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Stefano Rocchi

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  1. Pluteus ephebeus (Fr. : Fr.) Gillet; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto e microscopia di Stefano Rocchi.
    Workshop - Gli Aphyllophorales e la biodiversità, Riserva Naturale Biogenetica di Camaldoli (AR).

    Fungo rinvenuto sotto Faggio. Pluteus che si caratterizza per la cuticola tendente a screpolarsi e per il filo delle lamelle finemente crenulato. Pileipellis di tipo tricoderma con ife aventi pigmento vacuolare bruno disciolto. Pileocistidi non osservati. GAF assenti. Pleurocistidi 54-70 × 18-31, a parete sottile, da fusiformi a lageniformi. Cheilocistidi 47-80 × 22-31 µm, a parete sottile, da ellissoidi a lageniformi con apice allungato. Spore 5,9-7,2 × 5,0-6,4 µm; Qm=1,2; da subglobose a largamente ellissoidi, lisce e guttulate.

     

    (Exsiccatum SR20161001-10)

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    Pileipellis di tipo tricoderma con ife aventi pigmento vacuolare bruno disciolto. Pileocistidi non osservati. Osservazione 400× in acqua.

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    Pleurocistidi 54-70 × 18-31, a parete sottile, da fusiformi a lageniformi. Osservazione 400× in Rosso Congo.

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    Cheilocistidi 47-80 × 22-31 µm, a parete sottile, da ellissoidi a lageniformi con apice allungato. Osservazione 400× in Rosso Congo.

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    Spore 5,9-7,2 × 5,0-6,4 µm; Qm=1,2; da subglobose a largamente ellissoidi, lisce e guttulate. Spore da sporata. Osservazione 1000× in acqua.

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  2. Bulgaria inquinans (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Umbria; Novembre 2016; Foto, descrizione e microscopia di Stefano Rocchi.

    Ascomicete prima globoso con superficie piana o depressa, in seguito a forma di dischi appianati, isolati o adiacenti, più o meno circolari, con il margine spesso dentellato e la superficie pileica liscia, nera, brillante; la faccia inferiore è invece feltrata, pustolata, di colore brunastro o bruno-nerastro. Gli esemplari maturi assumono infine un colore nero, sfumato di verde petrolio. La carne è di consistenza gommosa e un poco gelatinosa; diviene molto dura, cornea, quando si essicca. Abbastanza comune, cresce sulla corteccia di latifoglie con particolare frequenza su Quercia; non è insolito trovarlo in autunno sulla legna umida di Quercia tagliata per il focolare. Spore 11,2-12,8 × 6,7-7,9 µm, Qm = 1,7, ellissoidali, talune con profilo amigdaliforme, guttulate e di colore bruno scuro a maturità. Si potrebbe confondere con un basidiomicete, Exidia glandulosa (Bull. : Fr.) Fr., il quale si differenzia per i carpofori di norma fusi tra di loro, per la consistenza più gelatinosa e acquosa e per le spore allantoidi, settate e ialine.

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    Il margine del pileo dentellato.

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    Il colore nero sfumato di verde petrolio degli esemplari maturi.

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    Spore 11,2-12,8 × 6,7-7,9 µm, Qm = 1,7, ellissoidali, talune con profilo amigdaliforme, guttulate e di colore bruno scuro a maturità. Osservazione in acqua a 1000×.

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  3. Schizophyllum commune Fr. : Fr.; Regione Umbria; Novembre 2016; Foto, descrizione e microscopia di Stefano Rocchi.

    Fungo lignicolo a forma di conchiglia o piccolo ventaglio, sessile o attaccato al substrato di crescita tramite un breve peduncolo laterale. Il pileo ha una superficie feltrata, irsuta, di colore biancastro o grigio-brunastro. Le lamelle sono rosate e si irradiano da un punto dell'imenoforo centrale o laterale; sono talora forcate in prossimità del bordo del cappello e hanno la particolare caratteristica di avere il filo scisso in due parti, ovvero come solcato. Spore 4,5-5,6 × 2-2,5 µm, Qm = 2,3, cilindriche o un poco incurvate. Per alcuni autori le spore di Schizophyllum commune sarebbero pericolose per le persone immunodepresse in quanto, se inalate, potrebbero germogliare nelle vie respiratorie e causare gravi edemi.

