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Stefano Rocchi

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Messaggi pubblicati da Stefano Rocchi

  1. Resupinatus trichotis (Pers.) Singer; Regione Umbria; Maggio 2018; Foto e microscopia di Stefano Rocchi.

    Su ramo marcescente a terra di Faggio. Fungo di aspetto crepitodoide di colore grigiastro, con il cappello largo circa un cm negli esemplari più grandi, a forma di tazza rovesciata o di ventaglio, con la superficie feltrata e cosparsa di peli prima grigiastri e poi neri, presenti soprattutto verso l'attaccatura del legno. Lamelle sempre grigiastre, sinuose, abbastanza spesse e mediamente spaziate, le quali confluiscono in un punto in via radiale o laterale, ove corrisponde l’attaccatura al substrato di crescita. Spore subglobose 4,2-5,5 × 3,6-5,2 µm; Qm 1,1. 

    Resupinatus applicatus (Batsch : Fr.) Gray si distingue per le dimensioni tendenzialmente minori e per l'assenza di peli neri sul pileo. 

    (Exsiccatum SR20180526-01)

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    Spore subglobose 4,2-5,5 × 3,6-5,2 µm; Qm 1,1. Osservazione in acqua a 1000×.

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    Osservazione in Melzer a 1000×-

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  2. Simocybe haustellaris (Fr. : Fr.) Watling; Regione Umbria; Giugno 2018; Foto di Stefano Rocchi. 

    Fungo minuscolo rinvenuto su legno decorticato di Quercia ben nascosto dalla sovrastante corteccia che era in fase di lacerazione. Cappello appiattito, a ventaglio per via della posizione eccentrica del gambo; di colore ocra pallido, verdognolo, ha una superficie finemente pruinosa, appare leggermente scanalato e con orlo lievemente irregolare. Lamelle adnate, spaziate, panciute e intercalate da lamellule; sono concolori al cappello, marezzate e con il filo finemente eroso. Gambo eccentrico, sempre ocra-verdognolo, svasato all'apice, furfuraceo e con una evidente peluria biancastra alla base.

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  3. Craterium leucocephalum (Pers.) DitmarRegione Umbria; Giugno 2018; Foto e microscopia di Stefano Rocchi.  

    Su legno marcescente di Cedrus atlantica (Endl.) Carrière. Mixomiceti gregari, piccolissimi (di altezza inferiore al millimetro), con stipite traslucido, bruno aranciato su cui sovrasta un peridio a forma di coppa biancastro. Spore bruno violacee, minutamente puntinate da subglobose ad ellissoidali 9,1-10,4 × 6,7-9,6 µm.

    Craterium minutum (Leers : Fr.) Fr. si distingue per i colori del peridio ocra-brunastri.

    Ringrazio Franco Bersan per avermi confermato la determinazione.

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  4. Hebeloma porphyrosporum Maire; Regione Umbria; Giugno 2018; Foto di Stefano Rocchi.  

    Sotto Leccio. Specie amante dei boschi termofili che si riconosce agevolmente per il colore rosa-porpora delle lamelle, carattere alquanto particolare in un genere che ha lamelle ocra-brunastre a maturazione.  

    VIII Comitato Scientifico A. Mi. Umbria di Spoleto (PG)
    (Exsiccatum SR20180601-01)

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  5. Indice regione Umbria, mese di Giugno 2018, totale n° 9 specie.

    1. Agaricus crocodilinus Murrill = Agaricus urinascens (Jul. Schäff. & F.H. Møller) Singer;
    2. Cantharellus subpruinosus Eyssart. & Buyck;
    3. Craterium leucocephalum (Pers.) Ditmar;
    4. Gymnopus foetidus (Sowerby : Fr.) J.L. Mata & R.H. Petersen = Micromphale foetidum (Sowerby: Fr.) Singer;
    5. Hebeloma porphyrosporum Maire;
    6. Inocybe godeyi Gillet;
    7. Scleroderma bovista Fr. : Fr.;
    8. Simocybe haustellaris (Fr. : Fr.) Watling;
    9. Trichaptum biforme (Fr.) Ryvarden;

