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Messaggi pubblicati da Archivio Micologico
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Gymnopus dryophilus (Bull. : Fr.) Murrill; Regione Piemonte; Dicembre 2014; Foto di Franco Sotgiu.
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Gymnopus dryophilus (Bull. : Fr.) Murrill; Regione Piemonte; Agosto 2014; Foto di Roberto Cagnoli.
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Gymnopus dryophilus (Bull. : Fr.) Murrill; Regione Marche, località Pianello di Cagli; Giugno 2012; Foto di Pietro Curti.
Pileo, imenoforo e gambo.
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Gymnopus dryophilus (Bull. : Fr.) Murrill; Regione Lombardia; Maggio 2005; Foto di Massimo Biraghi.
Altro gruppo.
Ancora con sezione.
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Gymnopus dryophilus (Bull. : Fr.) Murrill; Regione Lombardia; Ottobre 2009; Foto di Massimo Biraghi.
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Gymnopus dryophilus (Bull. : Fr.) Murrill; Regione Abruzzo; Giugno 2011; Foto di Tomaso Lezzi.
Sotto Larice, con rizoidi color ocra.
Rizoidi color ocra.
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Gymnopus dryophilus (Bull. : Fr.) Murrill; Regione Marche; Novembre 2009; Foto di Pietro Curti.
Dettaglio pileo e imenoforo.
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Gymnopus dryophilus (Bull. : Fr.) Murrill; Regione Lazio; Maggio 2008; Foto e commento di Mauro Cittadini.
Microscopia
Pileipellis composta di ife fortemente intrecciate, diverticolate, lobate, coralliformi e con GAF, che le spore sono ellittiche alcune a forma di mela in media 6-7,5 × 3-3,5 µm, cheilocistidi polimorfi alcuni clavati ma in maggioranza lobati, ricurvi, moniliformi con la presenza dei tipici "pezzi di puzzle". Basidi clavati, banali, essenzialmente tetrasporici.
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Gymnopus dryophilus (Bull. : Fr.) Murrill; Regione Marche; Settembre 2008; Foto di Pietro Curti.
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Gymnopus dryophilus (Bull. : Fr.) Murrill; Regione Marche; Settembre 2008; Foto di Pietro Curti.
Macro.
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Gymnopus dryophilus (Bull. : Fr.) Murrill; dal Raduno in Sardegna del Novembre 2007; Foto di Pietro Curti.
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Gymnopus dryophilus (Bull. : Fr.) Murrill; Regione Lombardia, Spirano (BG); Giugno 2007; Foto di Massimo Biraghi.
Ritrovamento sotto Rovere.
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Gymnopus dryophilus (Bull. : Fr.) Murrill; Regione Valle d'Aosta; Maggio 2009; Foto e commento di Gianluigi Boerio.
A quota 900 m s.l.m. circa in bosco misto con, tra gli altri, Pino silvestre ed Abete rosso con latifoglia. Tra il muschio.
Odore spiccatamente fungino.
Foto e microscopia di Massimo Biraghi.
Spore ellissoidali o a forma di lacrima, sporadiche quelle che superano i 6 µm:
Long. : N =6 ; D1,9 ; (5,12)0 - 0(5,75)
Larg. : N =6 ; D1,9 ; (2,59)0 - 0(3,85)
Q : N =5 ; D1,9 ; (1,54)0 - 0(2,14)
N° Long. Larg. Q
Moy 5,48 3,16 1,82
Min 5,12 2,59 1,54
Max 5,75 3,85 2,14.
Basidi tetrasporici, banali.
Cheilocistidi irregolari, clavarioidi alcuni diverticolati.
Ancora cheilocistidi.
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Gymnopus dryophilus (Bull. : Fr.) Murrill 1916
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia OmphalotaceaeSinonimi
Collybia dryophila (Bull. : Fr.) P. Kumm. 1871Note nomenclaturali
Specie descritta per la prima volta nell’anno 1790 dal micologo francese Jean Baptiste François Pierre Bulliard, che gli diede l'epiteto di Agaricus dryophilus. In seguito, nell'anno 1821 il micologo tedesco Paul Kummer ricombinò la specie in Collybia dryophila, binomio con cui il fungo fu ampiamente conosciuto fino ai primi anni 2000. Attualmente gli studiosi considerano come prioritario il nome scientifico di Gymnopus dryophilus, genere in cui la specie vi fu trasferita nell’anno 1916 dal micologo e botanico americano William Alphonso Murrill.Bibliografia
MURRIL, W.A., 1916. (Agaricales) Polyporaceae-Agaricaceae. North American Flora 9, Part 5. Ed. The New York Botanical Garden.
