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Funghi velenosi
In questa sezione della rivista ogni mese verrà trattato un fungo velenoso con relative somiglianze.
 

Un fungo che anche quest’anno, con l’arrivo della stagione estiva, farà tristemente parlare di sé, è

l'Amanita phalloides
che detiene il primato delle morti per avvelenamento da funghi, essa è responsabile infatti con A. virosa e A. verna di una grave e pericolosa intossicazione ( vedasi sindrome phalloidea) dall’esito spesso infausto.
Alcune caratteristiche della Amanita phalloides.
Cappello biancastro citrino,verdognolo, ma anche giallo bruno, nocciola, o bianco nella var. alba, con fibrille radiali innate, sovente ricoperte da lembi membranosi bianchi.Lamelle bianche.
Gambo attenuato verso l'apice, caratteristicamente decorato da bande disposte a zig-zag di colore giallo olivastro su fondo bianco.
Anello posizionato nella zona preapicale, disposto a gonnellino, piuttosto sottile, bianco.
Volva a sacco, membranacea, abbastanza sottile, aderente al bulbo ma libera all'orlo.
Odore: da subinodora a un poco maleodorante, gli esemplari maturi olezzano di acqua putrida.

Altre foto della phalloides le puoi vedere qui:

Foto1
Foto2
Foto3

Foto4

Amanita phalloides (foto Giuliano)

Per approfondimenti consulta la scheda:

Scheda A. phalloides


Attenzione !!! 
La causa dei numerosi avvelenamenti è da ricercarsi nella somiglianza di questo fungo con numerose altre specie che può trarre in inganno il cercatore inesperto o occasionale, che si affida a metodi empirici per verificare la tossicità del fungo che si appresta ad ingerire. Solo lo studio dei caratteri morfologici e la lunga esperienza portano alla conoscenza della commestibilità dei funghi , che tuttavia, vuoi per gli approfondimenti recenti in tossicologia, vuoi per condizionamenti ambientali, possono serbare ugualmente sgradite sorprese ( vedasi Clitocybe nebularis, Tricholoma equestre, Rozites caperatus ecc.)
Alcuni funghi , commestibili, con i quali l'Amanita phalloides può essere confusa:
Russula aeuruginea
Russula virescens
Russula anatina
Russula olivacea
(sospetta)

Sono le cosidette Russule verdi, che our avendo i colori somiglianti, si distinguono per un una serie di fattori quali assenza di anello e volva, carne dura e gessosa, gambo liscio e spesso con sfumature di colore

Agaricus campestris
Agaricus macrosporus Agaricus silvicola

Lamelle, rosa o grigie o brune o viola o nerastre.

Assenza della volva

Macrolepiota excoriata

Cuticola grigia, o ocracea o brunastra più scura al centro spesso umbonato. Sviluppandosi il cappello la cuticola si ritrae, frammentandosi all’orlo e lasciando intravedere la sottocuticola più chiara, serica e lucente. Privo di volva

 
Leucoagaricus leucothites

Cappello bianco candido, sericeo, con raramente qualche leggera sfumatura giallo ocracea al centro. Lamelle fitte, sottili, libere al gambo; da bianche a tinta burro pallido. abbastanza slanciato, cilindrico che alla base si allar­ga in un bulbo rotondeggiante, cavo, dello stesso colore del cappello; anello semplice , allargato in alto, che tende talvolta a scomparire nel vecchio. Privo di volva.
Volvariella speciosa

Cappello biancastro o anche grigio fuligginoso nella Volvaria gliocephala, lamelle bianche poi rosee ed infine brunastre. Priva di anello.
Tricholoma flavovirens

Cappello e gambo e lamelle giallastri, manca di anello e volva.
Tricholoma saponaceum

Cappello biancastro con sfumature verdognole, privo di anello e volva
Tricholoma portentosum

Cappello con tonalità gigio-olivastre, privo di anello e volva.
A cura di Giuliano S.

Nei numeri precedenti:

- L'amanita Verna

 
 
Mico-curiosità

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