    :bye:Luigi

  6. Schizopora paradoxa (Schrad. : Fr.) Donk 1967; Regione Umbria; Aprile 2018; Foto e microscopia di Stefano Rocchi.

    Su legno a terra di latifoglia, fungo corticolo assai comune, resupinato, di colore crema-biancastro. Ha un imenoforo costituito da pori irregolari, labirintiformi, con tendenza a lacerarsi fino a divenire anche di forma irpicoide. Margini poco evidenti. Spore 4,6-7 × 3,8-5  µm, ellissoidali, lisce, ialine e guttulate. Basidi tetrasporici, sub cilindrici e con sterigmi molto sottili. Presenza di cistidioli ifoidi, affusolati o flessuosi. Sistema ifale dimitico con le terminazioni delle ife scheletriche capitate e decorate da sporadici ma evidenti granuli cristallini.

    Si può confondere con:
    Xylodon bresinskyi (Langer) Hjortstam & Ryvarden = Schizopora bresinskyi Langer, il quale può avere colori analoghi ma si separa  per i pori abbastanza regolari, per le spore leggermente più piccole e per avere cistidi moniliformi;
    Xylodon raduloides Riebesehl & E. Langer = Schizopora radula (Pers. : Fr.) Hallenb., il quale si distingue per i colori di norma più vivi, ocra-aranciati, per i pori più regolari, angolosi-allungati e per le spore più piccole;
    Xylodon flaviporus (Berk. & M.A. Curtis ex Cooke) Riebesehl & Langer = Schizopora flavipora (Berk. & M.A. Curtis ex Cooke) Ryvarden il quale si differenzia per il colore biancastro-ocraceo dell’imenoforo, per la tendenza a ripiegare il margine superiore che diviene in superficie tomentoso e ocra-rossiccio, per i pori più regolari, arrotondati-angolosi, per le spore più piccole e per i cistidi affusolati ed incrostati all’apice.

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    Sistema ifale dimitico con le terminazioni delle ife scheletriche capitate e decorate da sporadici ma evidenti granuli cristallini. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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    Presenza di cistidioli ifoidi, affusolati o flessuosi. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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    Basidi tetrasporici, sub cilindrici e con sterigmi molto sottili. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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    Spore 4,6-7 × 3,8-5  µm, ellissoidali, lisce, ialine e guttulate. Osservazione in acqua a 1000×.

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  7. Steccherinum ochraceum (Pers. : Fr.) Gray; Regione Umbria; Marzo 2018; Foto e microscopia di Stefano Rocchi.

    Fungo rinvenuto su legno a terra di Cerro, resupinato, diffuso dal legno alle foglie adiacenti. Imenoforo di colore ocraceo chiaro, costituito da aculei fitti, sottili, alti circa un millimetro, con apici da appuntiti ad arrotondati, taluni biforcati. Margine più o meno netto, leggermente fimbriato, senza rizomorfe, biancastro e un poco feltrato. Sistema ifale dimitico, presenza di GAF; cistidi cilindrici, fortemente incrostati lunghi fino a 100 µm e larghi 5-10 µm; basidi subclavati, tetrasporici, 15-20 × 4-5 µm; spore ellissoidali, lisce, guttulate e inamiloidi  3-4 × 2-3 µm;  Qm = 1,3.

    Steccherinum bourdotii Saliba & A. David, molto simile macroscopicamente si distingue per le spore più grandi e subglobose.
    Steccherinum  robustius (J. Erikss. & S. Lundell) J. Erikss. si differenzia per i colori più accesi, sul rosso-arancio, per il margine nettamente fimbriato e per i cistidi più corti e tendenzialmente più larghi.

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    Sistema ifale dimitico. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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    Cistidi cilindrici, fortemente incrostati lunghi fino a 100 µm e larghi 5-10 µm. Osservazione in tampone alla glicerina a 400×.

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    Osservazione in Rosso Congo a 400×.

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    Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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    Basidi subclavati, tetrasporici, 15-20 × 4-5 µm. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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    Spore ellissoidali, lisce, guttulate e inamiloidi  3-4 × 2-3 µm;  Qm = 1,3. Osservazione in acqua da sporata a 1000×.

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    Osservazione in Melzer a 1000×.

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  8. Mycena meliigena (Berk. & Cooke) Sacc.; Regione Umbria; Novembre 2017; Foto e microscopia di Stefano Rocchi. 