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    Spore 4,5-5,6 × 2-2,5 µm, Qm = 2,3, cilindriche o un poco incurvate. Spore da sporata. Osservazione in Melzer a 1000×.

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  4. Podofomes trogii (Fr.) Pouzar; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Stefano Rocchi.
    = Ischnoderma trogii (Fr.) Teixeira
    Workshop - Gli Aphyllophorales e la biodiversità, Riserva Naturale Biogenetica di Camaldoli (AR).

    Fungo lignicolo, con cappello flabellato ed orlo disteso, sottile, ma anche lobato, irregolare, sinuoso, è raramente circolare; ha una superficie prima vellutata poi glabra, rugosa e ruvida, talvolta zonata, di colore variabile, all’inizio completamente bianco, poi dal crema, nocciola-marrone, al bruno-rossastro con la parte verso il bordo di solito più chiara o biancastra ma imbrunente alla manipolazione. Imenio costituito da tubuli decorrenti, corti con pori arrotondati o allungati-angolosi, 3-5 per mm quadrato, di colore biancastro, crema, con tendenza a imbrunire o macchiarsi di color ruggine se contusi. Gambo corto, non sempre evidente, ma talune volte slanciato, vellutato e bruno-nerastro. Carne dura sugherosa di colore biancastro-crema, ocracea, senza odori o sapori particolari. Fruttifica su radici o legni interrati di Abete bianco. Secondo alcuni autori vegeterebbe anche sotto Abete rosso ma al riguardo non vi è concordanza tra gli studiosi, la cui maggioranza ritiene che trattasi di un fungo con habitat esclusivo di Abete bianco. Si tratta di un fungo non comune che può presentarsi sia con crescita singola che concresciuto tra più esemplari.

    Podofomes pyrenaicus F. Rath, non da tutti gli autori accettato, crescerebbe sotto Faggio.
    Coltricia perennis (L.: Fr.) Murrill si distingue per il pileo decisamente zonato e per i pori color bruno cannella a maturità.
    Alcune specie appartenenti ai generi Hydnellum e Phellodon potrebbero avere cappelli dai cromatismi analoghi ma le stesse hanno un imenoforo costituito da aculei e non da pori.

     

    (Exsiccatum SR20161001-08).

     

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  5. Heterobasidion abietinum Niemelä & Korhonen; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Stefano Rocchi.
    Workshop - Gli Aphyllophorales e la biodiversità, Riserva Naturale Biogenetica di Camaldoli (AR).

    Fungo lignicolo resupinato, disteso, tendente a formare una piccola mensola irregolare con margine ondulato. Ha una superficie pileica tubercolata, rugosa, di colore scuro, brunastro. L’imenio si presenta con tubuli corti, stratificati e pori arrotondati, taluni allungati, 6-10 per millimetro quadrato, di colore biancastro o crema-biancastro. Carne dura, legnosa di odore misto tra la muffa e il resinoso. Trattasi di un fungo parassita e poi saprofita di Abies alba, molto dannoso per la pianta. E’ diffuso principalmente nell'Europa meridionale e nei Balcani.

    Heterobasidion annosum (Fr.: Fr.) Bref., si distingue per i pori più grandi, per il diverso habitat crescendo principalmente su legno di Pino, Pseudotsuga, Larice e varie latifoglie come il Faggio. La sua diffusione è uniforme in tutta Europa.
    Heterobasidion parviporum Niemelä & Korhonen, si distingue per i pori più piccoli, per l’habitat prioritario di Picea abies e per essere perlopiù diffuso nell’Europa continentale.
    Heterobasidion irregulare Garbel. & Otrosina è una specie nordamericana ma è stata segnalata la sua presenza anche in Europa e sembra attaccare sia alberi di conifere che di latifoglie.

