12-20 µm, generalmente fusiformi o un poco ventricosi e con presenza di cristalli all'apice.

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Pleurocistidi lunghi fino 80(85) µm, analoghi ai cheilocistidi, parete fino a 2 µm.

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Pleurocistidi lunghi fino 80(85) µm, analoghi ai cheilocistidi, parete fino a 2 µm.

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Caulocistidi apicali 60-80 µm, conformazione analoga ai cistidi imeniali.

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Caulocistidi verso la metà del gambo meno frequenti e reperibili nei tessuti interni.

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  • 3 years later...

Inocybe praetervisa Quél.; Regione Lombardia, Gera d'Adda, loc. Filago; Maggio 2016. Foto e microscopia di Massimo Biraghi.

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Spore da gibbose a substellate con verruche sporgenti ben delineate e grossolane.

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Cheilocistidi generalmente fusiformi o un poco ventricosi e con presenza di cristalli all'apice.

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Pleurocistidi analoghi ai cheilocistidi.

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Caulocistidi apicali.

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Caulocistidi metà gambo.

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