    Rinvenuto su legno di Quercia. Le dimensioni del fungo sono di pochi millimetri. Il cappello ha inizialmente una forma subglobosa, poi convessa e infine più o meno campanulata. Si presenta leggermente  scanalato e con orlo crenulato. Cuticola bruno-violacea, ricoperta da una fitta pruina biancastra. Lamelle adnate o subdecorrenti, spaziate, spesse e intervallate da lamellule; si presentano concolori al cappello, poi biancastre per il deposito sporale. Gambo cilindrico, ricurvo, sempre di colore violaceo, ricoperto anch’esso da pruina biancastra e decorato alla base da fitti peli bianchicci. Carne inconsistente.

    Spore 8-9,2 × 7,6-8,7 μm; Qm = 1,1; subglobose, lisce ed amiloidi. Basidi claviformi tetrasporici ma anche bisporici 27-35 × 12-14 μm. Cheilocistidi diverticolati 20-25 × 6-11 μm. Pileipellis formate da ife superficiali diverticolate.

    Mycena alba (Bres.) Kühner = Phloeomana alba (Bres.) Redhead si distingue per le spore non amiloidi e per la presenza di cheilocistidi lisci.
    Mycena supina  (Fr. : Fr.) P. Kumm. si differenzia per l’assenza di colori violacei, per le spore tendenzialmente più piccole e per i cheilocistidi meno ramificati.
    Mycena pseudocorticola Kühner si separa per i colori bluastri del carpoforo.

    (Exsiccatum SR20171116-01)

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    Spore 8-9,2 × 7,6-8,7 μm; Qm = 1,1; subglobose, lisce ed amiloidi. Osservazione 1000× in Melzer.

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    Basidi claviformi tetrasporici ma anche bisporici 27-35 × 12-14 μm. Osservazione in acqua a 400×.

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    Osservazione in Rosso Congo a 1000×. 

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    Cheilocistidi diverticolati 20-25 × 6-11 μm. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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    Pileipellis formate da ife superficiali diverticolate. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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  9. Tuber rufum Pollini : Fr.; Regione Umbria; Dicembre 2017; Foto e microscopia di Stefano Rocchi. 

    Fungo ipogeo subgloboso dal peridio color bruno-rossastro, all'apparenza liscio ma in realtà decorato da minute verruche assai appiattite. La gleba è compatta, di consistenza cartilaginea, formata da vene sterili biancastre, di varia lunghezza, spesso interrotte, comunque tortuose e da una trama fertile più scura, bruno-rossastra o del tutto grigiastra. Odore agliaceo, sgradevole; sapore di nocciola. Trattasi di un fungo non commestibile.  

    Gli aschi sono da ellissoidali a piriformi, contraddistinti spesso da un lungo peduncolo, misurano 65-90 × 40-50 µm e contengono in genere 3-4 spore, sono rari quelli che ne contengono 1 o 6. Spore 21,2-32,7 × 14,6-26,1 µm;  Qm = 1,5; quelle negli aschi monosporici misurano anche 36 × 27 µm; sono bruno-giallastre, ellissoidali, qualcuna di forma sferica e hanno un episporio costituito da aculei sottili, fitti, più o meno diritti, lunghi fino a circa 4 µm. 

    (Exsiccatum SR20171223-03)

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    Gli aschi sono da ellissoidali a piriformi, contraddistinti spesso da un lungo peduncolo, misurano 65-90 × 40-50 µm e contengono in genere 3-4 spore, sono rari quelli che ne contengono 1 o 6. Osservazione in Tampone alla Glicerina a 400×.

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    Osservazione in Tampone alla Glicerina a 1000×.

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    Spore 21,2-32,7 × 14,6-26,1 µm;  Qm = 1,5; quelle negli aschi monosporici misurano anche 36 × 27 µm; sono bruno-giallastre, ellissoidali, qualcuna di forma sferica e hanno un episporio costituito da aculei sottili, fitti, più o meno diritti, lunghi fino a circa 4 µm. Osservazione in Tampone alla Glicerina a 400×.

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    Osservazione in Rosso Congo a 400×.

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    Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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    Osservazione in Tampone alla Glicerina a 1000×.

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  10. Tuber macrosporum Vittad.; Regione Umbria; Dicembre 2017; Foto e microscopia di Stefano Rocchi. 