     

    (Exsiccatum SR20161001-07).

     

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  6. Phellinus hartigii (Allesch. & Schnabl) Pat.; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Stefano Rocchi.
    Workshop - Gli Aphyllophorales e la biodiversità, Riserva Naturale Biogenetica di Camaldoli (AR).

    Fungo lignicolo di grosse dimensioni che vegeta sia su alberi vivi che morti a terra. In questo ultimo caso la sua forma da mensola diviene irregolare, allungata. Frequente su Abete bianco, è stato rinvenuto anche su altre conifere.

     

    (Exsiccatum SR20161001-06)

     

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  7. Phlebia tuberculata (Berk. & M.A. Curtis) Ţura, Zmitr., Wasser & Spirin; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto e microscopia di Stefano Rocchi.
    = Phlebia albida Fr.
    Workshop - Gli Aphyllophorales e la biodiversità, Riserva Naturale Biogenetica di Camaldoli (AR).

    Fungo corticolo, adeso alla corteccia di legni degradati a terra ma esteso anche a foglie o rametti ivi presenti. Ha una superficie cerosa, irregolare, gibbosa-pustulata, di colore turchese-carta zucchero, grigiastro, con sfumature soffuse ocra-violacee o giallastre. Il bordo del basidioma si presenta biancastro e fimbriato in più punti. Ha un sistema ifale monomitico, spore 4,1-5,2 × 2,2- 2,9 µm; Qm = 1,9, ialine, lisce, da cilindriche a suballantoidi. Basidi clavati, stretti, larghi meno di 5 µm, tetrasporici; cistidi non rilevati. Cresce di norma su legno di Faggio.
    Phlebia livida (Pers.: Fr.) Bres., analogo per i cromatismi, si distingue per vegetare esclusivamente su legno di aghifoglia.

     

    (Exsiccatum SR20161001-05)

     

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    Spore 4,1-5,2 × 2,2- 2,9 µm; Qm = 1,9, ialine, lisce, da cilindriche a suballantoidi. Osservazione in acqua a 1000×.

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    Osservazione in Melzer a 1000×.

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    Palizzata di basidi e basidioli. Osservazione in Rosso Congo a 400×.

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    Basidi clavati, stretti, larghi meno di 5 µm, tetrasporici. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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  8. Cerocorticium sulfureoisabellinum (Litsch.) Jülich & Stalpers; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto e microscopia di Stefano Rocchi.
    = Flavophlebia sulfureoisabellina (Litsch.) K.H. Larss. & Hjortstam.
    Workshop - Gli Aphyllophorales e la biodiversità, Riserva Naturale Biogenetica di Camaldoli (AR).

    Fungo corticolo, adeso a mo’ di macchia più o meno estesa al substrato di crescita. Di consistenza cerosa, è liscio o lievemente tubercolato, igrofano, giallo-verdastro, sfumato di grigio con tempo umido, diviene arancio-giallo o giallo chiaro uniforme e ben saldo alla corteccia con tempo asciutto. Ha un sistema ifale monomitico, spore 6-8 × 5,1- 6,9 µm; Qm = 1,2, ialine, lisce, largamente ellissoidali ma anche di forma asimmetrica, con apicolo evidente. Basidi clavati, tetrasporici, guttulati; cistidi ialini e cilindrico-flessuosi. Cresce sulla corteccia di Abies alba.

    Radulomyces confluens (Fr.: Fr.) M.P. Christ. = Cerocorticium confluens (Fr.: Fr.) Jülich & Stalpers, si distingue per il colore in quanto contraddistinto da tonalità che vanno dal crema al grigio-bluastro, per le spore più grandi e per l'associarsi al legno di latifoglia;
    Radulomyces rickii (Bres.) M.P. Christ = Cerocorticium rickii (Bres.) Boidin, Gilles & Hugueney, si separa per le sue colorazioni biancastre.

     

    (Exsiccatum SR20161001-04).

