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dragonot

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  1. I margini sessili, da entrambe le parti del branch.
  2. Bassa Val Varaita, quasi pianura. Su branch di ciliegio. Basidiomi di 5-6 cm. che tendono ad unirsi, pori prima bianchi-crema che tendono poi decisamente al crema, margini ripiegati/sessili. Superficie non fertile leggermente tomentosa. Per me Irpex lacteus. P.S.: mi è stato fatto notare che "branch" potrebbe essere inglese. Non è inglese, è piemontese, pronuncia "brank". L'ho usato perché la Bernicchia in alcuni posti usa "branche", per significare "rami". La Bernicchia insegna a Bologna, probabilmente il termine c'è in tutte le lingue gallo-italiche (piemontese, lombardo, ligure, emiliano-romagnolo). Ancora probabilmente, in inglese il termine sarà arrivato attraverso il francese.
  3. Media Val Varaita, a circa 1000 m. Sotto il solito Pino silvestre, si ripresenta da anni in questa stagione : Strobilurus tenacellus.
  4. Sezione del Phellinus. Partendo da destra , dopo il bianco del "libro" del Salix su cui cresceva, si notano : -- il "subiculum", appena 2/3 mm., bruno più scuro; -- almeno 4 strati di pori corrispondenti a 4 anni; -- lo strato attuale, più stretto degli altri, segno che stava ancora crescendo.
  5. Aspetto a "cuscinetto" del fungo
  6. Venerdì 21 marzo, lungo il Po nella piana torinese. Phellinus punctatus. Completamente resupinato, pori finissimi, una specie di pruina sulla superficie poroide, color bruno, tra argilla e cannella. Cresceva su Salix.
  7. Una terza stazione di crescita, bella coppetta e bello sclerozio.
  8. Ancora D. tuberosa, questa volta al sole
  9. "Guado" il Po (parole grosse, lì è un torrentello anonimo, con 3 dita d'acqua che ride tra le pietre) e nei prati trovo uno spettacolo. Il Leucoium vernum è dato per raro, ma lì ci sono centinaia di gruppi fioriti come questo.
  10. Il primo gruppo lo fotografo in tutte le salse, per paura di sbagliare foto
  11. Trovata. Finalmente, dopo averla sempre solo vista in foto, l'ho trovata. Sabato 15 marzo, in val Po, tr ai paesi di Revello e Rifreddo. Dumontinia tuberosa (Sclerotinia tuberosa), ascomicete che cresce associato all'Anemone nemorosa.
  12. Ecco l'elenco delle specie pubblicate nel mese con, dove possibile, la data di ritrovamento o pubblicazione: 01. Daedalea quercina...................23-feb Bepe
  13. Questo era onnipresente ... purtroppo ben tre foto di esemplari + sviluppati sono inguardabili. Questi gruppi erano molto piccoli. La direi Exidia glandulosa .
  14. Nel secco gli "idni" si vedono un po' meglio. Avevo provato anche il KOH, e c'era stat una lenta reazione
  15. Bella specie. Purtroppo le foto in situ sono pessime. Contesto sottilissimo, margini pubescenti. Dovrebbe essere il comune Steccherinum ochraceum.
  16. Continuo con le poliporaceae. Una crescita gigantesca di Daedalea quercina, specie che mi ha recentemente causato dei grattacapi.
  17. Ciao Piero, il testo AMB sugli ascomiceti dice che le Geopora sono distinguibili solo a livello microscopico. La G. sumneriana viene data spesso per simbionte di "Cedrus" o di "Taxus". Qualcosa si potrebbe ricavare dalle dimensioni: la arenosa viene data fino a 20 mm., la arenicola fino a 40 mm., e la sumneriana fino a 70 mm. Bepe
  18. Trametes hirsuta Superficie sterile con uno spesso feltro. Esemplari giovani con pori biancastri, esemplare vecchio con pori grigiastri.
  19. Trametes versicolor
  20. La crescita era parzialmente resupinata. I pori, smangiucchiati da piccole limacce, crema-ocracei.
  21. Qualche cappello un po' più ravvicinato (sfocato)
  22. La serie delle Trametes. Su questa accenderei Trametes ochracea. Una bella crescita, contesto più chiaro dei tubuli, superficie poroide crema-ocracea, nessuna linea di demarcazione.
  23. Tremella mesenterica
  24. 8 marzo, giro in un bosco dei Roeri, uno dei più bei quercocarpineti della zona, abbastanza "interno", cioè lontano dalle strade. Schizophyllum commune (foto pessima)
  25. Sarà per la primavera che si preannuncia, sarà per le nuvole oscure che si sono addensate, ma mi sento molto rinfrancato. Nel frattempo, sabato 1° marzo pomeriggio, approfittando di una trasferta calcistica a Busca (CN) altezza circa 500 m. slm, si fa una puntatina all'Eremo di Busca, circa 200/300 m. + in alto. Tutto asciutto, stranamente niente lignicoli si cui esercitare la mia nuova monografia di Bernicchia. Lungo la strada tappeti di viole, lungo un sentiero le pervinche (mai viste prima da quelle parti), e poi qualche dente di cane. Questo era un bel gruppetto.
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