    Fungo ipogeo dal peridio all'apparenza liscio, ovvero decorato da verruche poligonali piccole e depresse. Spore 44-67 × 30,5-48 µm;  Qm = 1,5; ellissoidali, di colore bruno-rossastro, reticolate-alveolate in maniera irregolare.

    (Exsiccatum SR20171223-02)

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    Da notare le spore che punteggiano la gleba.  

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    Spore 44-67 × 30,5-48 µm;  Qm = 1,5; ellissoidali, si colore bruno-rossastro, reticolate-alveolate in maniera irregolare. Osservazione in Rosso Congo a 400×.

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    Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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  11. Tuber magnatum Picco; Regione Umbria; Dicembre 2017; Foto e microscopia di Stefano Rocchi.

    Fungo ipogeo ricercatissimo dal profumo intenso, caratteristico, evocante il gas metano con componente agliacea ma assai gradevole. Aschi da ovoidali a subglobosi 59-93 × 40-57 µm, sessili o con breve peduncolo; in genere contenenti 2-3 spore, raramente 1 o 4. Spore da sferiche a largamente ellissoidali 23,5-39,3 × 22-33 µm;  Qm = 1,1; di colore giallo chiaro o leggermente brunastre e con episporio alveolato in maniera irregolare.

    (Exsiccatum SR20171223-01)

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    Aschi da ovoidali a subglobosi 59-93 × 40-57 µm, sessili o con breve peduncolo; in genere contenenti 2-3 spore, raramente 1 o 4. Spore da sferiche a largamente ellissoidali 23,5-39,3 × 22-33 µm;  Qm = 1,1; di colore giallo chiaro o leggermente brunastre e con episporio alveolato in maniera irregolare. Osservazione in Tampone alla Glicerina a 1000×.

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    Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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  12. Melanogaster broomeanus Berk.; Regione Umbria; Dicembre 2016; Foto e microscopia di Stefano Rocchi.

    Un ritrovamento del dicembre dello scorso anno. Fungo semi-ipogeo rinvenuto in una radura tra boscaglie di latifoglie. 

    Carporforo da subgloboso a largamente lobato con evidenti fossette superficiali. Peridio finemente feltrato di colore bruno-giallastro con sfumature rossastre. Di consistenza tenace, gommoso, risulta annerente alla manipolazione e con piccole rizomorfe alla base.

    Gleba biancastra nei giovani esemplari ma presto nerastra, formata da piccole celle arrotondate o angolose ripiene di sostanza gelatinosa nera e lucente, circoscritte da ife filamentose giallognole. Odore gradevole tra l'aromatico e il fruttato.

    Spore 6,4-8,5 × 3,7-5 µm; Qm = 1,8; da cilindriche ad ellissoidali con base tronca, lisce, a parete spessa e brunastre; molte hanno resti sterigmali ialini ed alcune hanno la forma di boomerang.

    Gli è assai simile Melanogaster variegatus (Vittad.) Tul. & C. Tul. il quale si differenzia per le tonalità del peridio più rossastre e per le spore meno cilindriche ovvero subovoidali. Nei casi dubbi ci si dovrebbe affidare ai valori medi del rapporto lunghezza/larghezza delle spore i quali si attesterebbero nell'intervallo 1,3-1,7 per Melanogaster variegatus e nell'intervallo 1,8-2,1 per Melanogaster broomeanus.

    (Exsiccatum SR20161223-02)

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    Spore 6,4-8,5 × 3,7-5 µm; Qm = 1,8; da cilindriche ad ellissoidali con base tronca, lisce, a parete spessa; molte hanno resti sterigmali ialini ed alcune hanno la forma di boomerang. Osservazione 1000× in acqua.

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  13. Armillaria cepistipes Velen.; Regione Umbria; Ottobre 2017; Foto e microscopia di Stefano Rocchi.

    Fungo lignicolo rinvenuto su ceppaia di latifoglia, con cappello brunastro, nettamente striato a maturità e cosparso da minute squame più scure del pileo, appressate soprattutto al centro. Bordo un poco fioccoso. Lamelle decorrenti per un dentino, biancastre, sfumate di rossastro soprattutto al tocco. Gambo cilindrico, un po' contorno, con base ingrossata ma non nettamente bulbosa,  bruno scuro, cosparso da una fine lanugine bianca che diviene leggermente giallastra alla base. Anello cotonoso, bianco o con qualche puntinatura gialla, assai evidente ma fragile. Spore 7-10 × 5,4-7,8 µm; Qm = 1,4; ellittiche, con apicolo evidente e non amiloidi. Si tratta di un fungo dal portamento gracile, igrofano e con crescita isolata o comunque poco cespitosa. Si può rinvenire anche lontano dagli alberi con nascita apparentemente terricola.

