guido sgherzi

La presenza nello stesso posto di questa grande biodiversità fà di questo angolo un posto raro che non lascia indifferenti ed è un peccato dover tornare

Ma certe Saxifraghe dovrebbero trovarsi in substrati calcarei

Le rocce sono prevalentemente micoscisti, gneis, quarziti, graniti, si trovano numerosi minerali cristallizzati e questa Campanula di scheucher che non ama il calcare ci stà.

Quassù i venti che salgono dal basso della valle portano perfino le farfalle attirate dal gran numero di fiori, l'acqua e l'esposizione al sole fa il resto.

Poco lontano spicca anche una bella russula che purtroppo è uscita mossa perchè il cavvalletto era troppo pesante da portare.

E non è neppure solo

Non sò di che fungo si tratti, sicuramente un miracolo della natura

Siamo attorno ai 2800 mt slm e il mio sguardo si blocca su qualcosa che non pensavo di trovare.

Decidiamo di risalire il fianco del ghiacciaio con la speranza di ammirare la sua testata.

Decidiamo di risalire il fianco del gghiacciaio con la speranza di ammirare la sua testata.

Che la dipartita del ghiacciaio è un fatto recente lo dimostra la morena di fronte al rifugio in continuo movimento come dimostrano le continue frane di sassi.

Non molto tempo fà il ghiacciaio ricopriva ancora la valle sottostante il rifugio, ora occorre guardare un pò più in alto

Finalmente superando un ultimo dosso costellato di fiori giungiamo al Rif. Gran Pilastro

Ma anche a questa Saxifraga

Attaccati a questi altri.

Dire che questo monte è un giardino botanico non è per nulla esagerato, mi è capitato spesso di imbattermi in fiorite notevoli, ma raramente con una varietà così ricca, camminando spesso si ha la sensazione che ci siano cespugli tutti uguali perchè dello stesso colore, come questo Cerastium latifolium o alpinum

Come questo Myosotis...è alpestris?

Anche questo bel cuscinetto che ricopre un masso è stupendo, potrebbe trattarsi di Silene acaulis

Il sentiero però si fa più duro man mano che si sale, ma al di sopra dei 1700 mt slm si incontrano numerosi fiori e immortalarli da un pò di tregua, riparati da un roccione un cespuglietto strisciante costellato di fiori gialli attira sfacciatamente l'attenzione.

Dovrebbe trattarsi di Helianthemum ma la tipologia di questi monti e spesso contradditoria e le mie conoscienze piuttosto superficiali.

Dopo qualche giorno son partito con mio cognato risalendo con la macchina la strada militare che sale verso il passo di vizze, la macchina si lascia, con qualche difficoltà, al terzo tornante e ci si avvia su di un bel sentiero tra pascoli freschi costellati da rari masi in legno.

Salendo verso il passo di Vizze, avevo notato un vallone che si incuneava verso est profondamente, ma la testata della valle rimaneva nascosta suscitando in me molta curiosità. Guardando la cartina mi sono accorto che quel vallone portava verso il Gran Pilastro.

Luoghi che ho avuto la fortuna di godermi dal vivo e devo dire che tu sei riuscito ad immortalarne l'anima più nascosta con professionalità e sensibilità. Guido

Lamelle e gambo con l'evidente macchia rossastra nella parte alta del gambo. Russula sp.? Grazie Guido

Ingrandimento con l'evidente fratellino sul cappello.

Bosco misto di faggi e altre latifoglie, sottobosco ricco e vario, altitudine 900mt slm, esposizione sud-est.

Russula con cuticola asciuta di color azzurro violaceo, odore lieve, sapore come di farina bagnata con retrogusto un pò amarognolo.