dragonot

Sabato 5 aprile, media Val Varaita, lungo le sponde del torrente Varaita. Mi imbatto in un "giacimento" di Fomitopsis pinicola, decine e decine, crescevano principalmente su Acer.

Ritrovamenti del mese di aprile 2008. Regione Piemonte.

Ecco l'elenco delle specie pubblicate nel mese di marzo 2008 con, dove possibile, la data di ritrovamento o pubblicazione: 01. Bjerkandera adusta .................29-mar 02. Coriolopsis trogii .................29-mar (+ reagenti) 03. Cyathus striatus ...................29-mar 04. Daedalea quercina ..................08-mar 05. Dumontinia tuberosa ................15-mar 06. Exidia glandulosa ..................08-mar 07. Geopora sp. ........................10-mar 08. Hapalopilus rutilans ...............29-mar (+ reagenti) 09. Irpex lacteus ......................22-mar/29-mar 10. Phellinus punctatus ................22-mar 11. Phellinus rhamni ...................29-mar 12. Phellinus torulosus ................29-mar 13. Schizophyllum commune ..............08-mar 14. Steccherinum ochraceum .............08-mar 15. Strobilurus tenacellus .............22-mar 16. Trametes hirsuta ...................08-mar 17. Trametes ochracea ..................08-mar 18. Trametes versicolor ................08-mar 19. Tremella mesenterica ...............08-mar Bepe

Spero proprio che sia lui, sarebbe un bel ritrovamento. Bernicchia lo da per caratteristico di boschi termofili e quelli dei Roeri lo sono. Il subiculum era praticamente inesistente, non c'era traccia di nessuna linea nera del subiculum. Sottilissimo ai margini. Questo dovrebbe essere un basidioma "giovane".

Phellinus rhamni. Bernicchia lo da per raro in Italia, ritrovato su specie "mediterranee", ma con questo aspetto così screpolato dovrebbe essere solo lui. Cresceva su un ramo caduto, ormai leggerissimo, non sono riuscito a riconoscere di che essenza.

Ma è solo un gioco di luce, una volta girato, la superficie poroide appare della tonalità "giusta".

La superficie, nel senso dei tubuli, appare + chiara.

Phellinus torulosus

Bjerkandera adusta, inconfondibile per il suo imenoforo grigiastro

A casa, la reazione al KOH, non troppo decisa, ma c'è.

I pori.

Hapalopilus rutilans (H. nidulans in Bernicchia), era poco + di 2 cm.

Poi qualcosa di nuovo. Cyathus striatus Dovrebbe essere (stato) lui, a giudicare dalle striature.

Di nuovo a qualche Km. di distanza, una spettacolare crescita di I. lacteus. Di nuovo su ciliegio caduto, sembra gradire questo substrato.

Sempre sullo stesso tronco, basidiomi vecchi

Su un grosso tronco di pioppo selvatico caduto, ha tutto l'aspetto di Irpex lacteus.

A qualche Km. di distanza, su populus selvatico ancora in piedi. Sempre lei, sempre la stessa reazione al KOH.

Altre, tutto il tronco era coperto.

Domenica 30 marzo, nei boschi dei Roeri. Prima i "deja vu". Su tronchetto di pioppo coltivato caduto. Anche su questa reazione ocra-bruno al KOH, Coriolopsis trogii.

La reazione al KOH, vagamente sull'ocra-bruno. Non sicuramente al nero, come sarebbe per la C. gallica.

I pori, tra 1 e 2 per mm.

Manco a farlo apposta, sull'altra riva, un'altro esemplare su Salix. Populus e Salix vengono dati come i 2 substrati preferiti.

Sabato 29 marzo, lungo le rive del Po, nella piana piemontese. Assoluto deserto micologico, perché è da metà gennaio (sic!) che non cala una goccia d'acqua. Su un ramo di pioppo coltivato caduto a terra, una Coriolopsis trogii .

I pori dell'I. lacteus vengono dati per variabili, poroidi o labirintiformi, fino ad idnoidi ... Gli splendidi pori labirintiformi nel mio caso.

Un altro esemplare, un po' più maturo. L'Irpex lacteus viene dato per raro in italia, ma lì c'era una camionata di branch ricoperti dal fungo.