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    Spore 6-8 × 5,1- 6,9 µm; Qm = 1,2, ialine, lisce, largamente ellissoidali ma anche di forma asimmetrica, con apicolo evidente. Osservazione in acqua a 1000×.

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    Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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    Basidi clavati, tetrasporici e guttulati. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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    Basidioli guttulati e cistidi ialini e cilindrico-flessuosi. Osservazione in Rosso Congo a 400×.

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    Basidioli guttulati e cistidi ialini e cilindrico-flessuosi. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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  9. Fomitiporia punctata (Fr.) Murrill; Regione Umbria; Ottobre 2016; Foto e microscopia di Stefano Rocchi.
    = Phellinus punctatus (Fr.) Pilát
    = Phellinus friesianus (Bres.) Bourdot & Galzin
    (exsiccatum SR20161025-1)

    Lignicolo resupinato, a forma di cuscino, pulvinato, con la parte non fertile che circonda l’imenio finemente vellutata, di colore brunastro-camoscio, cannella, con sfumature giallastre. Duro, coriaceo, ha i tubuli corti, giallastri ed i pori molto stretti 6-8 per mm quadrato, da arrotondati ad allungati, di colore grigio-brunastro, ricoperti da una pruina biancastra. Spore 5,9-7,5 × 5,6-6,8 µm; Qm = 1,1, ialine, lisce, a parete spessa, subglobose e destrinoidi. Non presenta setae nei suoi tessuti.
    Il suo simile Fomitiporia pseudopunctata (A. David, Dequatre & Fiasson) Fiasson si distingue per i colori più scuri, per le spore leggermente più piccole e la presenza di setae nei tubuli.
    Trattasi di un fungo che vegeta di norma su tronchi di alberi vivi come il Salice, Nocciolo, Robinia, è abbastanza frequente su Olivo come il presente ritrovamento.

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    Il confronto tra Fomitiporia punctata e Fomitiporia pseudopunctata.

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    Spore 5,9-7,5 × 5,6-6,8 µm; Qm = 1,1, ialine, lisce, a parete spessa, subglobose e destrinoidi. Osservazione in acqua a 1000×.

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    Osservazione in Melzer a 1000×.

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    Setae non rinvenute nei tessuti dell'imenio. Osservazione in acqua a 400×.

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    Osservazione in Blu cotone in Lattofenolo a 400×.

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  10. Steccherinum fimbriatum (Pers.: Fr.) J. Erikss.; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto e microscopia di Stefano Rocchi.
    Workshop - Gli Aphyllophorales e la biodiversità, Riserva Naturale Biogenetica di Camaldoli (AR).

    Fungo lignicolo adeso al substrato di crescita, con superficie verrucosa, cosparsa da piccoli aculei alti circa un millimetro o poco più, irregolari, appuntiti e non. Il colore varia dal giallastro al violetto chiaro ma più spesso si presenta color rosa-salmone abbastanza uniforme. Il bordo tende ad avere una colorazione più chiara, biancastra ed è in genere decorato da rizomorfi bianchi, allungati, sfilacciati o piumati. Il basidioma ha la particolarità di staccarsi molto facilmente dalla corteccia ove è ancorato, come una specie di membrana. Da un punto di vista microscopico si contraddistingue per avere numerosi pseudocistidi incrostati larghi 8-10 µm. Cresce su legno di latifoglia marcescente. Raro su aghifoglia.

    Corticium roseum Pers.: Fr. il quale è contraddistinto sempre da colori rosati, si separa per l'imenio tubercolato e non aculeato.
    Cristinia helvetica (Pers.) Parmasto, si distingue per i colori più tenui, da biancastri a giallini, per l’imenio liscio o tubercolato e per una diversa microscopia.
    Steccherinum ciliolatum (Berk. & M.A. Curtis) Gilb. & Budington, raro, si differenzia per i colori crema del carpoforo e per associarsi con più frequenza su legno di aghifoglia.

    (Exsiccatum SR20161001-03).

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    Pseudocistidi incrostati larghi 8-10 µm. Osservazione 400× in Rosso Congo.

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    Osservazione 1000× in Rosso Congo.

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