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Hebeloma pusillum J.E. Lange 1940

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Cortinariaceae
Genere Hebeloma
Sezione Denudata
Sottosezione Denudata

Sinonimi
Hebelomaitis pusillum (J.E. Lange) Locq. 1979

Etimologia
Dal latino pusillum = piccolino, piccino; riferito alle dimensioni del basidioma.

Cappello
Di piccole dimensioni 1,5-3 cm di diametro, inizialmente emisferico, presto convesso, infine piano-convesso con il bordo sottile, a lungo involuto e con presenza di un largo umbone ottuso, mai completamente disteso. Cuticola di aspetto untuoso e lucido con tempo umido, opaca con tempo asciutto, liscia, leggermente fibrillosa (lente). Colorazioni pileiche che delineano due zone ben distinte; bruno-dattero, camoscio, con sfumature rossastre localizzate all'umbone, crema chiaro-avorio verso il margine, con clima secco e asciutto queste tonalità tendono a schiarire.

Lamelle
Poco fitte e intercalate da numerose lamellule di diversa lunghezza, generalmente adnate al gambo o uncinate, relativamente larghe e un poco panciute, inizialmente di colore bianco sporco, presto ocra chiaro, brunastre con macule più scure a maturazione, il filo è concolore e finemente eroso (lente), presenza di essudazioni.

Gambo
2-3 × 0,5 cm di diametro, generalmente cilindrico, a volte ricurvo verso la base, pruinoso nella zona apicale, altrove liscio, di colore biancastro, tende a sporcarsi di ocra chiaro con l'età o per l'azione della pioggia, assenza di residui del velo.

Carne
Non molto consistente, biancastra nei giovani esemplari, ocra chiaro a maturità, di sapore mite, amarognola dopo prolungata masticazione, odore leggermente dolciastro con nota di radice.

Habitat
Specie gregaria, fruttifica dalla fine primavera a tutto autunno sotto latifoglia, in particolare con Populus spp., Salix spp.

Microscopia
Spore 11-13(14) × (5,5)6-6,5 (7) µm, amigdaliformi, mediamente verrucose, reazione al Melzer poco accentuata o inesistente, appena visibile nell'endosporio.
Basidi banali, clavati, tetrasporici.
Cheilocistidi 40-60 µm di lunghezza con apice allargato fino a 7-8,5 µm, cilindrici, flessuosi, sinuosi, anche subcapitulati, del tipo "crustuliniforme".
Caulocistidi della sommità del gambo di 30-40 µm di lunghezza e della stessa morfologia dei cistidi imeniali.
GAF presenti in tutti i tessuti.

Commestibilità e tossicità
Tossico, provoca sindrome gastrointestinale incostante.

Osservazioni
Hebeloma pusillum J. E. Lange, inserito nella sezione Denudata, sottospecie Denudata (Vesterholt, 2005), è specie di dimensioni minute e poco comune, spesso confusa con altre entità di piccola taglia. Le caratteristiche macroscopiche e organolettiche che possono aiutare per la sua determinazione sul campo sono l'assenza di residui di cortina sul gambo, il cappello "bicolore", la crescita gregaria, l'odore leggero di radice relativamente dolciastro e il sapore amarognolo. Microscopicamente è caratterizzato da spore moderatamente verrucose e con destrinofilia incostante, generalmente poco evidente o leggera nell'endosporio.

Somiglianze e varietà
Hebeloma mesophaeum (Pers.) Quél. è senza dubbio la specie che a prima vista può risultare più somigliante; infatti oltre al portamento, che può essere minuto, presenta analogamente aHebeloma pusillum un cappello bicolore, ci sono di aiuto per una separazione l'habitat diverso, la presenza di cortina, il gambo percorso da striature longitudinali brunastre e decorato nel terzo superiore da residui del velo generale. Microscopicamente si separa immediatamente per le spore ovoidi-ellissoidali quasi lisce e di minori dimensioni.

