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Archivio Micologico

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Messaggi pubblicati da Archivio Micologico

  1. Lactifluus vellereus (Fr.) Kuntze; Regione Lombardia; Settembre 2012; Foto e commento di Gianluigi Boerio.

    Bosco cisto con Faggio, Abete bianco e rosso. Copiosa fruttificazione.
    Specie a carne acre ma latice mite (ossia latice assaggiato isolato dalla carne).

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    Dettaglio delle lamelle, latice e della caratteristica cuticola pileica feltrata.

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  2. Lactarius vellereus (Fr.: Fr.) Fr.; Regione Umbria; Ottobre 2012; Foto di Mario Iannotti;

    Ritrovamento in bosco di Fagus sylvatica, lattario bianco, carnoso, di grosse dimensioni, cappello e gambo vellutati, lamelle spesse e spaziate, latice bianco immutabile, dolce ed abbondante, non sono stati rilevati viraggi a contatto con le lamelle. Per differenziarlo macroscopicamente sul campo dal simile Lactarius bertillonii, si è proceduto ad effettuare l'assaggio del latice risultato mite ed a testarlo con il KOH (30%) che ha dato una reazione negativa, al contrario in quest'ultimo avremmo riscontrato il latice acre e la reazione giallo-arancio al KOH.

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  3. Lactifluus vellereus (Fr.) Kuntze; Regione Lombardia; Ottobre 2010; Foto e commento di Gianluigi Boerio.

    Ritrovamento sotto Castenea sativa in una radura - 500 m s.l.m., reazione negativa del latice al KOH (30%) e latice mite all'assaggio. Secondo M. T. BASSO, 1999. Lactarius Pers. FUNGI EUROPAEI Vol. 7, nella foto sottostante è rappresentato Lactarius vellereus var. vellereus.

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  4. Lactifluus vellereus (Fr.) Kuntze; Regione Umbria, Passignano sul Trasimeno; Ottobre 2005; Foto e commento di Tomaso Lezzi.

    Un lattario bianco con toni ocra trovato sotto Quercus cerris. Cappello liscio, dimensioni giganti, 40 cm. Il sapore è allappante e solo poco acre, le lamelle secernevano una gran quantità di latice fresco al minimo tocco delle lamelle. Il latice è bianco e immutabile dopo mezz'ora, la mattina dopo c'erano delle macchie ruggine (come quelle che si vedono anche nella foto), ma erano rimaste solo le macchie senza il grumo secco di latice.

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  5. Lactifluus vellereus (Fr.) Kuntze; Regione Marche; Anno 2004; Foto e commento di Pietro Curti.

    Il Lactifluus bianco più tipico dei boschi termofili dell'area mediterranea, cresce sotto latifoglia, massiccio, in molti casi direi enorme (diametro cappello fino a 40 cm.). Gambo in proporzione grosso, tozzo e corto, lamelle spaziate rispetto ai Lactifluus simili (Lactifluus piperatus, Lactifluus bertillonii,Lactifluus glaucescens), sapore acre/amaro e odore delicato fungino.

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  6. Lactifluus vellereus (Fr.) Kuntze 1891

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Russulales
    Famiglia Russulaceae
    Genere Lactarius
    Sottogenere Lactarius
    Sezione Albati
    Sottosezione Velutini

    Sinonimi
    Lactarius vellereus (Fr. : Fr.) Fr. 1838

    Etimologia
    Dal latino vellus = vello. Per la cuticola del cappello finemente vellutata.

    Cappello
    8-20 cm di diametro. Grosso e corpulento, carnoso. Piano-convesso con il margine arrotondato verso le lamelle, poi piano e depresso al centro, finalmente imbutiforme con il margine espanso e irregolarmente ondulato. Cuticola secca, opaca, finemente vellutata, bianca poi crema, chiazzata di macchie ocra-brunastre.

    Lamelle
    Grosse, assai distanziate tra loro, un po' decorrenti sul gambo, bianche con iridescenze giallognole, poi ocra pallido.