Foto e Descrizioni
Regione Lazio; Aprile 2008; Foto di Mauro Cittadini.
Foto sottostante di Felice Di Palma.
Microscopia
Foto e commento di Mauro Cittadini.
Sporata in massa bianca quasi pura, pileipellis composta di ife fortemente intrecciate, diverticolate, coralliformi e con GAF, spore sono ellittiche alcune da larmiformi a "seme di mela" in media (5)6-7(8) × 3-3,5 µm, cheilocistidi polimorfi però anche in questo caso con caratteristici elementi "coralloidi". Basidi clavati, banali, molti bisporici ma alcuni anche tri e quadrisporici.
Regione Umbria; Maggio 2005; Foto e commento di Tomaso Lezzi.
Un fungo molto diffuso in ogni habitat, cresce sulle lettiere di aghi o foglie.
- Cappello sui toni dell'arancio, giallo, ocra, si decolora fortemente con il tempo secco.
- Lamelle molto fitte e sottili, quasi libere al gambo, gambo lungo e sottile, concolore al cappello, progressivamente più scuro verso la base. Periodo di crescita molto ampio, si trova infatti dalla Primavera all'Autunno inoltrato, carne di modestissimo spessore, odore gradevole e sapore subnullo.
In un boschetto di Pseudotsuga nella campagna vicino Perugia. Igrofani con un colore variabilissimo, quasi bianchi da asciutti, marrone-rossiccio da umidi, con rizomorfe sviluppatissime. Odore farinoso.
Particolare delle rizomorfe e del colore del cappello molto differente se umido o secco.
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Collybia cookei (Bres.) J.D. Arnolds 1935
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia TricholomataceaeSinonimi
Microcollybia cookei (Bres.) Lennox 1979Foto e Descrizioni
Dal Raduno in Sardegna; Novembre 2007; Foto di Mauro Cittadini.
Particolare dello sclerozio giallo alla base del gambo
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Gymnopus confluens (Pers. : Fr.) Antonín, Halling & Noordel.; Regione Trentino; Settembre 2013; Foto di Tomaso Lezzi.
Ritrovamento effettuato a 2500 m s.l.m., crescita cespitosa, gambo schiacciato, pruinoso soprattutto nella parte alta. Lamelle bianche con il filo seghettato.
Particolare del gambo schiacciato, pruinoso soprattutto nella parte alta.
Particolare delle lamelle con il filo seghettato.
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Gymnopus confluens (Pers. : Fr.) Antonín, Halling & Noordel.; Regione Lombardia; Agosto 2013; Foto di Lorenzo Martinelli.
Gymnopus fusipes (Bull. : Fr.) Gray 1821
in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Inviato
Gymnopus fusipes (Bull. : Fr.) Gray 1821
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Omphalotaceae
Sinonimi
Collybia fusipes (Bull. : Fr.) Quél. 1872
Note nomenclaturali
Specie descritta per la prima volta nell’anno 1783 dal micologo francese Jean Baptiste François Pierre Bulliard, che gli diede l'epiteto di Agaricus fusipes. In seguito, nell'anno 1872 il micologo e naturalista francese Lucien Quélet ricombinò la specie in Collybia fusipes, binomio con cui il fungo fu ampiamente conosciuto fino ai primi anni 2000. Attualmente gli studiosi considerano come prioritario il nome scientifico di Gymnopus fusipes, genere in cui la specie vi fu trasferita nell’anno 1821 dal botanico britannico Samuel Frederick Gray.
Bibliografia
GRAY, S.F., 1821. A Natural Arrangement of British Plants. Library of the Gray herbarium. Harvard University.
Regione Umbria; Settembre 2009; Foto di Tomaso Lezzi.
Cresce quasi sempre cespitoso ai piedi di Quercia e Castagno, abbastanza comune e facile da determinare grazie al gambo fusiforme, appuntito alla base e radicante da cui il nome della specie "fusipes". Specie sospettata di tossicità insufficientemente conosciuta, da sottoporre a nuove indagini e valutazioni.