Hebeloma pumilum J.E. Lange presenta analogamente dimensioni ridotte e un cappello viscoso, si riconosce per le colorazioni pileiche brune-giallognole e per avere il margine del cappello con residui velari biancastri, ben visibili in gioventù; microscopicamente evidenzia spore di 8-10 × 5-6 µm leggermente punteggiate (sublisce).
Hebeloma helodes J. Favre ha colorazioni pileiche bianco avorio o crema chiaro e gambo fioccoso, al microscopio ottico evidenzia spore di dimensioni minori e più strette, oltre che distintamente verrucose.
Hebeloma hiemale Bres. ha dimensioni più importanti, colorazioni pileiche brune-rossastre con sfumature grigiastre, lamelle rosa-grigiastre, gambo slanciato e ricoperto da leggere fioccosità. Microscopicamente ha spore distintamente verrucose e cheilocistidi subclavati, appena dilatati alla base, non flessuosi.

Bibliografia
AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp.
BOCCARDO, F. et al., 2008. Funghi d'Italia. Bologna: Ed. Zanichelli.
BREITENBACH, J. & KRÄNZLIN, F., 2000. Champignons de Suisse. Cortinariaceae. Vol. 5. Lucerna: Ed. Verlag Mykologia.
CETTO, B., 1993. I funghi dal vero. Vol. 5. Ed. Saturnia.
COURTECUISSE, R. & DUHEM, B., 2007. Guides des champignons de France et d'Europe. Parigi: Ed. Delachaux et Niestlé.
EYSSARTIER, G., & ROUX, P., 2011. Le guide des Champignons France et Europe. Parigi: Ed. Belin.
GERAULT, A., 2005. Florule evolutive des basidiomycotina du Finistere. Homobasidiomycetes. Cortinariales. Tome 15.
LA CHIUSA., L., 1999 Contributo allo studio del Genere Hebeloma. Rivista di Micologia Anno XLII 3: 221-240. Ed. A.M.B.
LA CHIUSA., L., 2007. Introduzione allo studio del genere Hebeloma. Bollettino del Gruppo Micologico G. Bresadola - Nuova Serie . Anno L 1-3: 7-114. Trento.
MOSER, M., 2000. Guida alla determinazione dei funghi. Polyporales, Boletales, Agaricales, Russulales. Vol. 1. Ed. Saturnia.
VESTERHOLT, J., 2005. The genus Hebeloma. Fungi of Northern Europe. Vol. 3.Danimarca: Ed. Low Budget publisging.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Regione Lombardia; Aprile 2012, Località Parco Doneda, Brembate; ll ritrovamento oggetto di questo studio è stato reperito in un sentiero erboso con Populus nigra, Populus tremula, Salix alba e Quercus robur, in terreno sabbioso-ghiaioso con presenza di muschi, ai bordi di un laghetto di pesca sportiva. Foto e microscopia di Massimo Biraghi.

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Macro sulle lamelle che mette in evidenza le essudazioni.

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Microscopia

Spore amigdaliformi, mediamente verrucose, 70 misurazioni.

Long .: N = 30; dMd; (11,86)12-12,915-14,075(14,41)
Larg.: N = 30; dMd; (5,65)5,81-6,0133333333333-6,64(6,71)
Q.: N = 30; dMd; (1,79)1,921-2,04333333333333-2,27(2,40)
N. Long. Larg. Q
Moy. 13,10 6,25 2,10
Min. 11,86 5,65 1,79
Max. 14,41 6,71 2,40
Med. 13,12 6,25 2,11
Long.: N = 40; dMd; (10,89)11,27-12,27-13,243(13,67)
Larg.: N = 4 0; dMd; (4,67)5,082-5,525-6,033(6,33)
Q.: N = 40; dMd; (1,94)2,021-2,18-2,418(2,62)
N. Long. Larg. Q
Moy. 12,47 5,61 2,23
Min. 10,89 4,67 1,94
Max.13,67 6,33 2,62
Media 12,62 5,68 2,22

Osservazione in Rosso Congo 400×.

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Osservazione in Rosso Congo 1000×.

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Osservazione in Melzer 1000×.

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Cheilocistidi del tipo "crustuliniforme" 40-60 µm di lunghezza capitulati (7-8,5 µm), sinuosi, flessuosi, parete spessa accentuata verso all'apice, gaf presenti alla base. Osservazione in rosso Congo 400×.

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Osservazione in rosso Congo 1000×.

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GAF alla base.

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Caulocistidi della sommità del gambo di 30-40 µm, della stessa morfologia dei cheilocistidi. Osservazione in Rosso Congo 400×.

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Osservazione in rosso Congo 1000×.

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GAF presenti in tutte le strutture.

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