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Galerina marginata (Batsch) Kühner 1935


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Galerina marginata (Batsch) Kühner 1935

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Hymenogastraceae

Sinonimi
Galerina unicolor (Vahl.) Singer 1936
Galerina autumnalis (Peck) A.H. Sm. & Singer 1964
Galerina pseudomycenopsis Pilat 1954

Etimologia
L'epiteto Galerina è il diminutivo di Galera, dal latino Galerus, copricapo a forma di cupola di cuoio usato come elmo. per la forma del cappello.
L'epiteto marginata deriva dal latino marginatus = marginato, con riferimento alle striature sul margine del cappello.

Cappello
Il Cappello misura fino a 3 cm di diametro, ma in casi particolari può essere anche più grande, da conico-ottuso a piano-convesso, fino ad espanso, talora con basso umbone ottuso, liscio, non molto carnoso, igrofano e per questo motivo molto variabile nei cromatismi a seconda del grado di umidità assorbita. Bruno aranciato con margine striato per trasparenza a tempo umido, ocra giallastro chiaro senza striature a tempo secco.

Imenoforo
Lamelle fitte, munite di lamellule, adnate o un po’ decorrenti, da bruno-giallastre a bruno-rossastre, con tagliente biancastro e finemente fioccoso. Sporata in massa di colore ocra-ruggine.

Gambo
Gambo 3-7 × 0.5-1 cm, sottile ed allungato, crema giallastro, crema chiaro in alto, fino a bruno chiaro in basso, munito di anello membranoso, appressato, facilmente fugace, da biancastro a brunastro.

Carne
Tenera e fragile nel cappello, esigua, giallastra, fibrosa nel gambo. Odore lieve, farinaceo, sapore di farina.

Habitat
Nasce tipicamente su legno, sia di latifoglie che di conifera, con una preferenza per quest’ultima. Specie cosmopolita distribuita più o meno uniformemente in tutto l’emisfero boreale; nei nostri boschi è possibile rinvenirla da fine estate fino alla fine dell’autunno, dalla collina alla montagna.

Microscopia
Spore ellissoidali-amigdaliformi, verrucose, con plaga soprailare liscia e ben evidente, destrinoidi, frequentemente caliptrate, di dimensioni molto variabili 7,0-10,0 × 4,5-7 µm.
Basidi prevalentemente tetrasporici, spesso frammisti ad alcuni bisporici.
Cheilocistidi numerosissimi, formano una vera e propria palizzata sul filo lamellare, lageniformi (a forma di bottiglia), presentano un breve penducolo alla base ed un collo molto allungato; le dimensioni sono molto variabili 45-70 × 9-15 × 3-4 µm (altezza × larghezza base × larghezza del collo).
I Pleurocistidi sono simili, per forma e dimensione, a volte abbondanti, altre volte molto scarsi e presenti solo in prossimità del filo lamellare. La pileipellis è formata da ife con pigmento incrostante, più o meno gelificate.
GAF numerosi e presenti in tutti i tessuti.
Pileocistidi completamente assenti.
Caulocistidi assenti o molto scarsi, quando presenti sono anch'essi lageniformi.

Commestibilità e Tossicità
Velenoso mortale, causa la Sindrome Falloidea, che prende il nome della più conosciuta Amanita phalloides, con pericolose complicazioni, spesso infauste, a carico del sistema epatico. Tuttavia, è stato osservato che negli ultimi trent'anni, sebbene si siano verificati tra Europa e Nord America migliaia di casi di intossicazione da amatossine, sono pochissimi quelli ascrivibili al consumo di Galerina marginata, e questo è dovuto soprattutto alla sua scarsa appariscenza e al suo aspetto poco invitante e non, come potrebbe erroneamente pensarsi, al ridotto contenuto di carica tossica dovuto alla piccola taglia. In alcuni casi, infatti, il contenuto di amatossine in percentuale, rispetto al peso del fungo secco, è risultato essere superiore addirittura a quello di Amanita phalloides.

Specie simili
Khueneromyces mutabilis rappresenta sicuramente la specie  con cui si può creare la confusione più pericolosa, in quanto si tratta di un fungo commestibile, abbondantemente raccolto e consumato, anch'esso lignicolo e con sporata rugginosa, che però si presenta più grosso e carnoso, munito di una armilla al di sotto della quale il gambo presenta piccole squamette rialzate, non presenta odore farinoso ed ha una crescita solitamente cespitosa.
Gymnopilus penetrans e relativo gruppo, crescenti su legno di Conifera, anch'essi a sporata bruna e tossici, non hanno un anello sul gambo ma eventualmente resti di cortina, più carnosi ed all'assaggio un caratteristico sapore amaro.
Armillaria mellea e Armillaria ostoyae potrebbero creare una grossolana confusione, tuttavia si tratta di specie mediamente molto più grosse e a sporata bianca.
Flammulina velutipes, commestibile, con un caratteristico gambo coriaceo, molto scuro e tipicamente vellutato, anch'essa a sporata bianca, potrebbe indurre un'ulteriore, sebbene improbabile, confusione.