    Altre specie del genere Armillaria sono:

    1) Armillaria mellea (Vahl : Fr.) P. Kumm. la quale si distingue per la crescita nettamente cespitosa, per un anello meno fragile e più persistente;
    2) Armillaria gallica Marxm. & Romagn. la quale si differenzia per il cappello poco striato, il gambo nettamente bulboso e ricoperto da una evidente pruina giallastra;
    3) Armillaria ostoyae (Romagn.) Herink la quale si distingue per il cappello bruno-rossastro coperto da squame bruno-nerastre e per l'anello bianco, membranoso e bordato di nerastro;
    4) Armillaria tabescens (Scop.) Emel = Desarmillaria tabescens (Scop.) R.A. Koch & Aime la quale si differenzia per l'assenza di anello.

    Foto non in habitat.

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    Spore 7-10 × 5,4-7,8 µm; Qm = 1,4; ellittiche, con apicolo evidente e non amiloidi. Osservazione in acqua a 1000×.

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    Osservazione in Melzer a 1000×.

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  14. Tuber macrosporum Vittad.; Regione Umbria; Novembre 2017; Foto e microscopia di Stefano Rocchi. 

    Un fungo ipogeo poco frequente. Ascocarpo sferico-rotondeggiante più o meno gibboso; peridio bruno scuro, nerastro, in alcuni punti sfumato di rossiccio, con verruche poligonali piccole, in genere depresse tanto da far sembrare il fungo quasi liscio. La gleba è bruno-grigiastra, in alcuni punti ferruginosa, cosparsa da vene sterili biancastre e tortuose. Odore agliaceo ed evocante quello del Tuber magnatum. Sapore buono. Aschi di forma subglobosa con evidente peduncolo, contengono fino ad un massimo di tre spore. Spore 40-53 × 24-36 µm (quelle negli aschi bisporici e trisporici) e 52-70 × 30-44 µm (quelle negli aschi monosporici);  Qm = 1,6; ellissoidali, di colore bruno-rossastro, reticolate-alveolate in maniera irregolare, con gli alveoli alti fino a 9 µm. Vegeta non molto profondo nei terreni argillosi da agosto a dicembre; si associa a Roverella, Salice, Pioppo e Carpino.

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    Aschi di forma subglobosa con evidente peduncolo, contengono fino ad un massimo di tre spore. Spore 40-53 × 24-36 µm (quelle negli aschi bisporici o trisporici) e 52-70 × 30-44 µm (quelle negli aschi monosporici);  Qm = 1,6; ellissoidali, si colore bruno-rossastro, reticolate-alveolate in maniera irregolare, con gli alveoli alti fino a 9 µm.

    Osservazione in Tampone alla glicerina a 400×.

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    Osservazione in KOH a 400×.

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    Osservazione in Tampone alla Gricerina a 1000×.

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    Osservazione in KOH a 1000×.

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  15. Ganoderma lucidum (Curtis : Fr.) P. Karst.; Regione Umbria; Settembre 2017; Foto e microscopia di Stefano Rocchi.

    Su radici di Quercia. Fungo dal cappello a forma di ventaglio, zonato concentricamente, da biancastro nel bordo a bruno-aranciato, fino a rosso porpora al centro del pileo; molto lucido, come verniciato. Pori circolari, prima biancastri poi ocracei. Gambo irregolarmente cilindrico, spesso noduloso, alto anche oltre i 10 cm, di colore bruno rossiccio e anch'esso lucido. Spore 8,6-12,8 × 5,9-8,9 µm;  Qm = 1,4; ellittico-ovoidali con apice troncato, guttulate, formate da un exosporio ialino e da un endosporio bruno chiaro e verrucoso. 

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    Spore 8,6-12,8 × 5,9-8,9 µm;  Qm = 1,4; ellittico-ovoidali con apice troncato, guttulate, formate da un exosporio ialino e da un endosporio bruno chiaro e verrucoso. Osservazione in acqua a 1000×.

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    Osservazione in Melzer a 1000×.

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