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Rheubarbariboletus armeniacus (Quél.) Vizzini, Simonini & Gelardi 2015


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Rheubarbariboletus armeniacus (Quél.) Vizzini, Simonini & Gelardi 2015

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Boletales
Famiglia Boletaceae

Sinonimi
Boletus armeniacus Quél. 1885
Xerocomus armeniacus (Quél.) Quél. 1888
Xerocomellus armeniacus (Quél.) Šutara 2008

Etimologia
Dal latino armeniacus = albicocco, per il colore del cappello.

Cappello
4-10(20) cm, emisferico o convesso nei giovani esemplari, poi guancialiforme e con l'orlo tipicamente involuto, disteso a completa maturazione. Superficie pileica opaca, feltrata, areolata con il tempo secco che lascia intravedere la carne giallastra sottostante; colore variabile dalle tonalità rosa-aranciate, fino al rosso scuro. I tubuli sono annessi o adnati, di colore giallo limone, poi giallo-verde, infine olivastri a maturazione; pori inizialmente minuti, tendono poi ad allargarsi con l’età, generalmente angolosi e concolori ai tubuli con qualche riflesso rosa-rossastro a maturità, virano al blu se premuti o contusi.

Gambo
Cilindrico, ventricoso con la base affusolata e radicante, qualche volta corto e tozzo. Superficie fibrillosa, con leggere costolature anastomosate formanti uno pseudoreticolo. Colore simile al cappello o meno intenso, più giallo all'apice, talvolta con zona rosa-rossastra solo alla base, si macchia di verde-bluastro al tocco.

Carne
Soda, poi molle, di colore giallo vivo tranne alla base del gambo dove è su toni arancio-ocracei, vira al bluastro più o meno intensamente nei tubuli e nella parte alta del gambo, odore fruttato e sapore dolce o leggermente acidulo.

Habitat
Specie molto diffusa, predilige le regioni a clima mite, cresce solitario o in gruppi dall'estate al tardo autunno nei boschi soleggiati di latifoglia, Castagni e Querce in particolare.

Commestibilità e Tossicità
Commestibile discreto, eliminare il gambo perchè coriaceo e quindi non digeribile.

Osservazioni
Solo un’attenta osservazione dei caratteri morfocromatici può portare all’esatta delimitazione di questa specie.

Specie simili
Data la grande variabilità cromatica, Rheubarbariboletus armeniacus può essere confuso con specie simili. La distinzione con Hortiboletus rubellus (Krombh.) Simonini, Vizzini & Gelardi = Xerocomus rubellus (Krombh.) Quél. si basa sulla presenza in quest'ultimo della tipica puntinatura rosso-carota o vermiglio nella carne alla base del gambo; Rheubarbariboletus persicolor (H. Engel, Klofac, H. Grünert & R. Grünert) Vizzini, Simonini & Gelardi = Xerocomus persicolor H. Engel, Klofac, H. Grünert & R. Grünert prevalentemente con crescita associata a vegetazione termofila, in particolare sotto Quercus, si macchia di verdognolo se contuso specie nei giovani esemplari, la carne del gambo assume colorazioni rabarbaro o zafferano; Xerocomellus ripariellus (Redeuilh) Šutara = Xerocomus ripariellus Redeuilh cresce in zone umide, quali le vicinanze di laghi o corsi d'acqua con AlnusPopulus e Salix, caratteristica peculiare è il gambo a volte striato longitudinalmente a zone livide specie in età adulta e per le colorazioni vinose con toni violacei della carne alla base del gambo, vira intensamente al bluastro nei tubuli e nella zona mediana del gambo; Xerocomellus dryophilus  (Thiers) N. Siegel, C.F. Schwarz & J.L. Frank = Xerocomus dryophilus (Thiers) Singer si differenzia per la crescita esclusiva sotto Quercus, cuticola brillante e vischiosetta specie a tempo umido, colorazioni pileiche di un bel rosso cinabro in gioventù, giallo cromo all'apice del gambo, rosso scuro alla sua base. La carne, alla base del gambo, presenta toni rosso-violacei tendenti al nerastro, vira lentamente al bluastro altrove alla sezione.

Curiosità
Malgrado il suo nome significhi albicocca, si è visto che in realtà questa tonalità non rappresenta sempre il suo colore tipico.

Note nomenclaturali
Specie identificata per la prima volta nell'anno 1884 come Boletus armeniacus dal micologo francese Quélet, pochi anni dopo è stato ricombinato dallo stesso micologo nel genere Xerocomus, nome di genere con cui è stato largamente conosciuto. Inquadrato nell'anno 2008 nel genere Xerocomellus da Šutara, dal 2015 è transitato nel neogenere Rheubarbariboletus grazie ad indagini molecolari di Gelardi et al. Questo genere annovera al momento due specie europee: Rheubarbariboletus persicolor e la specie tipo Rheubarbariboletus armeniacus. Il nome generico deriva dal latino rheubarbarum, che significa "rabarbaro" e si riferisce al colore del contesto alla base del gambo. Si distingue dal genere Xerocomellus per la presenza di spore lisce, mai striate o tronche, per la colorazione arancio-rabarbaro alla base del gambo e per la reazione al Solfato ferroso FeSO4 verde-nerastra sia sulla superficie del cappello che sulla carne del gambo.

Bibliografia
Index FungorumIndex Fungorum n. 244. [Data di accesso: 26/08/2017].

Regione Umbria; Agosto 2007; Foto di Tomaso Lezzi.

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Il viraggio della carne in sezione.

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Rheubarbariboletus armeniacus (Quél.) Vizzini, Simonini & Gelardi; Regione Lazio; Agosto 2006; Foto e commenti di Tomaso Lezzi.

Cappello aranciato, gambo senza reticolo con la parte centrale rossa che sale praticamente nell'intero gambo, gambo affusolato in basso, pori gialli leggermente decorrenti sul gambo, viraggio presente, ma non fortissimo, odore grato fungino, sapore anche.

Nessun viraggio nella cuticola.

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Particolare del gambo.

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Sezione.

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