    Gambo
    Corto, tozzo, alto 2-6 cm, con diametro di 1,5-5 cm, duro, pieno,spesso deforme, appuntito al piede, bianco gessoso come il cappello, giallognolo con l'età.

    Carne
    Massiccia, dura, fragile, bianca poi giallastra con macchie brunastre all'aria. Odore lieve di Perlagonio nella varietà odorans e sapore grato un po' acre e amarognolo. Latice scarso, bianco immutabile se isolato, ma virante al brunastro sulle lamelle fratturate, amarognolo.

    Habitat
    Cresce nei recessi ombreggiati e umidi dei boschi di latifoglie e di conifere, specialmente Faggi, Querce e Pioppi, in estate e autunno, a gruppi.

    Microscopia
    Spore 6-9 × 7-12 µm, tondeggianti, bianche o crema, sub-globose.

    Commestibilità e tossicità
    Sconsigliabile, tossico come tutti i Lactarius a gusto acre.

    Specie simili
    L. bertillonii, più piccolo, latice bruciante, quasi sempre interrato come la Russula delica, tipico del nord Italia. L. albivelus Romagnesi più piccolo, molto duro, a cappello vellutato-pubescente più imbrunente, latice dolciastro, carne acre. L. castanopus Sarnari con cappello bianco, molto depresso al centro, gambo fortemente pruinoso e punteggiato di rossastro. L. piperatus, che condivide lo stesso habitat. Ma compare più presto, ha lamelle più fitte e strette, latice abbondante, acre e che vira al giallo-olivastro sulle lamelle, base del gambo fortemente attenuata.

    Scheda di proprietà AMINT realizzata da Pietro Curti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

    Regione Marche; Novembre 2004; Foto di Pietro Curti.

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  7. Lactarius uvidus (Fr.: Fr.) Fr.,Regione Lombardia; Agosto 2009; Foto di Massimo Biraghi.

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    Foto e commento di Massimo Mantovani.

    Specie appartenente alla sezione Uvidi, caratterizzata dalla forte glutinosità e dal marcato viraggio di ogni parte del micete al lilla-violaceo.
    Esemplari trovati presso Alnus viridis, Betula spp. e Picea abies.

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    In evidenza il latice abbondante e il suo viraggio.

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  8. Lactarius uvidus (Fr. : Fr.) Fr. 1838

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Russulales
    Famiglia Russulaceae

    Foto e Descrizioni
    Un Lactarius che predilige le zone umide con Betulle e Salici, ma anche con Betulla mista ad Abete.
    Cappello viscido-glutinoso, da grigio chiaro a crema-lilacino, molto irregolare, lobato. Lamelle biancastre, crema o crema con riflessi lilacini, fitte, numerose lamellule, appena decorrenti, forcate in prossimità del gambo, il filo è concolore e si macchia di violaceo allo sfregamento. Gambo cilindrico, un poco rugoso, quasi cavo e molto fragile, viscido, biancastro, viraggio lilacino allo sfregamento, ocraceo verso la base. Carne esigua sia nel cappello che nel gambo, biancastra, ocracea alla base del gambo, vira lentamente al lilacino, violaceo particolarmente ai bordi, (zone corticali). Il sapore è mite, poi amarescente e acre con odore fungino o sub-nullo. Latice bianco, abbondante, vira al violaceo al contatto con le lamelle, sapore mite.

    Regione Lombardia; Agosto 2008; Foto di Massimo Biraghi.

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  9. Lactarius utilis (Weinm.) Fr. 1863

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricicomycetes
    Ordine Russulales
    Famiglia Russulaceae

    Foto e Descrizioni
    Specie presente in boschi di Betula spp. e Picea abies. È molto simile a Lactarius trivialis (Fr. : Fr.) Fr. e se ne differenzia per decolorarsi presto, per il gambo tipicamente cilindrico e per il latice che non reagisce a contatto con la potassa (KOH), a differenza di Lactarius trivialis.

    Finlandia; Agosto 2008; Foto di Federico Calledda.

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