Note Tassonomiche
Come è possibile intuire dall'elevato numero di sinonimi sia omotipici che eterotipici, si tratta di una specie che ha subito notevoli vicissitudini tassonomiche. Per fortuna, studi filogenetici condotti da Gulden (2001) hanno dimostrato che tutte le entità che gravitavano intorno a questa specie non sono differenziate in misura tale da giustificare la loro considerazione come specie separate.

Bibliografia
GULDEN, G., STENSRUD, Ø., SHALCHIAN-TABRIZI, K. & KAUSERUD, H., 2005. Galerina Earle: A polyphyletic genus in the consortium of dark-spored agarics. Mycologia 97(4).
GULDEN, G., DUNHAM, S. & STOCKMAN, J., 2001. DNA studies in the Galerina marginata complex.  Mycological Research 105(4).

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Felice Di Palma - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Regione Campania; Novembre 2009; Foto e microscopia di Felice Di Palma.

Su tronco marcescente in bosco misto Pino-Leccio, nessun odore particolare rilevato.

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Spore: 7,4-9,1 × 4,5-5,5 µm.

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Spore destrinoidi in Melzer.

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Cheilocistidi.

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Basidi prevalentemente tetrasporici.

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GAF presenti.

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Pleurocistidi presenti.

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Altra fruttificazione, stesso luogo, i rilievi microscopici sono, sostanzialmente, coincidenti con quanto riportato sopra.

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Galerina marginata (Batsch) Kühner; Regione Lombardia; Dicembre 2007; Foto e commento di Massimo Biraghi.

In un parco pubblico con Pino a cinque aghi, esemplari lussureggianti e cespitosi.

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Margine del cappello più pallido e striato negli esemplari adulti.

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Anello ben evidente.

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Microscopia
Spore verrucose, con polo germinativo e misuranti in media 9-10 × 5-6 µm.

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Basidi 16-20(24) × 5-6 µm, bi-tetraspoci con sterigmi alti 6 µm.
Cheilocistidi 50-60 µm, subcilindracei e subcapitulati.

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Caulocistidi.

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Galerina marginata (Batsch) Kühner; Regione Lazio; Maggio 2008; Foto di Gianni Pilato.

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Stessi esemplari, foto e commento di Mauro Cittadini.

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Spore bruno-ruggine in massa, di forma ellittico-ovoide-amigdaliforme, verrucose (7)8-11(12) × (5)5,5-7 µm, basidi clavati, tetrasporici, cheilocistidi abbondanti a forma di bottiglia con collo allungato, apice curvo ed in alcuni sub-capitulato.

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Galerina marginata (Batsch) Kühner; Regione Lazio; Gennaio 2010; Foto di Felice Di Palma.

Roma città, Villa Pamphilii. Su tronco marcescente, probabilmente di Laurus nobilis. Alcuni esemplari già secchi, insieme ad altri esemplari non ancora del tutto sviluppati (quelli fotografati).

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Microscopia
Spore verrucose, con plaga soprailare evidente, alcune caliptrate, 8,8-10 × 5,8-6,9 µm.

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Plaga soprailare.

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In questa raccolta, a differenza di altre raccolte da me effettuate, le spore le ho dovute prelevare dai campioni secchi, e quindi le ho trattate con ammoniaca (di solito ricavo le spore da sporata e le osservo in acqua) ciò ha (probabilmente) fatto si che la caliptratura risultasse molto evidente.

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Pileipellis. Presenza di GAF e di ife con pigmento incrostante.

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Filo lamellare e cheilocistidi, visione a 400×

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Cheilocistidi a 1000×.

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Presenza di Pleurocistidi. A differenza di altre raccolte studiate, qui si presentavano molto numerosi e facili da osservare, la ricerca è stata comunque effettuata a ridosso del filo lamellare.

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Una visuale a 400×, con la freccetta ho indicato i pleurocistidi.

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Altra visuale a 400×, con la freccetta, questa volta, ho indicato i basidi.

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Galerina marginata (Batsch) Kühner; Regione Toscana, Valle Dame, Raduno AMINT; Ottobre 2009; Foto di Felice Di Palma.

Su un ceppo in disfacimento ai margini di un ruscelletto ... nessun odore particolare ...

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Microscopia
Spore e relativa misura ... plaga soprailare non evidentissima ma presente.

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Spore destrinoidi.

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Cheilocistidi.

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Basidi.

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Pleurocistidi presenti.

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GAF presenti.

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